(Adnkronos) - "In questa quarta puntata di 'Igea' raccontiamo i progressi scientifici nella comprensione del microbiota polmonare e delle sue profonde interazioni con il microbiota intestinale". Così l’immunologo Mauro Minelli introduce la nuova puntata del format che raccoglie in unico contenitore aggiornamenti medici ed approfondimenti relativi alla salute, con consigli terapeutici, commenti e novità tecnologiche della medicina nell’era degli algoritmi. "Sono tante le evidenze che avvalorano l’esistenza di un asse intestino-polmoni, da intendersi come una vera e propria connessione bidirezionale tra il microbiota polmonare e quello intestinale. Non a caso il trapianto di microbiota intestinale ha dimostrato di modificare la composizione del microbiota polmonare. Anche il sistema linfatico sembrerebbe essere coinvolto in questo interscambio visto che, in caso di infiammazione, cellule linfoidi residenti nell’intestino possono traslocare a livello respiratorio", prosegue l'immunologo. La disbiosi, ovvero il disequilibrio del microbiota intestinale che può derivare, ad esempio, da cambiamenti nella dieta, da patologie varie o da terapie antibiotiche, "influisce negativamente sulla composizione del microbiota polmonare, sulla funzione immunitaria e sulla fisiologia dell’organismo ospitante e può predisporre a malattie respiratorie. Lavori scientifici condotti in tal senso hanno evidenziato, ad esempio, come una minore biodiversità nella composizione del microbiota intestinale con significativa riduzione di batteri “amici” produttori dei buoni acidi grassi a catena leggera (Svfa), si traduca in un aumentato rischio di asma e fibrosi cistica nei bambini - ricorda Minelli - A questo proposito, gli studi hanno dimostrato che la funzione polmonare e l'immunità potrebbero essere influenzate dalla fibra alimentare fermentabile (dalla quale i batteri ricavano gli Scfa) che influisce sulla composizione del microbiota intestinale e sul suo profilo metabolico. Da qui la deduzione, pure questa avanzata dalla recente letteratura scientifica di settore, secondo la quale una dieta ricca di fibre ridurrebbe la gravità delle malattie respiratorie opportunamente modulando la disponibilità di mediatori infiammatori che in quelle malattie intervengono". Esiste, quindi, una relazione tra il microbiota intestinale e l'immunità polmonare. "Ma la flora microbica che alberga nell’intestino, oltre ad influenzare il microbiota delle vie respiratorie, l’immunità e la resistenza polmonare, influenza direttamente l’apparato gastro-enterico rispetto al rischio di contrarre localmente, e cioè nel distretto intestinale, infezioni sostenute da virus più tipicamente respiratori. Esempio emblematico - suggerisce - in tal senso è stato e continua ad essere, tanto più con le varianti più recenti, l’infezione da Covid-19 nella quale nonostante il principale bersaglio del virus Sars-Cov-2 sia costituito dalle vie respiratorie, il coinvolgimento di altri organi appare sempre più evidente. In particolare, il tratto gastrointestinale rappresenta un frequente target, come dimostrato dall’esistenza di disturbi gastrici e dal ritrovamento di Rna Sars-Cov-2 nelle feci dei pazienti affetti da Covid. Come dire che anche nella gestione di talune malattie a prevalente coinvolgimento polmonare, il sistema gastrointestinale deve essere considerato sede di infezione e trasmissione". "In conclusione, la conoscenza della composizione e del ruolo del microbiota intestinale oltre che polmonare nel sistema immunitario potrebbe essere preziosa per suggerire finalmente approcci terapeutici aggiuntivi alle terapie più canoniche, per influenzare il decorso e la gravità della malattia e per valutare la possibilità di interventi preventivi e diagnostici più efficaci", chiosa l'immunologo.
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00:00In the last 15 years, the most famous and studied microbiota has been the intestinal microbiota.
00:22In the last 15 years, the existence of a specific microbiota living in the lungs has been clearly revealed.
00:31But if, in relation to the intestinal microbiota, out of 10 cells of the entire human body, only one would belong to the latter, since the other 9 are a package of the intestinal microflora,
00:43for what concerns the intestinal microbiota, it is estimated that out of 10 cells of the human body, only one would belong to the bacterial flora inhabited in the respiratory tract.
00:53The latter, therefore, presents itself as one of the least populated surfaces of bacteria in the entire human body.
01:00Although the characteristics of the lung microbiota seem to mainly depend on bacterial migration processes, perhaps for micro-aspiration or for inhalation of microorganisms from the external environment,
01:14other factors may contribute to its composition.
01:18In this regard, an important element to consider is that between the bacteria of the lung microbiota and those of the intestinal microbiota,
01:26there is a deep interaction that moves along the so-called lung-intestinal axis.
01:33On the other hand, it is known that in acute lung diseases, such as pneumonia, traumas, the so-called acute respiratory stress syndrome,
01:43the lung microbiota becomes rich in bacteroidetes, enterobacteriaceae and, in any case, bacteria from the intestine.
01:53This phenomenon, known by the name of more intestine in the lung, seems to be linked above all to a strong increase in intestinal permeability,
02:03which is generally associated with acute infections, an increase in intestinal permeability that allows bacteria present in the intestine to move towards the lungs,
02:14where they certainly contribute to enhancing the inflammatory state.
02:19But if it is true that the intestinal microbiota can influence the lung environment, the opposite is also known,
02:26since infections by respiratory viruses can cause alterations in the intestinal microbiota.
02:33During the COVID-19 pandemic, it was seen, examining fecal samples, that patients with more severe respiratory forms
02:41showed in the intestine a reduced presence of good bacteria, of beneficial bacteria and, in context, a strong abundance of pathogenic bacteria,
02:51called opportunists, such as coprobacilli or clostridi.
02:56On the other hand, it was also seen that an abundant presence in the feces of fecalibacterium prausnitzi, which is a considered good bacterium,
03:06was associated with a lower severity of the disease.
03:09On the other hand, this is not a novelty if we consider that alterations in the intestinal microbiota have already been observed in some chronic lung diseases,
03:21such as asthma or fibrosis or lung tumors.
03:26There are therefore broad interconnections between the microbial communities present in different body districts,
03:32organized in such a way as to create a kind of global network,
03:36capable of determining, among other things, a greater or lesser susceptibility to respiratory diseases, both in adults and in children.
03:45The knowledge of which relationships are established and with which mechanisms they act can certainly improve the diagnostic approach
03:54and facilitate the development of more precise therapeutic systems that, through the manipulation of the intestinal microbiota
04:02through targeted and rigorously personalized probiotic integrations,
04:08can replace or at least positively integrate antibiotic therapy and thus facilitate the prevention and even the resolution of these pathologies.
04:24Thank you for watching!
04:54www.cst.eu.com