(LaPresse) Autovelox 'illegali' sono stati sequestrati in tutta Italia. Il modello interessato è il T-EXSPEED v 2.0. Si tratta di rilevatori di velocità con postazioni fisse, di proprietà di società private che vengono date in noleggio a enti locali. Sono stati sequestrati a Cosenza, Venezia, Vicenza, Modena, Reggio Emilia, ma anche in località più piccole come Pomarico, Cerignola, Pianezza, Piadena, Formigine, Arcola, Carlentini, San Martino in Pensiliis. La motivazione dei sequestri sta nella mancata omologazione degli apparecchi, ma anche nell’assenza del prototipo del sistema di rilevamento. Si tratta di due elementi indispensabili per accertare la legittimità delle violazioni.
In caso di ricorso da parte degli automobilisti, spesso i giudici riconoscono sia l’annullamento del verbale che il risarcimento delle spese. In caso di sanzione ritenuta non corretta si può fare ricorso al giudice di pace entro 30 giorni o al Prefetto entro 60.
Il ricorso si può fare senza avvocato dal giudice di pace se la multa non supera i 1.100 euro. Altrimenti, dal Prefetto, serve inviare via raccomandata il verbale notificato e presentare le motivazioni scritte dell’opposizione.
In caso di ricorso da parte degli automobilisti, spesso i giudici riconoscono sia l’annullamento del verbale che il risarcimento delle spese. In caso di sanzione ritenuta non corretta si può fare ricorso al giudice di pace entro 30 giorni o al Prefetto entro 60.
Il ricorso si può fare senza avvocato dal giudice di pace se la multa non supera i 1.100 euro. Altrimenti, dal Prefetto, serve inviare via raccomandata il verbale notificato e presentare le motivazioni scritte dell’opposizione.
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