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CortometraggiTrascrizione
00:00Pulse di Zoe Robin, 10 episodi su Netflix
00:30Danny Sims è una specializzanda che accusa il suo supervisore Xavier Phillips di molestie
00:36e poi ne prende il suo posto nell'organico del più importante Trauma Center di Miami.
00:42È proprio lì che, prima e dopo un uragano, si susseguono casi medici più o meno complessi
00:47risolti con maestria intuito da un gruppo di medici giovani e non,
00:51a volte con anni di esperienza alle spalle o semplicemente con tanta voglia di farle.
00:56Amore, assati difficili, ferite individuali fanno da motore una serie che segue i solchi
01:01lasciati da medical drama storici come Grey's Anatomy e E.R.,
01:06ma senza la superbia di voler essere migliore di queste serie storiche di grande successo.
01:11Volta per volta, gli episodi della serie introducono e affrontano contenuti importanti come la disabilità,
01:18anche se talvolta sorge un po' il sospetto del pericolo di banalizzare quelle,
01:22altrettanto serie, delle molestie sul lavoro.
01:26Creata da Zoe Robin, nota per Away 5-0,
01:30e prodotta da Carlton Hughes, che si è fatto le ossa su Lost,
01:34pur lavorando spesso su cliché senza aver paura di parlare il linguaggio della soap,
01:39Pulse lascia intravedere come disegno di fondo
01:41l'impegno a voler realizzare qualcosa di nuovo e interessante,
01:45sia nei protagonisti, un cast giovane con ampio materiale da raccontare,
01:49che nelle tematiche affrontate che aprono cantiere di riflessione sociale e di attualità per tutti.
01:54Nel complesso, ripropone il ritmo frenetico e caotico di un pronto soccorso,
01:59accostato a quello della vita dei protagonisti,
02:01che cerca di rivendicare un posto nel pantheon delle serie ospedaliere,
02:06come ha scritto Angie Han su The Hollywood Reporter.
02:10Liliana di Ruggero Gabai, documentario su Rayplay.
02:14Ecco un documentario che non si appiglia ad alcun espediente retorico
02:25per arricchire la narrazione,
02:27facendoti arrivare in fondo senza un attimo di distacco.
02:30E Mario Monti, ex presidente del Consiglio,
02:33ad offrirci la chiave di lettura della concentrazione,
02:36della narrazione senza pause,
02:38delle parole lampeggianti nel monito senza odio,
02:41con cui Liliana Segre racconta la sua storia,
02:44che è la stessa di tanti altri italiani.
02:46Molti di loro non sono mai tornati dai campi di sterminio,
02:50mentre Liliana, da Auschwitz-Birkenau,
02:52dove entra a quattordicenne,
02:54dove le vengono uccisi il padre e i nonni paterni,
02:56è riuscita a tornare, sia pure con un numero impresso sul polso.
03:00Rinunciando, nell'attimo in cui ne ha avuto la possibilità
03:03ad uccidere un suo ex carceriere,
03:06confessa, ha scelto la vita ed è diventata libera.
03:09La sua testimonianza raccolta in anni diversi
03:11coniuga un libro di storia,
03:13per le tante notizie che ci trasmette,
03:14a un racconto romanzesco,
03:16per il ricordo di alcuni dettagli
03:17che producono grande emozione,
03:19ma ha anche spessore psicoanalitico,
03:22parlando del lungo silenzio necessario
03:24prima di esprimere le atrocità viste e subite,
03:27di instaurare rapporti normali con gli altri,
03:30di poter godere della famiglia
03:31che l'ha poi accompagnata.
03:33Però, almeno una battuta ci fa sorridere.
03:35Nel suo discorso di insediamento in Senato,
03:38chiamata dal presidente Mattarella,
03:40ammette di aver provato una vertigine,
03:42pensando a quella bambina che nel 1938,
03:45cacciata da una scuola milanese
03:47a causa delle leggi razziali,
03:49aveva lasciato il suo banco vuoto
03:50e che adesso si trova ad occupare
03:52quello più prestigioso.
03:55Dying for Sex,
03:57di Kim Rosenstock e Elizabeth Meriwether,
04:00otto episodi su Disney+.
04:02Non ho mai avuto un orgasmo
04:12con un'altra persona
04:14e ora sto per morire.
04:16C'è poco da ricamare
04:17sul significato di queste informazioni
04:18e sul racconto che generano.
04:20Come ha scritto Alan Sepp in Wall
04:22su Rolling Stones,
04:23la serie che ne consegue
04:24è fondamentalmente
04:26un tentativo ora esilarante,
04:28ora sconcio, ora triste,
04:30di risolvere il primo problema
04:31prima che il secondo
04:33colpisca la protagonista.
04:35Una Michelle Williams
04:36cui Dying for Sex
04:37offre la chance
04:39per una performance da mattatrice
04:41che alterna sconforto,
04:42euforia, ebrezza, angoscia, follia,
04:45spavaldi costumi erotici
04:46e una quantità illimitata di dolore.
04:49Una straripante tastiera recitativa
04:51non sempre convincenti in ogni registro
04:54ma certamente generosa
04:55e affrontata in un copione del genere
04:57senza rete.
04:58Infatti, Molly Coshan,
05:01la storia ispirata
05:02ad una reale biografia,
05:03dopo la diagnosi
05:04di un tumore al seno
05:05con metastasi
05:06al quarto stadio,
05:08lascia il marito
05:08e si lancia
05:09con determinazione
05:11come mai prima
05:12in una esplorazione
05:13dei suoi desideri sessuali
05:15con la migliore amica
05:15Nikki
05:16al suo fianco
05:17che, per farlo,
05:19lascia anch'esso il compagno
05:20e anche il lavoro come attrice.
05:22Nonostante il fatto
05:23che i primi due episodi
05:24di Dying for Sex
05:25si sforzino troppo
05:26di appoggiarsi
05:27sull'aspetto divertente
05:29della storia di Molly,
05:30gli elementi ci sono
05:31per una storia commovente
05:32di vita, morte, amore e desiderio
05:34ha scritto Joe Keller
05:35su The Decider.
05:37Ma se il melodramma
05:38della neoplasia incombe,
05:39l'aspetto più interessante
05:41è che la serie
05:41e il personaggio
05:43se ne servano
05:44per un odissea
05:45senza sé
05:45senza ma
05:46nelle assurdità
05:47del sesso.
05:48Feticismo,
05:49sottomissione,
05:50sadomaso,
05:51masturbazione,
05:52fluidità
05:52e catarsi liberatorie
05:53di remoti traumi
05:55di cui è responsabile
05:56una madre,
05:56Sissi Spacek,
05:57all'origine,
05:58roteano
05:59ad ogni episodio
06:00in un tourbillon
06:01freudiano
06:01che annichilisce
06:02ospedali
06:03e app d'appuntamenti,
06:05ascensori
06:06e stanze da bagno.
06:09Sissi Spacek