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  • 5 giorni fa
https://www.pupia.tv - Nell'ambito di un'attività investigativa in corso, a cura del Gruppo della Guardia di Finanza di Prato, coordinato dalla locale Procura della Repubblica, è stato eseguito un sequestro preventivo di oltre 9.600 "stencil" (matrice perforata tipica del procedimento di riproduzione con ciclostile, mimeografo e apparecchi analoghi) recanti marchi contraffatti, pronti per essere stampati, e circa 1000 metri lineari di stoffa in corso di lavorazione e pronti a essere confezionati. Tutta la merce sequestrata è risultata provenire da un laboratorio di un'azienda operante nel "Macrolotto", presso la quale sono stati rinvenuti e sequestrati 20 cliché e 15 punzoni necessari alla stampa di plurimi marchi prestigiosi contraffatti. Il quotidiano regolare utilizzo dei cliché sequestrati avrebbe consentito di trasformare in un solo giorno oltre 85.000 capi di abbigliamento anonimi in capi contraffatti. Se si ipotizza la vendita a 10,00 euro al capo, vi sarebbe stato un indebito introito per 850.000,00 euro giornaliero. Nell'ambiente criminale della contraffazione, il valore economico dei cliché e dei punzoni riveste un ruolo significativo, perché è proprio grazie al loro utilizzo che un tessuto "anonimo" viene trasformato in note "griffes" della moda nazionali e internazionali, attuando così la contraffazione su larga scala.

Gli accertamenti tecnici effettuati con l'ausilio di consulenti specializzati hanno evidenziato l'elevatissima fattura e precisione nella riproduzione di quanto sequestrato. Si procede nei confronti del titolare dell'impresa e del responsabile del laboratorio utilizzato come stamperia, per i reati di contraffazione e commercio di prodotti con segni falsi. L'attività delittuosa individuata si inserisce in una filiera criminale radicata nel distretto industriale pratese e l'attività posta in essere è volta a tutelare l'imprenditoria sana qui operante e, in particolare, il c.d. Made in Italy. Il risultato conseguito non può che rappresentare un monito per chi opera in dispregio delle regole, ma è anche e soprattutto uno stimolo per tutti coloro che operano nella legalità e che vedono così tutelati i propri legittimi interessi. La repressione del fenomeno della contraffazione rappresenta una delle priorità. Si consideri che, nel breve termine, l'attività di contraffazione riduce le vendite di chi opera nel rispetto della legalità, comprime i profitti e contrae i livelli di occupazione; nel lungo periodo, il rischio per le imprese si concretizza nella perdita di potere del marchio, provocata dalla concorrenza sleale. Si rappresenta, in ogni caso, che la responsabilità dei soggetti fermati dovrà essere vagliata nelle successive fasi del procedimento. In virtù della presunzione di non colpevolezza, i medesimi potranno considerarsi colpevoli solo sulla base di una sentenza passata in giudicato. (16.04.25)

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