https://www.pupia.tv - Cagliari - VINITALY. NASCE "BIONDA SARDA", PRIMA BIRRA 100% DA FILIERA ISOLANA
Cagliari, 7 apr. - Dai campi al bicchiere. Nasce ufficialmente oggi "Bionda sarda", la prima birra artigianale realizzata con materie prime totalmente isolane- come è sardo il cuore produttivo- sintesi perfetta tra agricoltura, qualità e identità territoriale. Risultato di un progetto frutto della collaborazione tra Coldiretti Sardegna, Consorzio Birra Italiana, produttori cerealicoli e birrifici artigianali sardi, "Bionda sarda" è stata presentata al Vinitaly nello spazio di "Casa Coldiretti", alla presenza del presidente nazionale dell'associazione, Ettore Prandini, del segretario generale, Vincenzo Gesmundo, del direttore Coldiretti Sardegna Luca Saba, del presidente e direttore del Consorzio Birra Italiana- Teo Musso e Carlo Schizzerotto- e del presidente della commissione Agricoltura alla Camera, Mirco Carloni. Un ruolo centrale nel progetto è stato rivestito dai cerealicoltori isolani, che hanno dato vita ai quasi 100 ettari di orzo distico da cui sono nati 400 quintali di malto destinati alla produzione artigianale delle prime 600.000 bottiglie, fornito sementi uniformi e assistenza agronomica continua. In questo modo hanno garantito un ciclo produttivo controllato e di qualità, per cui l'orzo raccolto viene trasformato in malto pronto all'uso- interamente destinato ai birrifici locali- riducendo i costi di trasporto e valorizzando la materia prima locale. A certificare la qualità del prodotto, su ciascuna bottiglia c'è un qr code che permette di vedere dove sono stati coltivati e trasformati i prodotti agricoli utilizzati. "Stiamo costruendo una birra che racconta la Sardegna in ogni sorso- spiega Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna- garantendo reddito ai produttori e legami forti tra agricoltura e trasformazione. La Sardegna ha tutto: biodiversità, passione, agricoltura di qualità e puó essere un modello per le altre regioni italiane". Con questa operazione "stiamo costruendo un'economia circolare, sostenibile e sarda al 100%- ricorda Cualbu- una risposta concreta ai produttori e un messaggio chiaro ai consumatori. Oggi si sa cosa si beve e si sceglie con consapevolezza". La Sardegna oggi è tra le regioni più dinamiche nel settore birrario, ricorda l'associazione, con la produzione nel 2022 di circa 4 milioni di litri di birra e 60 realtà attive. "Siamo riusciti a realizzare un piccolo sogno- rimarca Saba- vedere dei campi di orzo distico coltivati che si trasformano, alla fine, in birra. È un progetto che abbiamo avviato oltre un anno fa, nato dal desiderio di tornare a vedere migliaia di ettari coltivati a orzo distico, una produzione solida e tutta sarda". L'augurio, chiude, "è che il futuro ci riservi nuove opportunità, con la possibilità di stringere accordi con altre aziende e di coinvolgere sempre più cerealicoltori e birrifici". (07.04.25)
#pupia
Cagliari, 7 apr. - Dai campi al bicchiere. Nasce ufficialmente oggi "Bionda sarda", la prima birra artigianale realizzata con materie prime totalmente isolane- come è sardo il cuore produttivo- sintesi perfetta tra agricoltura, qualità e identità territoriale. Risultato di un progetto frutto della collaborazione tra Coldiretti Sardegna, Consorzio Birra Italiana, produttori cerealicoli e birrifici artigianali sardi, "Bionda sarda" è stata presentata al Vinitaly nello spazio di "Casa Coldiretti", alla presenza del presidente nazionale dell'associazione, Ettore Prandini, del segretario generale, Vincenzo Gesmundo, del direttore Coldiretti Sardegna Luca Saba, del presidente e direttore del Consorzio Birra Italiana- Teo Musso e Carlo Schizzerotto- e del presidente della commissione Agricoltura alla Camera, Mirco Carloni. Un ruolo centrale nel progetto è stato rivestito dai cerealicoltori isolani, che hanno dato vita ai quasi 100 ettari di orzo distico da cui sono nati 400 quintali di malto destinati alla produzione artigianale delle prime 600.000 bottiglie, fornito sementi uniformi e assistenza agronomica continua. In questo modo hanno garantito un ciclo produttivo controllato e di qualità, per cui l'orzo raccolto viene trasformato in malto pronto all'uso- interamente destinato ai birrifici locali- riducendo i costi di trasporto e valorizzando la materia prima locale. A certificare la qualità del prodotto, su ciascuna bottiglia c'è un qr code che permette di vedere dove sono stati coltivati e trasformati i prodotti agricoli utilizzati. "Stiamo costruendo una birra che racconta la Sardegna in ogni sorso- spiega Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna- garantendo reddito ai produttori e legami forti tra agricoltura e trasformazione. La Sardegna ha tutto: biodiversità, passione, agricoltura di qualità e puó essere un modello per le altre regioni italiane". Con questa operazione "stiamo costruendo un'economia circolare, sostenibile e sarda al 100%- ricorda Cualbu- una risposta concreta ai produttori e un messaggio chiaro ai consumatori. Oggi si sa cosa si beve e si sceglie con consapevolezza". La Sardegna oggi è tra le regioni più dinamiche nel settore birrario, ricorda l'associazione, con la produzione nel 2022 di circa 4 milioni di litri di birra e 60 realtà attive. "Siamo riusciti a realizzare un piccolo sogno- rimarca Saba- vedere dei campi di orzo distico coltivati che si trasformano, alla fine, in birra. È un progetto che abbiamo avviato oltre un anno fa, nato dal desiderio di tornare a vedere migliaia di ettari coltivati a orzo distico, una produzione solida e tutta sarda". L'augurio, chiude, "è che il futuro ci riservi nuove opportunità, con la possibilità di stringere accordi con altre aziende e di coinvolgere sempre più cerealicoltori e birrifici". (07.04.25)
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NovitàTrascrizione
00:00Insieme ai birrifici artigianali, insieme ai cereali colitori, insieme a Coldiretti, insieme al Consorzio Italiano Birra
00:07siamo riusciti a realizzare un piccolo sogno
00:11che è quello di poter vedere dei campi di odrodistico coltivati che sono diventati alla fine birra.
00:19Era un progetto che abbiamo messo in campo oltre un anno fa
00:26ed era un progetto destinato al sogno di poter rivedere coltivati d'orzo, d'odrodistico
00:33migliaia di ettari di produzioni di orzo saldo.
00:40Speriamo che in futuro ci possa riservare anche una possibilità di costruire nuovi accordi
00:48con altre aziende e di poter convincere altri cereali coltori e altri birrifici
00:54a poter credere in questo progetto che è tutto saldo.