• 3 mesi fa
Trascrizione
00:00Fabrizio Gifoni e Francesca Romana Vergano, volevo chiedere questo, ho detto Francesca
00:13perché hai detto a poco fa in conferenza che in realtà non c'era scritto nel copione
00:19il nome, ecco perché ho fatto questa sintesi e così vale per Fabrizio che interpreta Luigi
00:27come in cinema, questo diciamo bisogna dichiararlo nel senso che comunque è un film su due
00:32persone reali e nello stesso tempo però è una storia molto universale, quindi partiamo
00:39da qua per raccontare a chi dal 26 settembre può andare al cinema a vederlo che cos'è
00:45il tempo che ci vuole.
00:47E' difficile sempre sintetizzare ma insomma il tempo che ci vuole è una specie di atto
00:55psicomagico fatto da Francesca Comecini in cui è riuscita a raccontare come dicevi
01:02una storia personalissima facendola diventare un racconto in cui tutti si impigliano dal
01:15punto di vista emotivo e quando dico si impigliano intendo davvero positivamente, cioè un film
01:21che non ha paura di mettere in campo le emozioni, è un film molto coraggioso da questo punto
01:29di vista, si racconta anche un momento storico, anche una generazione, anche una famiglia
01:39ma allo stesso tempo si parla in maniera abbastanza prepotente al presente, almeno lo dico da
01:49spettatore prima che da attore avendo visto il film qualche settimana fa, sento che questo
01:55film parla moltissimo oggi, cioè ha una capacità di parlare intanto perché si parla di cose
02:01che hanno a che fare con una condizione esistenziale che non ha tempo e poi perché in questo momento
02:08particolare chi si affaccia alla vita, chi si affaccia al mondo del lavoro si trova apparecchiato
02:14un mondo parecchio storto, parecchio pesante in cui l'imperativo del riuscire, del farsi
02:25largo, dell'affermare il proprio io è pericolosissimo, si parla molto, ci si parla molto addosso
02:38e si ascolta poco, i social senza voler demonizzare nulla perché tutto fa parte poi di un mondo
02:45eccetera eccetera, ma sono lo specchio di questo, lo specchio di quanto poco si ascolti
02:52realmente e quanto ci si voglia ascoltare specchiandosi in quello che ci si racconta.
02:57E' un film molto sincero, molto emotivo che io ho amato moltissimo quando l'ho letto,
03:06ho continuato ad amarlo mentre lo giravo e lo amo tantissimo lo spettatore, quindi
03:12è un film che spero vedano molte persone di generazioni diverse.
03:18Per certi versi è una storia anche di formazione da un certo punto di vista, però che serve
03:36a più generazioni perché di solito si pensa a una storia di formazione e si lega sempre
03:40ai giovani e basta, invece secondo me essendo l'evoluzione di un rapporto molto delicato
03:44che è quello tra un padre e una figlia, possono essere formati anche i genitori se
03:49vengono ad accompagnare i figli a vedere questo film.
03:54Perché c'è un sotteso di fragilità che è una parola che è stata tabù per i genitori
04:01soprattutto.
04:02Soprattutto un modo per avvicinare un padre, un uomo a una figlia femmina, non si vede
04:08tanto nel cinema questa cosa e quindi può essere sorprendente anche vedere questo film
04:16per un padre accanto a una figlia femmina e viceversa, perché nella stessa storia che
04:21noi raccontiamo a un certo punto le etichette crollano e sono l'una e l'altra che si sostengono
04:28a vicenda ed è meraviglioso questo.
04:31Secondo me Francesca l'ha raccontato a suo modo che è un modo poetico e meraviglioso.
04:38Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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