Referendum legge Lorenzin
La legge Lorenzin è il provvedimento che ha introdotto in Italia dieci vaccinazioni obbligatorie per i minori da 0 a 16 anni, pena il pagamento di sanzioni pecuniarie.
Le inoculazioni imposte sono quelle contro la poliomielitie, la difterite, il tetano, l’epatite B, la pertosse, il morbillo, la rosolia, la varicella e l’Haemophilus di tipo B. In base al piano vaccinale le prime tre dosi di questi vaccini vanno somministrate entro il primo anno di vita del bambino. In assenza delle vaccinazioni, i bambini da 0 a 6 anni non possono frequentare l’asilo nido e la scuola dell’infanzia.
La campagna referendaria per arrivare al referendum e chiedere, tramite questo strumento di democrazia diretta, l'abrogazione parziale della legge ha preso il nome e lo slogan Per mio figlio scelgo io.
A fare richiesta del referendum e a depositare i quesiti presso la Corte di Cassazione sono stati dodici cittadini italiani. L’idea è partita da Moreno Ferrari, presidente dell’associazione “No blood” che si batte per il diritto a ricevere con le trasfusioni un sangue sicuro. L’iniziativa ha raccolto, fino ad ora, l’adesione del sindacato di polizia OSA e altri movimenti e associazioni della società civile. A scrivere i quesiti referendari sono stati gli avvocati di ALI (Associazione avvocati liberi Italia).
Uno dei primi dodici firmatari dell'iniziativa è stato il dottor Mariano Amici, che ha spiegato a Camelot le motivazioni per cui questa iniziativa va sostenuta.
I chiarimenti del dottor Amici: "perché ho firmato"
"L'obiettivo non è vincere o perdere il referendum", ha chiarito il dottor Amici. "L'indizione del referendum è solo un mezzo per aprire un dibattito sulle vaccinazioni pediatriche, che rappresentano un problema mondiale per i bambini e per le famiglie". La richiesta di referendum, dunque, è una strategia per portare al centro del dibattito pubblico questo tema. "La raccolta delle firme e la richiesta del referendum è un modo per sensibilizzare quante più persone possibili. Quando tanti saranno informati e consapevoli dei pericoli connessi alle vaccinazioni pediatriche, la politica vorrà andarsi a prendere quei voti dei tanti informati e potrà a quel punto abrogare l'obbligatorietà dei vaccini".
"Io non tifo per referendum sì oppure no, tifo per far maturare la consapevolezza di masse di cittadini in modo tale che a quel punto la politica sia sensibile alla necessità di abrogare qualsiasi obbligo".
La legge Lorenzin è il provvedimento che ha introdotto in Italia dieci vaccinazioni obbligatorie per i minori da 0 a 16 anni, pena il pagamento di sanzioni pecuniarie.
Le inoculazioni imposte sono quelle contro la poliomielitie, la difterite, il tetano, l’epatite B, la pertosse, il morbillo, la rosolia, la varicella e l’Haemophilus di tipo B. In base al piano vaccinale le prime tre dosi di questi vaccini vanno somministrate entro il primo anno di vita del bambino. In assenza delle vaccinazioni, i bambini da 0 a 6 anni non possono frequentare l’asilo nido e la scuola dell’infanzia.
La campagna referendaria per arrivare al referendum e chiedere, tramite questo strumento di democrazia diretta, l'abrogazione parziale della legge ha preso il nome e lo slogan Per mio figlio scelgo io.
A fare richiesta del referendum e a depositare i quesiti presso la Corte di Cassazione sono stati dodici cittadini italiani. L’idea è partita da Moreno Ferrari, presidente dell’associazione “No blood” che si batte per il diritto a ricevere con le trasfusioni un sangue sicuro. L’iniziativa ha raccolto, fino ad ora, l’adesione del sindacato di polizia OSA e altri movimenti e associazioni della società civile. A scrivere i quesiti referendari sono stati gli avvocati di ALI (Associazione avvocati liberi Italia).
Uno dei primi dodici firmatari dell'iniziativa è stato il dottor Mariano Amici, che ha spiegato a Camelot le motivazioni per cui questa iniziativa va sostenuta.
I chiarimenti del dottor Amici: "perché ho firmato"
"L'obiettivo non è vincere o perdere il referendum", ha chiarito il dottor Amici. "L'indizione del referendum è solo un mezzo per aprire un dibattito sulle vaccinazioni pediatriche, che rappresentano un problema mondiale per i bambini e per le famiglie". La richiesta di referendum, dunque, è una strategia per portare al centro del dibattito pubblico questo tema. "La raccolta delle firme e la richiesta del referendum è un modo per sensibilizzare quante più persone possibili. Quando tanti saranno informati e consapevoli dei pericoli connessi alle vaccinazioni pediatriche, la politica vorrà andarsi a prendere quei voti dei tanti informati e potrà a quel punto abrogare l'obbligatorietà dei vaccini".
"Io non tifo per referendum sì oppure no, tifo per far maturare la consapevolezza di masse di cittadini in modo tale che a quel punto la politica sia sensibile alla necessità di abrogare qualsiasi obbligo".
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NovitàTrascrizione
00:00Perché è importante firmare per il referendum che vada a brogare parzialmente la legge Lorenzini?
00:07È importante, ma io fortunatamente ho chiarito subito, nel momento in cui mi sono reso disponibile
00:13ad essere uno dei promotori di questo referendum, ho chiarito però immediatamente che non lo faccio
00:20e non l'ho fatto per vincere o perdere il referendum.
00:25Quindi vengono meno a mio parere tutte le critiche che ho ricevuto e che comunque i promotori hanno ricevuto
00:32su questo referendum, è stato detto che questo referendum se lo perdiamo diventa un boomerang
00:40perché poi non cambierà mai più la legge, che questo referendum rende costituzionale una legge anticostituzionale.
00:49Queste sono tutte cose che non hanno senso perché innanzitutto la legge Lorenzin ha passato
00:59il vaglio della costituzionalità a gennaio 2018, quindi è costituzionale.
01:06È incostituzionale a mio parere, da sempre e a mio parere moralmente lo sarà sempre, la vaccinazione obbligatoria,
01:15ma nel momento in cui la vaccinazione pediatrica è stata resa obbligatoria e poi ha superato
01:22il vaglio della costituzionalità, è quella una legge costituzionale, quindi non è che questo referendum
01:28adesso rende quella legge costituzionale, lo è già dal gennaio 2018, quindi prima cosa che va a sconfessare
01:36le critiche ricevute. Poi se perdiamo il referendum diventa un boomerang perché la legge non cambierà più.
01:43Io a questo rispondo che questo non ha proprio senso vincere o perdere il referendum, perché
01:51chi cambierà la legge non è il referendum, è il Parlamento che fa le leggi, il Parlamento
01:59però che è l'unico che può cambiare la legge non è certo il referendum a cambiare la
02:05legge e lo può fare in qualunque momento. Il Parlamento non cambia la legge se vinciamo
02:12il referendum perché a nessun referendum poi è stato risposto come il referendum voleva
02:19che si rispondesse, quindi non è lì il punto. Il punto è che per me in dire il referendum
02:27è un mezzo come un altro per aprire un dibattito sulla vaccinazione obbligatoria a bambini che
02:34è un problema di importanza mondiale sul quale si deve discutere, sul quale soprattutto
02:41bisogna rendere consapevoli la cittadinanza e se non ne parliamo la cittadinanza non sarà
02:47mai consapevole. Il referendum è per me un motivo di dibattito per arrivare all'ultimo
02:54dei cittadini e fargli capire come realmente stanno le cose e per renderlo quindi consapevole
03:01in ultima analisi delle proprie scelte. Quando saremo in molti a voler compiere una scelta
03:07chiara, la politica non potrà indipendentemente dal fatto che abbiamo vinto o non vinto il referendum
03:14e non farsi carico del problema, perché la politica è la ricerca dei voti e se saremo
03:20in tanti ad essere contro la vaccinazione obbligatoria e trasparirà che c'è lo zocco
03:29di un oduro di popolazione importante che è contro la vaccinazione obbligatoria, la politica
03:35che è in cerca di voti la prima cosa che farà è che vorrà prendersi quei voti, quindi
03:40ci saranno partiti che andranno in campagna elettorale a dire votate per noi perché noi
03:46aboliremo l'obbligatorietà dei vaccini e allora quindi io non tifo per il referendum
03:54sì o per il referendum no, tifo per maturare la consapevolezza dei cittadini a che la politica
04:03venga sensibilizzata per cambiare la legge, perché quello che conta in fondo è cambiare
04:08la legge, cioè abolire la vaccinazione obbligatoria, quello è l'obbiettivo, poi se tutto il mondo
04:15che si oppone a questa obbligatorietà riesce ad organizzarsi, nulla toglie che siccome ha
04:23sani principi, molto più sani di quelli della politica di oggi, nulla toglie che se si organizzano
04:31possono anche presentarsi all'elezione e farsi votare direttamente piuttosto che votare
04:38coloro che promettono in campagna elettorale che cambieranno la legge.