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Occhi sgranati dalla meraviglia e manine alzate per essere i primi a salire in sella. I bimbi ricoverati in pediatria all’ospedale di Sassuolo hanno accolto così il pilota motociclista freestyler e step up Max Bianconcini che ha dato loro la possibilità di poter salire sulla sua due ruote elettrica per un piccolo giro in reparto. Un assaggio di quanto avverrà il 7 e 8 giugno al Parco Novi Sad di Modena in occasione di TOGO – Joy of Life, la festa dell’inclusione e del volontariato. «Entrare in moto in un reparto di un ospedale è una cosa da matti – dice sorridendo Bianconcini – ma è sempre una grande emozione.  Io e il mio socio Vanni Oddera da ormai 15 anni promuoviamo esperienze simili, che portano sorrisi ed energia positiva, abbiamo il sostegno delle istituzioni e questo ci dà una credibilità che ci permette di far divertire chi altrimenti non potrebbe. Il nostro scopo è sensibilizzare la gente a dedicare del tempo a chi è meno fortunato di noi. Spero che questo diventi un appuntamento fisso da ripetere più volte durante l’anno». Una moto in corsia, quindi, per portare gioia e strappare il sorriso di un bambino che per motivi più grandi di lui non può vivere al momento una vita simile a quella di tanti altri coetanei. Un evento così particolare da aver portato il dottor Claudio Rota, direttore del reparto ad aprirne le porte ad una due ruote elettrica e al suo centauro, che si sono messi a disposizione dei piccoli degenti. «Un po’ l’ho fatto per curiosità – ammette il medico – un po’ perché nel tempo abbiamo sempre dato spazio ad attività che potessero alleggerire, alleviare, la condizione dei piccoli pazienti distraendoli un po’ portando loro un bel beneficio». Questa attività di distrazione ha funzionato alla grande. La moto di Max è stata ammirata, toccata e, da chi ha voluto, anche cavalcata, come passeggero del pilota, per brevi tragitti all’interno della struttura. Dopo il Gaslini - che è stato il primo Freestyle Hospital al mondo nel 2013 - sono oltre 60 gli ospedali in tutta Italia che hanno aperto le proprie porte accogliendo l’efficacia e l’impatto positivo che la cosiddetta «mototerapia» lascia non solo ai bambini, ma anche alle famiglie ed al personale medico coinvolto. Questa iniziativa ha permesso ai bambini ricoverati di vivere l’ebbrezza della velocità e di dimenticare, almeno temporaneamente, la loro condizione di pazienti. «Condivido semplicemente la mia passione per la moto – continua Bianconcini - almeno per un po’, i più piccoli dimenticano di essere pazienti e tornano ad essere bambini». L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Panathlon Club di Modena che ha favorito il contatto tra l’Ospedale di Sassuolo e i promotori della manifestazione TOGO.

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Trascrizione
00:00Siamo qui all'interno del reparto di pediatria dell'ospedale nuovo di Sassuolo, che dire, portiamo un sorriso e un po' di adrenalina ai bimbi.
00:10Volevo ringraziare il direttore generale Reggiani, Stefano Reggiani, il dottor Claudio Rota e la signora Maria Carafogli di Pantone, perché ci hanno dato la possibilità.
00:22Quindi tra poco inizieremo a caricare un po' di bimbi, a dare un po' di regali e vedrete cosa succederà.
00:29Sì, sto finito a fare il giro.
00:43In elezione bisogna provarla, se no...
00:45Ma c'è presente che quella del centro non deve superare il giro.
00:48Allora metto la mappa...
00:50No, no, io pedale?
00:51Sì, sì, vai a metterli, penso io a far manovra.
00:59No, no, io pedale?
01:00No, io pedale?
01:01No, io pedale?
01:02No, io pedale?
01:03No, io pedale?
01:04No, io pedale?
01:05No, io pedale?
01:06No, io pedale?
01:07No, io pedale?
01:08No, io pedale?
01:09No, io pedale?
01:10No, io pedale?
01:11No, io pedale?
01:12No, io pedale?
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01:19No, io pedale?
01:20No, io pedale?
01:21No, io pedale?
01:22No, io pedale?

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