Quarant’anni fa Bari era un’altra città. Più grigia, più chiusa, meno consapevole della sua bellezza. Oggi è diventata una meta turistica, aperta, viva, orgogliosa delle sue piazze e dei suoi scorci. E proprio questo cambiamento profondo — urbano e culturale — è al centro di un progetto nato quasi per caso, dal ritrovamento di una vecchia videocassetta impolverata.Il nastro, girato durante la festa di San Nicola del 1985 dallo zio di uno di loro, mostrava un tour della città ripreso dall’auto: strade addobbate, bambini affacciati alle finestre, piazze vive, ma anche automobili parcheggiate ovunque, persino in piazza Ferrarese. Guardando quel filmato, è nata l’idea: ripercorrere metro per metro lo stesso tragitto, nel 2025, e sovrapporre le immagini per raccontare cosa è cambiato — e cosa è rimasto — nel volto di Bari.La musica originale è firmata da Claudio Stea, pianista e videomaker, che firma la regia con lo pseudonimo di Samo Mercurio. Le riprese sono di Luigi Ladisa e Alessandro Serafini, mentre l’aiuto regia è di Silvano Dragonieri, scrittore, docente universitario e pneumologo, già autore del film cult "Trovilo!".
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