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  • l’altro ieri
Trascrizione
00:00Signore e signori, desidero rinnovare il benvenuto più caloroso alla loro maestà.
00:08Sono molto lieto di poterli accogliere in questa visita di Stato, assieme alla delegazione che
00:14le accompagna, nei saloni dove nel 1961 una giovane regina Elisabetta presenziava a un
00:23banchetto in suo onore, in occasione di una storica visita di Stato che rimane ancora nei
00:30cuori del popolo italiano. In quell'occasione la regina vuole sottolineare le interazioni
00:37tra le nostre civiltà, per tornare poi numerose altre volte in Italia, a testimonianza di una
00:45comune volontà di continuare a rafforzare i nostri storici legami. Tante sono le occasioni
00:53in cui anche loro maestà hanno visitato l'Italia. Desidero citarne una in particolare, che gli
01:01italiani ricordano con riconoscenza. L'omaggio reso nel 2017 ad Ammatrice, così duramente
01:09colpita al terremoto, visitando il memoriale delle 299 vittime. I nostri legami, le reciproche
01:19influenze si perdono nei secoli. Il vostro splendido regno custodisce alcune delle testimonianze
01:27più significative della storia di Roma. Penso al Vallo di Adriano e alle tante città britanniche
01:35che conservano testimonianza delle loro fondazioni romane. Allo storico britannico Edward Gibbon
01:43si deve del resto una monumentale storia dell'Impero Romano. Condividiamo, maestà,
01:51una relazione che continua ad arricchirsi di nuove reciproche influenze. E non penso soltanto
01:58agli splendori dell'Ottocento, quando l'Italia ospitò alcuni tra i più grandi autori britannici,
02:05da Shelley a Byron, i cui soggiorni italiani ancora risuonano nelle nostre culture. La storia
02:14che ci unisce, maestà, è scritta anche nelle vicende del risorgimento che portò alla unificazione
02:21d'Italia.

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