L'ultima intervista di Giancarlo Gentilini, ex sindaco di Treviso, morto giovedì 24 aprile all'età di 95 anni: era il 16 gennaio 2025 e lo «sceriffo» parla della Lega, del terzo mandato di Zaia e di Salvini in piazza Martiri di Belfiore dove era stata inaugurata la grande fontana appena restaurata.
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NovitàTrascrizione
00:00Perché quella conquista del Veneto io non intendo darla ai comunisti o alla sinistra, perché sarebbe la distruzione di quello che abbiamo fatto per il Veneto.
00:12Quindi se ci sono i numeri dobbiamo vincere, se non ci sono i numeri purtroppo allora lo dobbiamo lasciare ad altre mani e io non giuro sul futuro.
00:26Io mi fido solo della Lega, ma di quella, la Lega Nord, quella del 1994.
00:35Ma nel momento in cui invece si proponesse un candidato di Fratelli d'Italia o di Forza Italia, secondo lei la Lega andrebbe compatta?
00:43No, è questione dei numeri. Io ho sempre appoggiato quando avevo i numeri, ma altrimenti lascio agli altri il bottino, hai capito?
00:54E secondo lei la Lega ha i numeri per imporre un proprio candidato?
00:59Certamente, dobbiamo ancora mantenere le vittorie della Lega Nord 1994, l'altra non c'entra, hai capito?
01:08E nel momento in cui Zaia non potesse ricandidarsi, Mario Conte potrebbe essere un nome spendibile, il sindaco di Tragiso per il governatore del Veneto, o lei ha altre idee su questo?
01:17No, io vedo in un futuro governatore uno che abbia una grande esperienza di uomini e di territorio, hai capito?
01:32Perché io sono nato nel 1935 quando Mussolini è venuto ad inaugurare l'aeroporto.
01:39Io ero là e quindi pensa che esperienza io ho portato e ho tirato tutti quanti perché Luca Zaia e tutti i non onorevoli sono là perché io ho vinto, perché la Lega Nord ha vinto e questo non deve dimenticare neanche Salvini.