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Il "Formichino" nacque nel 1954 con lo scopo di concorrere con altri modelli simili come la Vespa, prodotta dalla Piaggio, e la Lambretta, prodotta dalla Innocenti.
La forma della carrozzeria fu ideata dal proprietario dell'azienda e valente scultore Donnino Rumi, che realizzò una maquette in scala 1:1, plasmando la creta su uno dei motori bicilindrici progettati da Pietro Vassena. Ne uscì uno scooter dal design particolarmente ricercato e dal peso di 100 Kg a secco, con carrozzeria portante in lega d'alluminio troncata in due parti, quella anteriore divisa nuovamente in due parti che contenevano la forcella, il faro, il serbatoio di 7 litri, la carenatura posteriore e il parafango della ruota posteriore. Il motore si trovava tra le due parti per collegarle.
Lo scooter veniva venduto al prezzo di 138.000 lire, contro le 150.000 lire della Vespa 125 del 1955. Disponibile in una vasta gamma di colori (avorio, blu corsa, giallo avorio, argento, grigio Rumi, oro-bianco, azzurro cielo, rosso corsa), ebbe un discreto successo, grazie anche alla vittoria del ventinovesimo Bol d'Or.
Il motore era lo stesso dei modelli Turismo e Sport: un bicilindrico orizzontale a 2 tempi con una cilindrata di 124,7 cc (alesaggio e corsa: 42x45), in grado di sviluppare una potenza massima di 6,5 CV. Editing dr. Fernando Menichini

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