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PersoneTrascrizione
00:00Potremmo comprare il pane perché quest'oro abbiano da mangiare.
00:06La domanda che Gesù pone a Filippo non è una domanda retorica e non è neanche una domanda provocatrice.
00:16È una domanda che serve a prendere consapevolezza di un fatto che è un dato di esperienza
00:22e cioè che l'uomo ha sempre poco rispetto a quella che è la sua necessità.
00:30Abbiamo sempre poca luce a pensarci rispetto alle incognite della vita.
00:38Abbiamo spesso poca fiducia rispetto a certi momenti in cui una malattia sconquassa la nostra esistenza.
00:47Abbiamo poca speranza rispetto a ciò che ci riserva il futuro, a quello che è dietro l'angolo.
00:56E tuttavia la domanda del Maestro serve non soltanto a farci prendere consapevolezza di questo scarto
01:05che c'è nella nostra condizione umana, ma anche a comprendere quale debba essere la strada per colmare la distanza
01:14tra ciò che abbiamo e ciò che desidereremmo essere.
01:20E la strada che il Signore ci offre è presto detta perché alla replica di Filippo
01:28che vorrebbe risolvere il problema secondo una logica economica della serie
01:34non è possibile sfamare tanta gente con così pochi pani, cinque pani d'orzo e due pesci.
01:42Il Maestro ci appare nella sua calma olimpica, fa sedere tutti e poi fa due cose
01:51rende grazie e distribuisce il pane e miracolosamente accade che ce ne sia per tutti.
02:00queste due cose, rendere grazie, dunque saper contemplare e saper lodare per ciò che si è
02:12e poi distribuire, cioè condividere, è la strada che ci sta davanti.
02:19Di fronte allo scarto che spesso registriamo anche nella nostra vita dobbiamo fare queste due cose
02:27saper rendere grazie, dunque assumere un atteggiamento contemplativo
02:36che ci consenta di renderci persuasi di quanto abbiamo già ricevuto
02:41e poi appunto distribuire, cioè non tanto moltiplicare, quanto piuttosto condividere.
02:52E vorrei per concludere, visto che oggi è la festa dei nonni e delle nonne
02:57applicare tutto questo a una sorta di difficoltà che esiste nella nostra società tra le generazioni.
03:06Il nostro è un mondo che tende alla segregazione generazionale, cioè a dividere
03:13quando non addirittura a contrapporre i giovani agli anziani.
03:19Anzi, spesso sembra quasi che gli anziani vengano presentati come ladri di energia
03:29perché sembrerebbe che siamo noi anziani che già siamo o che diventeremo tali
03:38coloro che derubano i giovani delle loro possibilità.
03:44Evidentemente questo non corrisponde alla realtà.
03:47Se noi facciamo riferimento alle due cose che Gesù ci ha insegnato,
03:52contemplare anzitutto, cioè a renderci persuasi che qui tutti noi siamo quello che siamo
03:59perché lo abbiamo ricevuto da quelli che ci hanno preceduti.
04:05Non esiste il mito dell'uomo che si fa da sé, del self-made man di cui spesso si parla,
04:13perché qui nessuno di noi si è fatto da solo, ma ciò che siamo per la gran parte
04:19è ciò che abbiamo ricevuto da quelli che ci hanno preceduti.
04:26Contemplare ci rende avvertiti di questo e ci fa crescere nella riconoscenza
04:32verso chi è stato prima di noi ad accoglierci.
04:36E poi ci insegna un'altra cosa il maestro, a sapere appunto condividere
04:43e non a contrapporre le nostre esigenze a quelli degli altri.
04:49Allora, l'invito finale che vorrei formulare, visto che siamo tutti potenzialmente anziani
04:57o siamo già anziani, è considerato che se all'inizio del Novecento
05:03gli ultracentenari erano poco più di 40, mentre oggi sono circa 25.000 nel nostro Paese,
05:11considerato che tutti noi abbiamo un'aspettativa di vita superiore ai 20-25 anni rispetto ai nostri predecessori,
05:22tutto questo ci porta a dire che una società che vuole veramente svilupparsi bene
05:29deve essere in grado di non contrapporre i giovani agli anziani,
05:34ma di sapere invece tessere un costante dialogo tra le generazioni.
05:40E questa sera, e concludo, vedendo la statua della Madonna del Carmelo
05:46portarla a spalla dagli adolescenti e dai giovani,
05:51mi è parso di cogliere quasi una prefigurazione di questo dialogo che dobbiamo alimentare,
05:58perché di scontri nel nostro mondo ce ne sono fin troppi,
06:04non c'è bisogno di aggiungere anche questo confronto scontro.
06:08Preghiamo perciò la Vergine Maria che porta in sé il bambino,
06:14dunque un'altra generazione, ed è stata qui portata da giovani e adolescenti,
06:21dunque un'altra generazione, che noi si possa continuare a camminare
06:27in questa forma, perché non esistano mai gli scarti
06:32e perché ciascuno, indipendentemente dalla propria stagione di vita,
06:38possa sentirsi insieme con gli altri in cammino.