Milano, 11 apr. (askanews) - Un libro che invita a ripensare il sistema economico degli ultimi 50 anni e che apre nuove prospettive sugli scenari del nostro mondo dominato da un capitalismo spesso feroce. Rana Forhooar, giornalista americana vicedirettrice del Financial Times ha pubblicato il saggio "La globalizzazione è finita", che in Italia esce per Fazi, con un importante sottotitolo: "La via locale alla prosperità in un mondo post-globale". Nell'edizione originale il libro si intitola "Homecoming", cioè tornare a casa. Ma quale senso si può dare oggi alla parola "casa"? "La casa - ha detto Forhooar ad askanews - ha a che fare con la localizzazione, è il contrario della globalizzazione. Negli ultimi 20 anni abbiamo assistito a una reazione negativa verso la globalizzazione, imparate perché è diventata così estrema: questa idea che le catene di approvvigionamento possano spostare intere linee di produzione fuori da un Paese, che posti di lavoro, fabbriche e capitali possano andare ovunque. In parte è molto positivo, noi vogliamo il commercio e vogliamo che il mondo sia connesso, ma direi che negli ultimi anni il sistema di mercato globale si è così disconnesso dallo Stato nazionale che è per questo che si verificano alcune delle politiche estreme sia da parte dell'estrema destra sia dell'estrema sinistra".Queste situazioni hanno portato a una fase di rallentamento del fenomeno della globalizzazione e all'emergere sempre più forte di voci di opposizione, oltre che a condizioni economiche che spingono verso una strada diversa. "La globalizzazione - ha aggiunto la giornalista - va e viene nel corso dei secoli, da migliaia di anni. Io credo che il periodo di globalizzazione iniziato, diciamo, con l'era Reagan-Thatcher negli anni '80 stia volgendo al termine e, in effetti, i dati confermano che il commercio si sta regionalizzando molto di più, ci sono molti più accordi commerciali bilaterali che vengono stipulati. Fino a poco tempo fa il dollaro era in un certo senso l'unica valuta di riserva globale e certamente continua a svolgere quel ruolo, ma si vede lo Yuan cinese giocare un ruolo più importante, si vedono persone che investono in oro. In realtà, penso che questo potrebbe essere il momento giusto per un rilancio della regionalizzazione e della forza europea, visto quello che sta succedendo con Russia e Ucraina. Credo che ci stiamo muovendo, come un pendolo, verso una fase più locale e regionale".Il saggio sottolinea la necessità di economie più localizzate, in cui produzione e consumo siano più vicini, ma non per un nostalgico ritorno al passato, bensì come modo per costruire un sistema economico più prospero e giusto, al servizio del benessere collettivo e del pianeta. E in quest'ottica anche la sfida del cambiamento climatico può rappresentare un'occasione da sfruttare. "L'unica verità che nessuno, democratico o repubblicano, ha voluto dire - ha concluso Rana Forhooar riferendosi anche all'attuale scenario politico degli Stati Uniti - è che la globalizzazione ha portato con sé vincitori e vinti. Ci hanno insegnato da decenni che la globalizzazione è solo un bene, che è un'ottima cosa per tutti. Ma non è così, ci sono stati dei costi e dobbiamo parlarne per poter prendere decisioni migliori". (Leonardo Merlini)
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00:00Un libro che invita a ripensare il sistema economico degli ultimi 50 anni e che apre nuove prospettive
00:06sugli scenari del nostro mondo, dominato da un capitalismo spesso ferroce.
00:10Rana Furuer, giornalista americana, vice direttrice del Financial Times, ha pubblicato il saggio
00:15La globalizzazione è finita, che in Italia esce per fazzi, con un importante sottotitolo
00:20La via locale alla prosperità in un mondo post-globale.
00:24Nell'edizione originale il libro si intitola Homecoming, cioè Tornare a casa.
00:28Ma quale senso si può dare oggi alla parola casa?
00:36La casa, c'è la risposta Furuer, ha a che fare con la localizzazione, è il contrario della globalizzazione.
00:42Negli ultimi 20 anni abbiamo assistito a una reazione negativa verso la globalizzazione, in parte
00:47perché è diventata così estrema.
00:49Questa idea è che le catene di approvvigionamento possano spostare intere linee di produzione
00:52fuori da un paese, che posti di lavoro, fabbriche e capitali possano andare ovunque.
00:57In parte è molto positivo.
00:59Noi vogliamo il commercio, vogliamo che il mondo sia connesso, ma devo dire che negli
01:02ultimi anni il sistema di mercato globale si è così disconnesso dallo Stato nazionale
01:06ed è per questo che si verificano alcune delle politiche estreme, sia da parte dell'estrema
01:11destra, sia dell'estrema sinistra.
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01:19e all'emergenza sempre più forte di voci di opposizione, oltre che a condizioni economiche
01:24che spingono verso una strada diversa.
01:29La globalizzazione, ha aggiunto la giornalista, va e viene nel corso dei secoli da migliaia
01:33di anni. Io credo che il periodo di globalizzazione iniziato, diciamo con l'era Reagan-Tutcher
01:39negli anni 80, stia volgendo al termine e in effetti i dati confermano che il commercio
01:44si sta regionalizzando molto di più. Ci sono molti precordi commerciali e bilaterali
01:48che vengono stipulati. Fino a poco tempo fa il dollaro era in un certo senso l'unica
01:52valuta di riserva globale e certamente continua a svolgere quel ruolo, ma si vede lo yuan
01:57cinese giocare un ruolo più importante. Si vedono persone che investono in oro. In realtà
02:01penso che questo potrebbe essere il momento giusto per il rilancio della regionalizzazione
02:05e della forza europea, visto quello che sta accadendo con Russia e Ucraina. Credo che ci
02:11stiamo muovendo, come un pendolo, verso una fase più locale e regionale.
02:16Il saggio sottolinea la necessità di economie più localizzate, in cui produzione e consumo
02:20siano più vicini, ma non per un nostalgico ritorno al passato, bensì come modo per costruire
02:25un sistema economico più prospero e giusto, al servizio del benessere collettivo e del
02:29pianeta. E in quest'ottica anche la sfida del cambiamento climatico può rappresentare
02:34un'occasione da sfruttare.
02:39L'unica verità che nessuno, democratico o repubblicano, ha voluto dire, ha concluso
02:44Rana Forura, riferendosi anche all'attuale scenario politico degli Stati Uniti, è che
02:47la globalizzazione ha portato con sé vincitori e vinti. Ci hanno insegnato da decenni che la
02:52globalizzazione è solo un bene, che è un'ottima cosa per tutti, ma non è così. Ci sono stati
02:57dei costi e dobbiamo parlarne per poter prendere decisioni migliori.