• l’altro ieri
Trascrizione
00:00Penso, ad esempio, che quello che serve adesso a questa nazione, tra le altre cose, sia una
00:05serietà nella gestione dei conti pubblici, perché noi usciamo dalla stagione del covid
00:10che ha portato un aumento della spesa, del debito pubblico e perché, come ricordava
00:15correttamente Carlo Calenda, abbiamo ereditato misure scellerate che hanno devastato i conti
00:21pubblici. Non tornerò sul superbonus che ha bruciato, come veniva ricordato, centinaia
00:28di miliardi di euro per ristrutturare meno del 4% del patrimonio immobiliare italiano,
00:33prevalentemente seconde e terze case. Il più grande e stupido schema fiscale mai inventato
00:40al mondo è stato definito da persone molto più autorevoli di me.
00:46Ma penso anche al reddito di cittadinanza, che era uno strumento di sostegno al reddito
00:52che faceva l'errore di non differenziare chi era nella condizione di lavorare da chi
00:57non era nella condizione di lavorare. È una distinzione che noi abbiamo introdotto
01:02appena siamo arrivati al Governo, abolendo il reddito di cittadinanza e prevedendo una
01:07misura di sostegno alle famiglie con minori, over 60, soggetti con disabilità o programmi
01:13di cura e un'altra misura distinta invece destinata agli occupabili. Il risultato è
01:21che oggi, grazie a questa scelta, chi non è in grado di lavorare percepisce un sostegno
01:28maggiore di quello che percepiva con il reddito di cittadinanza e, per chi non è in grado
01:33di lavorare, abbiamo creato opportunità effettive di lavoro e di formazione.
01:38E quegli stessi politici che hanno scaricato sul Governo successivo 38 miliardi di euro
01:44circa di debiti di super bonus da pagare ogni anno, che sono l'equivalente di circa
01:51due leggi finanziari, tanto ci è costata la loro campagna elettorale, oggi ci accusano
01:58di fare una politica di austerità e ci dicono di essere incoerenti perché noi contestavamo
02:04l'austerità dell'Unione Europea. Rivendico entrambe le cose. Austerità e serietà non
02:12sono la stessa politica. L'austerità è un rigore meccanico, diciamo così, imposto,
02:18doloroso. Una politica seria è banalmente una politica che si rifiuta di gettare i
02:24soldi dalla finestra ma che non dice no a spesa produttiva, a investimenti strategici,
02:31a mettere i soldi dove i soldi servono. Sono due cose molto diverse ed è quello che stiamo
02:37cercando di fare tra mille difficoltà. Chiaramente abbiamo da una parte bloccato una serie di
02:45provvedimenti che secondo noi non spendevano bene i provventi delle tasse degli italiani
02:51e nello stesso tempo abbiamo messo più soldi in busta paga a chi lavora, abbiamo incentivato
02:55le aziende a assumere, abbiamo aumentato la spesa in infrastrutture, la spesa in investimenti
02:58strategici, particolarmente nel Mezzogiorno d'Italia che non a caso nel 2024 è stata
03:04la locomotiva d'Italia perché anche qui ci sono scelte di campo. Io non ho mai pensato
03:10che potesse essere una soluzione per il Mezzogiorno il mantenimento con una serie infinita di
03:17provvedimenti assistenziali. Io credo che la grande sfida del Mezzogiorno sia consentire
03:22al Mezzogiorno di competere ad armi pari colmando il gap che oggi gli impedisce di competere
03:29ad armi pari. Questo approccio sta dando qualche frutto, ha migliorato lo stato di salute dei
03:36nostri conti pubblici.

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