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https://www.pupia.tv - I militari del Comando Provinciale di Crotone e del Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia, nell’ambito di specifico servizio, svolto in forma congiunta, a contrasto degli eco-reati, hanno individuato e sottoposto a sequestro un’area di oltre 18.000 mq adibita a discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, sita a sud del centro abitato di Crotone nella località San Giorgio.

In particolare, i Finanzieri del Gruppo e della Sezione Operativa Navale di Crotone, individuato il terreno privato e verificata, attraverso la riservatezza garantita dall’impiego di un drone, l’attualità dell’utilizzo dell’area da parte di ignoti, procedevano ad immediate verifiche attraverso le banche dati un uso al Corpo, accertando l’assenza sull’area individuata di autorizzazioni ad esercitare attività di gestione e/o trattamento di rifiuti.

L’attività ispettiva avviata sul luogo consentiva di rilevare la presenza di numerosi pannelli di amianto abbandonati lungo tutta l’area, alcuni dei quali addirittura frantumati e completamente avvolti dalla fitta vegetazione sviluppatasi nel corso del tempo.

Seguendo le tracce degli sversamenti, le fiamme gialle giungevano ad una seconda area, ove era presente un casolare in evidente stato di degrado, anch’esso utilizzato quale luogo di stoccaggio e abbandono di rifiuti. Proprio all’interno dello stesso, le operazioni di perquisizione permettevano di rilevare come diverse “onduline” di amianto fossero state utilizzate, molto probabilmente da un soggetto senza fissa dimora, sfruttando la loro capacità isolante per creare un giaciglio di fortuna.

La presenza di tutti questi materiali, conferiti illegalmente, costituisce fattispecie penalmente rilevante ai sensi del Testo Unico in materia di tutela ambientale (art. 256 del D. Lgs. n. 152/2006).

Per quanti motivi, si è proceduto ad interessare la Procura della Repubblica di Crotone che ha disposto il sequestro della discarica abusiva, del casolare abbandonato e dei cumuli di rifiuti speciali pericolosi individuati.

È in corso l’analisi del materiale sequestrato da parte di personale dell’ARPACAL di Cosenza, specializzato nell’analisi e trattamento dell’amianto, al fine di determinare il livello di danno ambientale.

Come è noto, infatti, in passato i pannelli di amianto hanno rappresentato un punto di riferimento, specie nel comparto edile, per la loro capacità termoisolante e fonoassorbente, ma a partire dal 1992 l’uso di detto materiale è stato messo al bando per i dannosi effetti provocati.

Continua l’attività dei finanzieri di Crotone nel più ampio quadro delle priorità indicate dalla Procura della Repubblica di Crotone, tra le quali, si inserisce la tutela del territorio ed il contrasto di ogni attività illegale a danno dell’ambiente e della salute della collettività (07.04.25)

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