Intervista alla cantautrice palermitana Giulia Mei : intervista di Marco Bonardelli
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NovitàTrascrizione
00:00In questo momento la canzone d'autore al femminile sta vivendo una nuova giovinezza, con artiste che propongono una musica lontana dalle mode, di matrice sociale e intimista.
00:10Una delle più amate da pubblico e critica è un talento tutto siciliano, Giulia Meia, a cui do il benvenuto su Gazzetta del Sud Online. Ciao Giulia!
00:18Ciao, grazie mille!
00:20Grazie a te di essere qui, è una bella occasione per averti qua perché tu di recente sei uscita col tuo nuovo album.
00:27Io della musica non ci ho capito niente che è il tuo secondo album dopo diventeremo adulti del 2019.
00:34È un disco di luci e ombre all'insegna di una forte libertà artistica.
00:39Tu hai detto che questo disco per me è una dichiarazione d'amore al disordine che non mi sono mai concessa per paura,
00:44a quella curiosità infantile che non mi ha mai abbandonata.
00:47Si tratta di un disordine premessa di un nuovo ordine, cioè di rompere gli schemi per stabilirne di nuovi?
00:53Sì, sì, è assolutamente un disordine che vuole rimettere in ordine, però creare un nuovo assetto.
01:00Ecco, un nuovo assetto, come hai detto tu, l'insegna di una creatività che sia veramente rispondente alle mie esigenze di questo periodo.
01:11E sono esigenze dove la musica deve essere affrontata e soprattutto è in qualche modo scoperta a 360 gradi,
01:24dove ci deve essere una forte sperimentazione libera che mi permetta proprio di spaziare, di passare da un mondo musicale all'altro.
01:32Senza più qua proprio quelle paure, quei preconcetti che a volte mi hanno bloccata, anche quella paura un po' della forma,
01:39anche da qua il titolo della musica non ci ho capito niente, no?
01:43Quindi volare in qualche modo decostruire tutto, tornare indietro,
01:46e proprio da questo, diciamo, più un po' socratico, se vogliamo scherzosamente,
01:52ritornare a una vera libertà e creatività libera.
01:55E questa libertà nel disco si percepisce proprio nei riferimenti sonori anche di testo,
02:02perché c'è l'indie rock, c'è l'elettronica, c'è il pianismo classico, che è una tua specialità,
02:08e per i testi c'è la grande canzone d'autore francese e genovese.
02:12Infatti, ascoltando i brani, si pensa soprattutto a Fabrizio Di Andrè e al suo mentore spirituale,
02:19Georges Brassens, alle loro pagine più tranchant, più schiette, come per esempio la famosa Il Gorilla,
02:26Le Gorille.
02:26Ti chiedo quindi quali sono i tuoi punti di riferimento musicali.
02:31Eh sì, proprio stavo cantando Gavu, Gorille, io sono francese e non so parlare, ovviamente faccio schifo,
02:37però, diciamo, quella canzone mi ha molto, ho molto amato quella canzone,
02:42metricamente, testualmente, anche di Andrè, l'amato, io amato di Andrè, quindi un po' rosmosi.
02:49Eh sì, ci sono tanti riferimenti, c'è l'indie rock, c'è il rock, c'è il prog, c'è la musica elettronica
02:56da qualche anno, c'è il pianismo classico, Bach, Mozart, c'è anche la canzone popolare siciliana, no?
03:04Noi che siamo del sud.
03:06Esatto, quello poi parleremo.
03:09Ci sono le ninna danne, c'è tanta, tanta musica, c'è il pop, comunque questo è un disco pop,
03:16è un disco di cantautorato, però anche là faccio sempre un po' fatica a dichiarare un genere musicale in particolare.
03:26Io scrivo storie, scrivo canzoni e affronto diversi generi musicali, alla fine, diversi mondi musicali.
03:34E questo mi permette poi di dare ogni canzone una propria storia, un proprio mondo, ecco.
03:39E sono storie, queste canzoni, storie e anche riflessioni personali che diventano universali,
03:46come nel caso di Bandiera, il pezzo che hai portato alle auditions di X Factor,
03:50che è diventato un vero e proprio inno al femminismo.
03:54Parliamo di questa canzone che è direi attuale oggi più che mai.
03:58Bandiera è una canzone che parla del disagio di una donna, che sono io in questo caso,
04:04e del forte dolore di non sentirsi ancora libere e di vivere in un mondo in cui essere donne è pericolosa.
04:14Poi è una canzone che vuole abbracciare tante altre donne, perché quando si parla di queste tematiche
04:19c'è necessità della collettività, di sentirsi abbracciate anche dall'esterno.
04:26Non si possono fare le rivoluzioni da soli, la prostanzetta, i cambiamenti vanno fatto tutte e tutte insieme.
04:32Quindi poi è una canzone che è diventata collettiva, e questa è stata la magia di questa canzone,
04:37che poi è stata cantata nelle piazze, dalle persone, però appunto nasce prima di tutto da un disagio mio,
04:44e da un'esigenza mia di raccontare una forte rabbia, che è quella appunto di vivere in un paese
04:51dove le cose ancora purtroppo non vanno come dovrebbero andare.
04:55Proprio nel disco, oltre al grandissimo Rodrigo D'Erasmo, sono ospiti due esponenti
05:01di questo nuovo cantautorato femminile, Anna Castiglia e Mille.
05:06E proprio con Anna Castiglia tu nel disco canti un pezzo, un tu scuddari,
05:11che è un'esortazione a non dimenticare le proprie origini quando si è raggiunto un certo status sociale.
05:18Ricordiamo che è l'ultimo singolo estratto dall'album,
05:21e tra l'altro ha un arrangiamento fantastico tra piano e rock anni 70.
05:25Parliamo di questa canzone.
05:27Sì, sì, è un tu scuidari, parla di questa...
05:31Intanto questo parte da questo modo, questa questione molto...
05:35Un tu scuidari, in realtà parte da proprio un modo di dire palermitano.
05:42Esatto, un modo di dire della tua città, esatto.
05:45Che chi fa tu scuidai quando mangiavi rucato,
05:48che vuol dire che ti sei discordato quando mangiavi dal secchio,
05:53cioè ti sei dimenticato le tue origini.
05:55Adesso ti hai raggiunto uno status quo, ti sei se ti dimentichi da dove sei venuto.
06:01Che è una cosa, insomma, che è sempre brutta da fare,
06:05dimenticare le tue origini, cerco di non farlo, infatti le ho riportate in questo disco.
06:09Però anche parla di quella un po' cattiveria atavica,
06:12quell'individualismo che ci porta a farci la guerra tra di noi,
06:17quando in realtà, appunto, come dico nella canzone,
06:19siamo uguali, siamo diversi, però alla fine siamo tutti uguali.
06:23E quindi bisognerebbe in realtà guardarsi tra di noi e riconoscersi.
06:27Infatti ho deciso di utilizzarlo come focus track del disco,
06:31che appunto è il singolo del disco,
06:33ma proprio volevo che ci fosse anche questa sorellanza,
06:38questo parlare di cantatorato,
06:40anche il cantatorato di un'altra donna,
06:43proprio per portare avanti, prima di me,
06:46proprio il messaggio che c'è, come dicevamo prima,
06:50c'è molto da dire e le voci di queste donne in questo momento sono molto belle.
06:56È anche bello quando si uniscono,
06:57quando ci sono avute delle collaborazioni come in questo caso.
07:00E non vediamo l'ora mai di vederlo dal vivo,
07:03anche seguito da voi dal vivo,
07:05magari quest'estate in qualche concerto.
07:07Sì, penso che lo vedrete molto presto.
07:11Grazie Giulia per essere stata con noi
07:13e ricordiamo che Io della Musica non ci ho capito niente
07:15è disponibile in digitale e anche in vinile
07:18per Sound2B con la distribuzione di Ada e Audio Globe.
07:21Alla prossima!
07:22Grazie, grazie di cuore.
07:24Ciao!