L’Inter batte il Barcellona 4-3 in una partita pazza con 13 gol tra andata e ritorno e vola in finale di Champions League. Una partita che è già nella storia come la semifinale mondiale di Messico '70 tra Italia e Germania, terminata con lo stesso punteggio. Il commento di Arianna Ravelli.
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SportTrascrizione
00:00Sarebbe sbagliato pensare che l'Inter ha vinto solo di cuore, oggi ha risposto colpo su colpo al Barcellona, è riuscita a restare in partita, è morta e rinata cento volte.
00:12L'uomo simbolo è Lautaro, non doveva giocare, stringe i denti, dice a Inzaghi che lui c'è e segna subito il gol che avvia la partita.
00:25Ma come dimenticare le parate mostruose di Sommer, veramente decisivo.
00:31E poi quel gol, il goleador che non ti aspetti, a Cerbi fedelissimo di Inzaghi che Inzaghi manda avanti e mai trovata fu più geniale.
00:41A Cerbi che ha due anni in più del papà di Yamal che è stato chiamato anche a controllare, che si inventa quel tiro su passaggio di Danfris.
00:51Un Inter veramente stellare, l'Inter di Champions.
00:55Ci siamo detti tutto l'anno che l'Inter non voleva scegliere, in realtà in cuor loro i giocatori interisti avevano scelto.
01:04Non consciamente naturalmente, ma questa voglia, questa grinta, questo talento che hanno tirato fuori nelle notti di Champions.
01:13Fin qui in campionato non l'abbiamo visto, ma che notte è stata questa notte?
01:18E ce la ricorderemo. Tutti ci ricorderemo questo 4-3, un altro 4-3 dopo quello di Italia-Germania.
01:25L'Azteca richiama San Siro, emozioni che non potremo scordare.
01:31O è stata la partita, la semifinale più bella della Champions, non lo so, ma certo 13 gol in una doppia sfida così, davvero poche volte li abbiamo visti.
01:41E quindi che bella Champions, che bella Inter, che bella notte.
01:48Grazie.
01:49Grazie.