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https://www.pupia.tv - Di Battista - Trump, Netanyahu, i dazi e l’inconsistenza dell’Unione Europea.
P.S. “Scomode verità. Dalla guerra in Ucraina al massacro di Gaza” è il mio nuovo monologo teatrale. Ecco le prossime date:
•⁠ ⁠Mercoledì 16 aprile FIRENZE. Alle 21.00 al Teatro Puccini (Via delle Cascine 41) con il mio nuovo monologo teatrale “Scomode verità. Biglietti qui � https://bit.ly/DiBattistaFirenze
Vi aspetto! (08.04.25)

La playlist di Alessandro Di Battista: https://www.pupia.tv/playlist/Alessandro-Di-Battista

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Trascrizione
00:00Ciao a tutti. Allora per prima cosa vi do l'ennesima tragica notizia a parte i
00:06consueti bombardamenti israeliani, le stragi e i massacri che realizzano ormai
00:10nel silenzio del mondo perché i telegiornali non danno più neanche
00:14queste notizie. Gli estenesi non soltanto devono crepare ma devono crepare in
00:17silenzio senza che nessuno lo sappia. Lo stato nazionazionista terrorista
00:23Israele, questo stato, il peggior stato terrorista al mondo ormai governato
00:27tanto da fanatici, da fondamentalisti, da pazzi messianici che hanno questa
00:31mentalità estremista difficile ormai da contrastare perché ormai sono... è così,
00:36sono degli estremisti che ragionano da fondamentalisti religiosi, esattamente
00:41come i miliziani dello stato islamico. In più hanno a disposizione rispetto ai
00:46miliziani dell'ISIS delle armi sofisticatissime, sono decisamente
00:49peggiori sotto tutti i punti di vista, sono dei criminali peggiori degli stessi
00:55miliziani dello stato islamico, sono decisamente peggiori i terroristi
00:59dell'IDF, dell'esercito israeliano. L'esercito israeliano dovrebbe essere
01:04considerato un'organizzazione terroristica a livello mondiale, così
01:08chiaramente lo stato di Israele. E uccidono deliberatamente i bambini, più
01:12piccoli sono e meglio è per loro perché questo fa parte dello sviluppo
01:16del loro sadismo e il loro unico obiettivo è uccidere più palestinesi
01:21possibile, appunto per favorire la pulizia etrica, per spingere i cittadini
01:25palestinesi ad andarsene e a ripulire il più possibile dai palestinesi quella
01:29terra che nella loro idea, che è la stessa idea di Trump, stesse identiche
01:35idee di Trump dovranno annettere. Ieri Trump incontrando l'assassino il
01:40ricercato internazionale Netanyahu ha detto che non si capacita perché Israele
01:45abbia concesso la striscia di Gaza alla Palestina, insomma hanno sbagliato ad
01:49andarsene. Israele aveva anche colonizzato la striscia di Gaza dopo la
01:54guerra del 67 e poi ci sono stati degli accordi e per questi
02:01accordi, insomma, questi accordi prevedevano poi la fine delle colonie, non la fine
02:04dell'occupazione, la fine dell'occupazione non c'è mai stata, chiaramente anche prima il 7 ottobre
02:07Gaza era sotto occupazione, dato che Israele controllava qualsiasi cosa, lo
02:10spazio aereo, hanno bombardato l'ospedale credo e l'ospedale più volte, l'aeroporto
02:15di Gaza, l'unico della striscia che non si è stato bombardato al 2002 e poi
02:19distrutte le piste con dei bulldozer israeliani del 2003 se non erano, insomma
02:25questa è la storia e oltre ad assassinare deliberatamente i bambini
02:29vogliono sterminare i più giornalisti possibili proprio perché è quello che
02:32teme in Israele la verità, la diffusione della verità in ogni modo per questo è
02:35il nostro dovere diffondere il più possibile anche aprire gli occhi anche
02:39quando fa male. Io ogni giorno vorrei dire oggi non me
02:43ne occupo, me ne frego, chiudo gli occhi, penso all'altro, mi vedo dei video di calcio
02:50perché non ne posso più di vedere pezzi di bambini o teste di bambini o bambini
02:56decapitate che questo fa Israele, taglia deliberatamente con le loro bombe, con i
03:00droni le teste dei bambini e giustizia anche brucia lì di giornalisti
03:05palestinesi e questa è una notizia che volevo darti.
03:08Rafael Mansour, giornalista ieri che è stato colpito dalle bombe israeliane nella
03:13sua tenda mentre era sulla scrivania a lavorare, qui stava lavorando sulla sua
03:16scrivania per via delle ustioni riportate, è morto alcune ore fa, quindi non ce l'ha
03:22fatta questa giornalista palestinese, siamo oltre a 200 giornalisti palestinesi
03:25assassinati, i giornalisti palestinesi neanche sanno, pensano di rischiare la vita,
03:29sanno che verranno assassinati ma continuano e quando viene ammazzato uno
03:33arriva un altro palestinese pronto appunto a proseguire il lavoro di
03:37condivisione, di diffusione di informazioni, pensate ai palestinesi e ai giornalisti
03:41palestinesi andrebbe dato il premio Nobel per la pace, ma è un sogno, per me è un
03:46sogno anche vedere delle presse di posizioni da parte dei giornalisti
03:50occidentali appunto rispetto a questa mattanza. Il silenzio rispetto al
03:55genocidio a Gaza caratterizza ormai l'Unione Europea che è del tutto inconsistente
04:00dal punto di vista politico e lo si vede anche rispetto alla questione dei
04:02nazi, cioè il problema principale dal mio punto di vista è che già prima della
04:07guerra in Ucraina, ma con la guerra in Ucraina la questione si è acutizzata,
04:10l'Unione Europea si è indebolita economicamente, si è indebolita
04:15economicamente perché è diventata troppo dipendente dall'export, e ci arriverò
04:20dopo, e poi chiaramente la guerra in Ucraina è indebolita ancor di più
04:24economicamente l'Unione Europea perché è diventata maggiormente dipendente dal gas
04:28liquido americano, l'Europa che prima, soprattutto la Germania, terza
04:33economia a livello mondiale, prima economia chiaramente dell'Unione Europea
04:36acquistava quantità significativa appunto di gas russo attraverso i vari
04:41gasdotti, alcuni costruiti nell'epoca sovietica, poi gli altri appunto i nostri
04:451 e 2, che passano attraverso il Baltico e sono stati sabotati
04:49probabilmente dagli ucraini, comunque ad esempio il supporto ai servizi
04:52segreti occidentali, in particolare dalla CIA, come ha dichiarato, come ha svelato
04:56con un'inchiesta il premio Pulitzer per il giornalista americano
05:00Seymour Hersh. Ma veniamo ai gas, io vorrei darvi
05:03determinati dati e fornirvi degli spunti appunto di riflessione. Questi sono i
05:07primi paesi per export al mondo. Qual è il primo paese per export al
05:14mondo? Tutti appunto diremo che è la realtà, la
05:16Cina, che vediamo prodotti cinesi in tutto il mondo, la Cina è il primo paese
05:20per export, che esporta insomma per quantità di beni e servizi, che esporta
05:26in tutto il mondo ed è così. Il secondo paese per export sono gli
05:30Stati Uniti d'America. Il terzo paese per export al mondo è la
05:34Germania, il quarto. Questi sono dati relativi al 2023. Il quarto è l'Olanda,
05:39poi c'è il Giappone, l'Italia è il sesto paese per export al mondo e poi c'è la
05:46Francia e la Corea del Sud. Primo paese per export al mondo è la Cina, benissimo.
05:51La Cina sta rispondendo in maniera molto molto dura agli Stati Uniti d'America,
05:56ai Dazi, tant'è che Trump ha minacciato un'ulteriore, diciamo,
06:01ripercussione, un'ulteriore applicazione dei Dazi ulteriore appunto ai confronti
06:05della Cina. Per quale motivo però la Cina è in grado di rispondere in maniera più
06:13forte, più significativa, posto che io non penso che l'Europa debba rispondere con
06:17dei contro Dazi? Penso che questo sarebbe un errore. Vi dirò quella che è la mia
06:21idea, insomma, sto leggendo anche, sto studiando alcuni pareri determinati
06:25economisti, ma io sostengo queste testi da diverso tempo. La Cina, uno, perché
06:29senz'altro è una grande economia, comunque è una grande economia, insomma è una grande
06:33economia anche la Germania, che infatti anche la Germania vorrebbe rispondere in
06:36maniera più dura rispetto ad altri paesi europei, tra i quali l'Italia che si
06:40comporta chiaramente come un paese satellite, ancora di più legato agli
06:43Stati Uniti d'America come magari i paesi del Baltico, la Polonia, eccetera, perché
06:46l'Europa è incredibilmente divisa sotto tutti i punti di vista e questa divisione
06:50è riuscita anche ad ottenerla, sono riuscito ad ottenere gli stessi Stati
06:54Uniti d'America come obiettivo strategico, economico e strategico, appunto, che si
06:58sono prefissati alcuni anni fa. La Cina può rispondere in maniera più dura
07:04rispetto ad altri paesi perché, nonostante sia il principale paese del
07:08mondo per export, è un paese che comunque, soprattutto negli ultimi anni, ha curato la
07:13domanda interna, cioè il dato significativo che dobbiamo vedere,
07:17quello importante, è la percentuale, quanto, diciamo, influisce sul prodotto
07:23interno lordo, l'export. Questa è una percentuale importante per capire anche
07:28lo stato di salute di un paese, perché io non ritengo che i paesi che esportano più
07:33di tutti siano per forza quelli che hanno una percentuale rispetto al PIL di
07:38export superiore agli altri, siano quelli più in salute a livello economico. Io
07:41penso sempre che il paese più in salute a livello economico è il paese che vanta
07:45la domanda interna, dunque la possibilità da parte dei propri cittadini di
07:50ottenere beni e servizi è significativa. Quando un paese ha una domanda interna di
07:56prodotti e servizi importante è un paese in salute, dal mio punto di vista.
08:00Tanto è che spesso e volentieri i paesi, diciamo, del subglobale, deboli
08:05economicamente, sono anche i paesi esportatori, in più esportano merci non
08:08lavorate, spesso soltanto materie prime sulle quali non c'è un
08:13determinato guadagno, perché guadagno magari c'è soprattutto nella
08:16trasformazione industriale delle materie prime. Magari i paesi un tempo
08:19esportatori soltanto di petrolio, tra l'altro sta cambiando il mondo in maniera
08:23piuttosto veloce, che però non avevano un'industria capace di trasformare
08:26appunto il petrolio in prodotti petroliferi da vendere direttamente
08:33ai cittadini, per soddisfare la domanda interna. Spesso magari vendevano
08:36altrove petrolio e ricompravano benzina o diesel eccetera. Questo è stato un
08:41meccanismo che ha funzionato, un meccanismo colonialista che ha funzionato per decenni.
08:44Torniamo appunto a questi dati, perché mi sono scaricato da un sito che si chiama
08:49Global Economy, che poi la sua fonte... ho fatto un paio di verifiche, ho verificato
08:56i dati della Cina, degli Stati Uniti, della Germania, dell'Italia, che sono veritieri.
09:00Anche la fonte è la Banca Mondiale. Il sito si chiama Global Economy.
09:05Mi sono andato a scaricare i dati relativi appunto alla percentuale di
09:12prodotto interno lordo dei singoli paesi legati all'export, cioè quanto l'export
09:16influisce in termini di percentuale sul prodotto interno lordo. Partiamo dagli
09:19Stati dell'America che oggi fanno questo discorso, dobbiamo proteggere la
09:22nostra economia, ci pagano troppo poco le nostre merci rispetto a quanto noi
09:27paghiamo le merci degli altri, dunque applichiamo dei dazzi sulle merci
09:32straniere di vari paesi. Ovviamente dazzi diversi. Nell'Unione Europea sono stati
09:36applicati dazzi per il 20%, il 25% sull'automobile, anche perché
09:41l'Unione Europea, questi tra l'altro sono dazzi che fanno male, perché l'Unione
09:48Europea ha un surplus commerciale rispetto alle automobili, cioè importa un
09:53numero di automobili decisamente inferiore al numero di automobili che
09:57esporta. Dunque Trump, a torta ragione sui affari suoi, ha realizzato, ha iniziato
10:03questa guerra commerciale in un momento di grande debolezza in Unione Europea, come
10:06dicevo, legata anche a delle scelte folli, scriteriate, suicide rispetto alla guerra
10:11in Ucraina. 20% di dazzi appunto ai paesi che fanno parte dell'Unione Europea, i quali
10:16per me vanno in ordine sparso. La Meloni cercherà di ottenere dei
10:20risultati diversi, anche se Tagliani dice che dobbiamo essere tutti uniti, diciamo, a
10:27discutere con gli Stati Uniti d'America, come Unione Europea, però secondo me ci
10:31sono dei paesi che potranno, cercheranno di andare in ordine sparso. Staremo a
10:34vedere. E poi applicato a dazzi appunto più alti, il 34% alla Cina, ad altri
10:40paesi che sono vicini anche all'economia cinese, penso i dazzi al 46% al
10:44Vietnam, al 30% a Sudafrica, anche dei dazzi importanti ai paesi che fanno
10:48parte dei cosiddetti BRICS, anche se a tutti i paesi latinoamericani, Brasile
10:52incluso, per me è anche per curare una sorta di sfera di influenza, temendo
10:57magari la possibilità di crescita, la potenza politica di movimenti politici
11:01più di sinistra, che tra l'altro stanno governando diversi paesi, a cominciare
11:05dal Brasile. Comunque il Brasile, che fa parte dei BRICS, ma è chiaramente un paese
11:09latinoamericano, ha dazzi al 10% come gli altri paesi più o meno satelliti
11:13degli Stati Uniti d'America, nel Guatemala io ci ho vissuto due anni, è un paese assolutamente
11:16satellito, indipendente in tutto e per tutto, militarmente, ahimè anche
11:22culturalmente, economicamente e politicamente dagli Stati Uniti d'America,
11:26da quando venne realizzato dalla CIA il colpo di Stato, che ha buttato giù il
11:31Presidente Arbenz, democraticamente letto, il quale, pensate un po', ebbe il
11:36torto di distribuire una parte dei terreni che appartenevano agli United
11:40Freed Company, l'attuale Chiquita, ai contadini senza terra. Tra l'altro distribuì
11:44soltanto i terreni che l'United Freed Company, l'attuale Chiquita, non utilizzava, non
11:48coltivava. I miei cittadini si muovono dai fami, gli do questi terreni e per questo
11:53venne organizzato la nascita di un colpo di Stato, che lo buttò giù e da lì iniziò la
11:57guerra civile in Guatemala, che si è conclusa negli accordi di pace nel 1996, con una
12:01maggiore, tra l'altro, influenza politica e ricevuta economica degli Stati Uniti
12:05d'America. Dunque ci sono determinati paesi che sono satelliti degli Stati Uniti d'America,
12:08ai quali sono stati applicati i dazi al 10%, uguali a quelli che poi applicano questi
12:12paesi. Anche questi dazi vengono, in un certo senso, decisi dagli Stati Uniti d'America
12:17e comandano l'economia di questi paesi, compresi anche altri paesi che non sono proprio
12:23satelliti degli Stati Uniti d'America, come il Brasile, che è, tra l'altro, un paese
12:27importante per questa economia, delle economie più importanti del pianeta, se non sbaglio
12:32adesso in economia del pianeta non mi posso sbagliare, ai quali sono stati applicati i
12:36dazi al 10% per curarsi questa sfera, per tentare appunto di avvicinare determinati
12:41paesi o comunque non farli allontanare troppo, perché i dazi sono uno strumento non soltanto
12:46economico ma sono anche uno strumento politico. Ma torniamo appunto a questi dati, vi dicevo,
12:51gli Stati Uniti d'America sono il secondo paese per export al mondo, ma non sono il
12:55secondo paese che vanta, diciamo, per incidenza dell'export sul PIL. Dati 2023, l'export
13:02incide sul PIL statunitense per l'11%, l'11%. La Cina, che è il primo paese per export
13:10al mondo, ha un tasso appunto di incidenza dell'export sul prodotto interno lordo del
13:1819,74%, quindi quasi il doppio degli Stati Uniti d'America, ma meno del 20%, dunque
13:24l'export incide meno del 20% sul prodotto interno lordo della Cina, dunque sull'economia
13:31cinese, diciamo in questo modo. Andiamo ai principali paesi europei. Mi sono segnato
13:36paesi che fanno parte dell'Unione Europea, perché poi il Regno Unito ha applicato dazi
13:40con sbaglio del 10%, chiaramente, esatto, 10%, quindi parliamo dei paesi europei ai
13:46quali Trump ha applicato dazi al 20%. Partiamo dalla Spagna, primo tra l'altro esportatore,
13:53non primo produttore, ma il primo esportatore di vino al mondo, tant'è che, avete visto,
13:57stanno discutendo, mettiamo i dazi sul whisky, sul bourbon americano, sì o no, ci sono dei
14:03paesi che dicono di no, quindi ognuno, ogni paese europeo inizia a curarsi, comprendo
14:07anche il proportice, infatti Spagna, Italia e Francia sono contrari a questi dazi su determinate
14:14alcolici statunitensi, proprio perché temono ulteriori ripercussioni, soprattutto sul
14:18vino. L'Italia è il primo produttore al mondo di vino, ma se non sbaglio il terzo,
14:25il secondo per export, la Spagna è il terzo produttore di vino al mondo, primo per export
14:30e la Francia è il secondo paese al mondo sia per produzione di vino che per export
14:34di vino, dunque ogni paese va in ordine spazio, parliamo appunto dell'Unione Europea. Iniziamo
14:39dalla Spagna, l'incidenza dell'export sull'economia, sul prodotto interno lordo spagnolo è del
14:4438,06%, dati 2023, una percentuale significativa. La Francia 34,28%, l'Italia 30,73%, dunque
14:58un'incidenza significativa di più di quella cinese o di quella statunitense, è chiaro
15:03il meccanismo, il ragionamento. La Cina è il primo paese per export al mondo, ha prodotti
15:10in tutto il mondo, non soltanto negli Stati Uniti d'America, sta crescendo l'export cinese
15:14in Africa, negli altri paesi asiatici, del sud-est asiatico, la Cina è relativamente
15:22vicina, sono paesi molto amici, ci sono stati anche guerre tra di loro, comunque è un paese
15:28relativamente vicino al Giappone che è la quarta, se non sbaglio, economia a livello
15:32mondiale, subito dopo la Germania, insomma un paese che sta provando a reagire in maniera
15:38diversa rispetto all'Unione Europea, rispetto ai Dazi, comunque la Cina prova a utilizzare
15:44i Dazi, risponde in maniera dura e prova ad utilizzare i Dazi, anche come azione politica
15:50per aumentare il suo potere politico e geopolitico e anche economico in tutto il mondo, insomma
15:55un paese che sa esportare parecchio, non soltanto negli Stati Uniti d'America, vi dicevo che
16:00però nonostante sia il primo paese al mondo per export, l'export incide meno del 20%
16:07sul prodotto interno lordo cinese, cosa significa? Che la stragrande maggioranza, più dell'80%
16:13del prodotto interno lordo cinese è legato chiaramente ai consumi interni, ovviamente
16:18non soltanto perché i cinesi sono un miliardo e mezzo come gli indiani, quindi ovviamente
16:22tanti consumatori, ma proprio perché negli ultimi anni sono aumentati in maniera considerevole
16:27i consumi dei cinesi, il consumo interno e gli investimenti pubblici, altro dato significativo
16:33in Europa non si fanno gli investimenti pubblici che invece fanno i cinesi, che è una delle
16:37cose da fare, io sono dell'idea che sia un errore, ma per me non lo faranno, perché
16:44poi l'Europa è divisa eccetera, è un errore rispondere ai dazi di Tranto con altri dazi,
16:48bisognerebbe fare delle altre cose, ma c'è lì, vi dicevo la Francia 34,28%, la Germania,
16:55prima economia dell'Unione Europea, terza economia al mondo, l'export incide sul prodotto
17:00interno lordo della Germania è per il 43,40%, quindi quasi la metà dell'economia tedesca
17:07è legata all'export, tantissime automobili, anche se per colpa dell'aumento del costo
17:12di energia, della recessione legata all'aumento del costo di energia, legata a stavoltare
17:16la guerra ucraina, legata al sabotaggio dei gasdotti, quindi legato alla diminuzione appunto
17:22dell'acquisto di gas russo da parte della Germania, la Germania, vi dicevo entrati in
17:27recessione, e la Volkswagen, una macchina, una fabbrica fondata e creata durante il nazismo,
17:33Volkswagen, macchina del popolo, credo fosse il 37, è entrata in crisi, è iniziata a
17:38licenziare, a chiudere gli stabilimenti, non era mai successo dalla sua fondazione appunto
17:42durante gli anni del nazismo, e la Germania quindi è estremamente dipendente dall'export,
17:49anche se, considerando il fatto che il Pil della Germania credo sia quasi 5.000 miliardi
17:56di dollari, quindi più del doppio, se non sbaglio, del Pil dell'Italia, nonostante poi
18:02gli abitanti in Germania non siano il doppio, quindi va meglio l'economia, in Germania ci
18:06abitano circa 80 milioni di cittadini, in Italia circa 60 milioni, ma il prodotto interno
18:13lordo della Germania è proprio circa il doppio, forse anche qualcosa più del doppio rispetto
18:16al prodotto interno lordo dell'Italia. La Germania che cosa ha fatto? In questi anni
18:20non ha lavorato eccessivamente sulla riduzione dei salari per essere competitiva, cioè
18:25ha lavorato chiaramente magari sulla efficienza della produzione industriale per rendere competitive
18:33le proprie emergenze e venderle all'estero, e legata alla competitività della produzione
18:38industriale è chiaramente il costo d'energia e per la Germania è stato basso anche in
18:42virtù dell'acquisto di quantità enormi di gas russo, di ottima qualità e a buon mercato
18:47grazie ai gasdotti e agli accordi che ha fatto la Merkel con Putin, dunque tutto questo
18:51ha consentito da un lato chiaramente di aumentare l'export in maniera significativa e da un
18:56altro lato anche di aumentare la domanda interna, cioè di crescere in generale dal punto di
19:00vista economico, anche quando c'era la guerra in Ucraina la Germania ha avuto dei contraccolpi
19:05serissimi e diversi mesi di avuti in recessione. L'Italia no, non ha fatto questo e l'ha detto
19:10Draghi, parlava in generale di tutti i paesi europei però ha parlato in audizione in Parlamento
19:18recentemente, presentando il suo piano sulla competitività industriale che è stato incaricato
19:25di redigere appunto dalla stessa Ursula von der Leyen, ha detto una serie di cose che
19:30vi voglio segnare sempre per completare il ragionamento. Questo è il pensiero di Draghi
19:33che è il pensiero mio da tanti tanti anni, però questo lo dice oggi Draghi. Mi sono
19:38segnato alcune frasi. Con lo stallo degli investimenti, quindi con pochi investimenti
19:43e la contrazione della politica fiscale, l'austerity, voluta anche da lui, la domanda interna in
19:49termini di percentuale del PIB nell'area dell'euro è scesa al livello più basso della fascia
19:54dell'economia avanzata. Se prendiamo i principali paesi di economia avanzata, le economie più
20:01forti del pianeta, l'area euro in virtù dello stallo degli investimenti, quindi scarsi investimenti
20:07pubblici soprattutto, per la contrazione della politica fiscale, cioè le regolette, il patto
20:14di stabilità e crescita, le regolette europee, il patto di stabilità e crescita che il governo
20:18dei sedicenti sovranisti dell'Alto Melonia ha rivotato, una versione addirittura peggiorativa,
20:22l'austerity, voluta soprattutto dalle germani in questi anni, ha, diciamo, contratto ridotto
20:30la domanda interna e questo è stato un grosso grosso problema, perché la domanda interna
20:33in termini di percentuale del PIB nell'area dell'euro è scesa a livello più basso della
20:37fascia dell'economia avanzata e questo l'ha dichiarato nel gennaio scorso a Parigi Draghi,
20:43ma poi ha ribadito gli stessi concetti alcuni giorni fa intervenendo, avete visto, i siti
20:48hanno pubblicato quel pezzettino per rendere le immagini di Draghi ancora di più autorevole,
20:54uno che ha sbagliato mille previsioni, le scemezze ha detto sulla guerra in Ucraina,
20:58gli errori colossali che ha compiuto da governatore della Banca d'Italia, da direttore generale
21:02del Tesoro, uno degli artefici della privatizzazione dell'industria italiana, dello smantellamento
21:08dell'industria pubblica italiana, per utilizzare un'espressione utilizzò Cossiga, Presidente
21:13Emerito, cioè più, della Repubblica, fece un intervento in diretta che gli si è adagiorato,
21:19andate a riprendere, sentite come Cossiga descrisse Mario Draghi, che fu direttore generale
21:25del Tesoro all'epoca della crociera a Britannia, poi governatore della Banca d'Italia, nel
21:31frattempo aveva preso degli incarichi ben pagati in Goldman Sachs e poi è diventato
21:36anche Presidente della BCE. Per me è un uomo sopravvalutato dal punto di vista politico,
21:41però chiaramente la stampa, il sistema mediatico vuole far apparire il migliore di quello che
21:47è, quindi vi dicevo è stato trasmesso solo quel pezzettino di Draghi che dice se è tardi,
21:52se dovete andare andiamoci, come dire io voglio lavorare fino in fondo i parlamentari, lunginamente
21:57difendere i parlamentari, però farli apparire come dei fancazzisti e basta, ce ne sono per
22:02carità però. Quel pezzo è stato preso, meno degli altri, perché lui ha anche portato
22:08avanti, ha detto determinate cose, in alcuni passaggi appunto ha sostanzialmente smontato
22:12la politica economica dell'Unione Europea, una politica della quale lui stesso è stato
22:16artificio per anni. Con queste frasi le politiche europee, sempre Draghi, hanno tollerato una
22:21bassa crescita dei salari come strumento per aumentare la competitività esterna, aggravando
22:25il debole ciclo reddito-consumo, traduzione, hanno tenuto bassi i salari, più alcuni
22:31paesi, l'Italia in primis rispetto ad altre, la Germania e l'Eno, per rendere le merci
22:35competitive, la vendita delle merci competitiva all'estero, quindi riducendo il costo finale
22:41delle merci da esportare appunto intervenendo sui salari, tenendoli bassi, ma questo ha
22:47aggravato il debole ciclo reddito-consumo, quindi l'impossibilità da parte dei cittadini
22:54di fare aumentare la domanda interna, i cittadini non avevano denari da spendere in virtù dei
23:02bassi salari e l'Italia è uno dei principali paesi di economia di mercato, la principale
23:08economia del mondo, è il paese che vanta in me il primato della perdita di potere di
23:13acquisto più grande di tutti i paesi avanzati da punto di vista industriale, insomma i salari
23:19italiani rispetto a 20-30 anni fa sono come potere di acquisto addirittura peggiori rispetto
23:24a 20-30 anni fa. Altre cose che mi sono segnate appunto in questi discorsi di Draghi, la costellazione
23:30economica dell'Unione Europea è una costellazione basata sullo sfruttamento della domanda estera
23:34e l'esportazione capitale con bassi livelli salariali, sono tutte frasi di Draghi e ancora
23:38i dati annunciati, questo era dichiarato appunto in audizione in Parlamento da Trump e poi
23:42sono stati applicati da Trump, avranno un forte impatto sulle imprese italiane e europee
23:47e dei costi dell'energia che mettono a rischio la sopravvivenza di alcuni settori tradizionali
23:50dell'economia, dunque ha sollevato il tema del costo dell'energia, altissimo tema importante,
23:57lui è uno degli artefici al momento del costo dell'energia perché ha avallato la strategia
24:00della Casa Bianca, tutta fatta a vantaggio delle multinazionali energetiche statunitensi
24:06che estraggono gas liquido, gas naturale liquido e hanno sostituito gran parte del gas russo,
24:12non solo il gas naturale liquido ma anche il gas naturale liquido liquefatto negli
24:17Stati Uniti d'America, insomma Draghi ha avallato questa forte strategia e oggi dice
24:20che è un problema il costo dell'energia in Europa perché il costo dell'energia è legato
24:27anche al costo dei prodotti industriali, delle merci prodotte, sul costo delle merci incidono
24:34vari fattori, il costo del lavoro, anche la capacità di produrre, gli investimenti
24:43in innovazione, la capacità appunto da parte delle industrie di essere competitive proprio
24:48nella produzione, ma ovviamente anche il tema del costo dell'energia, ovviamente tutto questo
24:54inflicita poi sul prezzo finale, questo al di lato dei dazi, delle merci, il prezzo finale
25:00chiaramente è collegato al tema appunto dell'export e ancora Draghi. Siamo sicuri che vogliamo
25:04mantenere questo surplus, cioè esportare di più rispetto non soltanto a quello che importiamo,
25:11cioè puntare maggiormente sull'export rispetto alla domanda interna, questo ha domandato
25:18Draghi giorni fa, siamo sicuri che vogliamo mantenere questo surplus, non sarebbe meglio
25:21stimolare la domanda interna e spendere per innovazione per esempio il clima, cioè non
25:26sarebbe meglio tentare di mettere a disposizione dei vari stati, magari con delle politiche
25:32anche comuni europee, dei denari per fare investimenti sull'innovazione, per riuscire
25:37a produrre meglio, produrre in maniera più sana, investimenti anche legati al clima,
25:43non sarebbe meglio fare questo piuttosto che intervenire come è stato fatto e ci ha messo
25:47in queste condizioni sull'abbassamento dei salari, tenere i salari bassi per essere più
25:51competitivi rispetto all'export, si domanda Draghi? Sì, assolutamente sì, e arrivo a
25:57quello che secondo me andrebbe fatto, ma prima vi do gli ultimi dati. Questi sono i principali
26:04paesi produttori al mondo, non i paesi che hanno più riserve petrolifere, ma i paesi
26:10che estraggono più petrolio, il primo sono gli Stati Uniti d'America, poi l'Arabia Sudita,
26:15poi c'è la Russia, poi c'è il Canada, poi c'è la Cina, poi c'è l'Iraq, gli Emirati
26:19del Brasile, l'Iran e Kuwait, quindi gli Stati Uniti estraggono più petrolio al mondo,
26:24ma non sono il primo paese per riserve petrolifere a livello mondiale, perché è il primo paese
26:28per riserve petrolifere, cioè quello è il paese che ha più petrolio, non lo estrae
26:31ancora per tante questioni, magari non ha la capacità di estrazione adeguata, come
26:36altri paesi ovviamente con gli Stati Uniti d'America, ma magari non ha una richiesta
26:39di petrolio perché è sotto sanzione, infatti è il primo paese al mondo per riserve petrolifere
26:43per Venezuela, il secondo è l'Arabia Sudita, che è anche il secondo paese per produzione
26:51petrolifera, poi c'è l'Iran, che non compare neanche tra i primi dieci paesi per produzione
26:56petrolifera, nonostante sia il terzo paese al mondo per riserve petrolifere, perché
27:00è sotto embargo, sanzioni, eccetera, e hanno tutti paura di andare dall'Iran a comprare
27:04petrolio, altrimenti gli Stati Uniti d'America si vendicano, poi c'è il Canada, l'Iraq,
27:08eccetera, gli Stati Uniti d'America sono soltanto il decimo paese per riserve petrolifere,
27:14però sono il primo paese produttore di petrolio, gran parte del petrolio che viene trasformato
27:18in prodotti petroliferi, in benzina, eccetera, comunque va nel mercato americano, gli americani
27:22sono più di 300 milioni, sono grandi consumatori, hanno tutti mega automobili, quindi consumano
27:27una grande quantità di benzina e diesel, eccetera, ma esportano anche la quantità
27:34di petrolio, e chiaramente riescono ad esportare del petrolio in virtù del fatto che determinati
27:39paesi che sono tra i principali paesi al mondo per riserve petrolifere non riescono perché
27:43sono sotto sanzioni, perché nessuno gli dice io ti compro il petrolio, perché tanti paesi
27:47hanno appunto paura delle rappresaglie economiche da parte degli Stati Uniti d'America sul Venezuela
27:52o l'Iran, ripeto il Venezuela è la prima riserva al mondo petrolifera, l'Iran il terzo
27:58paese al mondo per riserve petrolifere. Andiamo alle riserve di gas, il primo paese al mondo
28:02per riserve di gas è la Russia, quindi altro paese che fa parte del cosiddetto asse del
28:07male. Lasciate che ora Trump ci sta provando a trattare, vedremo che cosa, perché tante
28:11cose non sappiamo come andrà a finire, gli interessa un'interrelare eccetera, gli interessa
28:16magari colpire ancor di più l'Unione Europea, gli interessa, secondo me questa è la ragione
28:20Trump io l'ho sempre detto, tentare di allontanare la Russia dalla sfera di influenza cinese
28:27perché potrebbe rappresentare un problema, perché la Cina è un paese importantissimo
28:32da un punto di vista economico e si sta prendendo il medio appunto dalla Russia, poi qualcuno
28:36descrive la Russia come un paese del tutto succube della Cina, secondo me non è così,
28:42comunque tornando ai paesi di gas al mondo, il primo è la Russia, il secondo è l'Iran,
28:47quindi l'Iran è il terzo paese per riserve petrolifera a livello mondiale, il secondo
28:50al mondo per riserve di gas, poi c'è il Qatar e poi ci sono gli Stati Uniti d'America,
28:55se invece andiamo ai paesi che producono una quantità maggiore di gas al mondo, il
29:02primo sono sempre gli Stati Uniti d'America, poi c'è la Russia, poi c'è l'Iran, poi
29:05c'è la Cina, l'Iran vende anche gas, lo utilizza chiaramente, utilizzano tantissimo
29:12gas, chi è andato in Iran sa, andate ad un esempio, tutte le panetterie iraniane hanno
29:19praticamente i forni a gas che funzionano H24, perché gli costa così poco che consumano
29:25tanto gas, comunque gli Stati Uniti d'America sono il primo paese al mondo per produzione
29:31di gas, ma non sono il primo paese al mondo per riserve di gas, perché vi ho dato questi
29:36dati? Perché secondo me quello che dovrebbe fare l'Unione Europea, al posto qua di discutere,
29:41Dazio più contro Dazio qua, saranno sicuramente divisi, ma tanto questo non avverrà, perché
29:46soprattutto oggi l'Unione Europea è succupe dei cosiddetti neocon, questa corrente politica
29:52pericolosissima che ha infestato gran parte del partito democratico statunitense, per
29:57intenderci Hillary Clinton è una neocon, e anche Joe Biden, e una parte anche considerevole
30:02del partito repubblicano, insomma è una corrente che ha le sue ramificazioni nei due principali
30:09partiti statunitensi, comunque l'Unione Europea che si è suicidata in Ucraina e continua
30:13a suicidarsi, basti pensare appunto al piano folle di riarmo, quindi spendere miliardi
30:17e miliardi e miliardi e miliardi dei nostri soldi, da cui i prossimi anni in armi, dovrebbe
30:22fare queste robe qui, dovrebbe lavorare per rafforzare la domanda interna e quindi ridurre
30:28l'incidenza dell'export sul PIB dei vari paesi europei, a cominciare dal motore economico
30:33appunto europeo che è la Germania, che è uno dei paesi che vanta l'incidenza maggiore
30:37dell'export sul prodotto interno lordo a livello mondiale, ripeto non è il primo paese per
30:42export a livello mondiale perché è la Cina, ma è dei primi paesi per export a livello
30:48mondiale, dei primi sei paesi per export a livello mondiale, sono Cina, Stati Uniti,
31:03Germania, Olanda, Giappone, Italia, il settimo è la Francia, il paese che vanta un'incidenza
31:08maggiore dell'export sul PIB è sicuramente la Germania, dunque questo dovrebbe fare un'europea,
31:13dovrebbe lavorare per rilanciare la domanda interna perché è un problema enorme l'incidenza
31:20eccessiva dell'export sul prodotto interno lordo, dovrebbe lanciare un piano di investimenti
31:27pubblici, infrastrutture serie da fare senza precedenti, così per rilanciare la domanda
31:33interna anche grazie alla creazione di posti di lavoro e magari anche alla ricerca di investimenti
31:40esterni, cioè attirare investitori nell'investimento legato a infrastrutture, dovrebbe poi avere
31:49il coraggio di sfidare i diktat della Casa Bianca, che ci sono da molti anni, non soltanto
31:56da quando chiaramente c'è trampa al potere, e tornare a comprare petrole e gas anche in
32:01altri paesi che fanno parte del cosiddetto asse del mare, cioè petrole e gas russo,
32:07tornare a risostituire il gas naturale che ho fatto a Statunitense con il gas russo perché
32:13ci costa di meno, perché inquina di meno perché arriva tramite gasdotti, che si possono
32:18sistemare e riparare sicuramente i gasdotti nel Baltico, sabotati appunto dai servizi
32:22segreti occidentali, per dividere l'economia europea, soprattutto l'energia, l'economia
32:30europea legata all'energia dalla federazione russa, che è il primo paese al mondo per
32:34riserve di gas e il terzo e l'ottavo per riserve petrolifere, quindi pensate quanto
32:46petrolio e gas appunto alla federazione russa, tornare a comprare, come avveniva un tempo,
32:53petrolio e gas dall'Iran, tornare a farlo, tornare a commercializzare, comprare anche
33:00con l'Iran, paese insedito nell'asse del mare, ricordo a tutti quanti una delle poche
33:05cose che fece decente Obama, che non l'ho mai stimato, fu appunto intervenire sulle
33:12relazioni con l'Iran e approvare quel trattato sulla proliferazione nucleare, sul nucleare
33:19iraniano in cambio dell'alleggerimento della sanzione. Le sanzioni sono state imposte
33:23dai principali paesi occidentali, Stati Uniti in primi, sa l'Iran con la rivoluzione
33:28uominista, quando uomini e gli studenti cacciarono lo Shah di Persia e trasformarono la Persia
33:36appunto nella cosiddetta Repubblica Islamica dell'Iran, perché tra le altre cose nazionalizzarono
33:42anche l'industria petrolifera, che è un problema grande per le grandi multinazionali
33:46occidentali energetiche. Ricorderete che il colpo di Stato organizzato nel 1953 a danno
33:52di un Presidente democraticamente eletto in Iran, che si chiamava Mossadegh, venne fatto
33:56proprio perché Mossadegh, che non era un agliatola, era un laico, osò nazionalizzare
34:01l'industria petrolifera iraniana, all'epoca dettava di esserci una compagnia britannica
34:05che si chiamava Anglo-Persian Oil Company, attuale British Petroleum, c'era, pensate
34:12sul Golfo Persico, in una città che si chiama Abadan, che si trova attaccata alla città
34:17di Khorramshahr, che è la Stalingrado iraniana, cioè dove è combattuta la battaglia forse
34:23più importante durante la guerra, Iran-Iraq, all'epoca l'Occidente sosteneva Saddam Hussein,
34:28tutti quanti i paesi occidentali, pensate anche l'Unione Sovietica, anche l'anti-iraniana,
34:32perché l'Iran sosteneva militarmente Mujaheddin, che combatteva gli sovietici in Afghanistan,
34:35sosteneva Saddam Hussein, e a Khorramshahr si è combattuta una battaglia terrificante,
34:40l'hanno definita la Stalingrado di Persia. Di fianco a Khorramshahr c'era, cioè tuttora,
34:45all'epoca la più grande raffineria a livello mondiale, raffinava il petrolio iraniano e
34:50lo trasformava in prodotti petroliferi, la raffineria di Abadan, e Mossadegh osò anche
34:56nazionalizzare l'industria, appunto la raffineria di Abadan, che apparteneva all'Anglo-Persian Oil
35:00Company, e per questo CIA, i servizi egreti britannici, organizzarono appunto un colpo
35:06di Stato, e si concluse con la cacciata di questo Presidente democraticamente eletto.
35:10Quindi vengono da lì le sanzioni, non sono legate, le sanzioni erano alla nazionalizzazione
35:14del petrolio. Vi dicevo Obama le ha alleggerite in cambio di un trattato sul nucleare, eccetera,
35:20e chi è uscito in maniera unilaterale dal trattato sul nucleare è stato Trump, il quale
35:25a sua volta poi, alcuni anni dopo, è uscito nel 2017, obbligando di fatto tutti i paesi
35:30europei ad uscire, cioè tutte queste pecore dei paesi europei, di schiavi, di succubi
35:34degli Stati Uniti d'America. Renzi nel 2016, forse era 2015, da Presidente del Consiglio
35:40dei Ministri, andò in Iran, c'è un Presidente romaneo, anche uno più moderato rispetto
35:45ad altri, credo che incontrò anche la ghiatolla Ali Khamenei, e si portò in aereo tantissimi
35:53pezzi grossi dell'industria italiana, insomma dell'industria pubblica italiana, insomma
35:56per fare affari, perché Obama aveva appunto sottoscritto degli accordi, aveva alleggerito
36:00le sanzioni, quindi andiamo a fare affari su affari, e credo che all'epoca l'Italia
36:04fosse il primo partner commerciale europeo dell'Iran, che è un paese, non è una grandissima
36:10economia per carità, però è un paese importante perché è il secondo paese al mondo per riserve
36:14petrolifere, e di gas è il terzo al mondo per riserve petrolifere, quindi è un paese
36:20interessante da questo punto di vista, molto legato storicamente all'Europa, la Persia
36:27era molto legata alla stessa Italia quando c'era lo Shah, non ho mai stimato lo Shah,
36:31andatevi a studiare anche la storia della polizia segreta dello Shah e quello che hanno
36:34fatto a danno della popolazione civile durante l'epoca dello Shah di Persia, l'ultimo Shah
36:39di Persia eccetera. Vincenzo Lorenzi si è portato tutti questi industriali pubblici
36:43insomma per tentare di fare affari, poi Trump nel 2017 è uscito unilateralmente dall'accordo
36:50sul nucleare, rindicorendo le sanzioni all'Iran e costringendo tutti i paesi europei ad andarli
36:56dietro, e poi nel 2020 ha dato anche l'ordine di assassinare il leader, il numero uno, il
37:02generale Qassem Soleimani, una vera e propria dichiarazione di guerra con cui l'Iran non
37:06ha risposto perché l'Iran non vuole la guerra, assassinato a Bagdad su ordine di Trump, leader
37:13delle forze al-Quds, delle forze speciali dei Pasdaran, dei guardiani della rivoluzione,
37:16il corpo militare più importante della Persia, assassinato a Bagdad da un drone americano
37:24che gli ha distrutto l'auto, uccidendolo, fatto a pezzi Soleimani, tra l'altro rindicorendo
37:31ancora di più un sentimento popolare intorno alla stessa Repubblica Islamica perché Soleimani
37:37non era apprezzato soltanto dai sostenitori della Repubblica Islamica, un uomo che era
37:40riuscito sul campo anche a sconfiggere lo Stato Islamico, se non ci fossero stati i
37:44Pasdaran non avrebbero sconfitto lo Stato Islamico e da lì poi è iniziato. Questi
37:50sono tutti teori che dal mio punto di vista ha fatto a Israele Trump, appunto come quelli
37:54che sta facendo in queste ore, proprio perché l'Iran è il paese più anti-israeliano che
37:58c'è al mondo e è quello che ha sostenuto maggiormente la lotta di liberazione appunto
38:03del popolo palestinese, sta subendo un genocidio. Per me questo dovrebbe fare l'Unione Europea,
38:07quindi tornare appunto a acquistare petrolio e gas da questi paesi che sono finiti soprattutto
38:12per interesse nord-americano nell'asse del mare, mi riferisco alla Russia, gasdotti,
38:17sabotati eccetera, ma quello che invece leggiamo dalle chiesine politiche europee sono escalescione
38:21e addirittura maggiori provocazioni, la Russia rappresenta un nemico esistenziale, rappresenta
38:26un'opportunità per difendersi dalla guerra commerciale di Trump la Russia, quale nemico
38:31esistenziale? Vabbè, sapete come la penso Dani, filo putiniano, e comprare gas e petrolio
38:38dalla Russia, comprare gas e petrolio dall'Iran, comprare petrolio dal Venezuela, altro paese
38:43prima riserva petrolifero mondiale, ma che non vede, ma che fa parte dell'asse del mare,
38:47perché? Perché il Venezuela è un paese che non garantisce i diritti umani, è vero,
38:52senza altro non è un esempio di grande democrazia, facciamo affari con Israele, ma vi rendete
38:58conto dell'ipocrisia? Si fa affari con il peggior stato terrorista degli ultimi decenni
39:02e non possiamo andare a comprare petrolio dal Venezuela perché si arrabbino gli americani,
39:06insomma i diritti umani non c'entrano nulla, questa è la realtà. Dal mio punto di vista
39:10l'Unione Europea dovrebbe fare questo e concludo che già sono andato lungo, tornare, ampliare i
39:15propri mercati, quindi costruire nuove relazioni commerciali senza paura di andare a comprare e
39:22poi vendere, comprare petrolio, comprare gas, per ridurre chiaramente il costo di produzione
39:29industriale all'interno dell'Unione Europea, per però lavorare sull'aumento salariale,
39:35dunque per alzare i salari e rilanciare la domanda interna, perché questo è il problema
39:39principale dell'Unione Europea, dare questo tipo di messaggio a Trump, noi non ti veniamo più dietro
39:45a te Trump o Casa Bianca perché prima Biden faceva la stessa identica cosa, ma siamo autonomi
39:50nelle nostre decisioni politiche, geopolitiche, energetiche, strategiche, compagnia cantante e fare
39:56appunto lavorare soprattutto sul rafforzamento della domanda interna per ridurre l'incidenza
40:01dell'export sul PIL dei principali paesi europei. Questo è quello che per me l'Europa dovrebbe fare
40:06e questo è quello che l'Europa non farà. Grazie a tutti e condividete. Il 16 aprile sarò a Firenze
40:13al Teatro Puccini con il mio monologo scomodo di verità della guerra nucleare e del massacro di
40:17Gaza e vi aspetto e grazie a tutti.

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