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https://www.pupia.tv - Maddaloni (Caserta) - 30 artisti campani, 12 collettivi, 15 studi professionali con artisti provenienti da tutto il mondo, dal Sudamerica al centro Europa, passando per Libano e Turchia. Sono solo alcuni dei numeri di AMA, la Biennale delle Arti di Maddaloni, che si pone come obiettivo primario la rigenerazione del contesto urbano e architettonico della città casertana, senza dimenticarsi di un elemento importantissimo: la cultura. Continua su: https://www.pupia.tv/?p=595111 (29.03.25)

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00:0030 artisti campani, 12 collettivi, 15 studi professionali con artisti provenienti da tutto
00:09il mondo, dal Sud America al Centro Europa, passando per Libano e Turchia.
00:14Sono solo alcuni dei numeri di AMA, la Biennale delle Arti di Maddaloni, che si pone come
00:18obiettivo primario la rigenerazione del contesto urbano e architettonico della cittadina casertana,
00:24senza dimenticarsi di un elemento importantissimo, la cultura.
00:28Fino al 21 aprile mostra installazioni, incontri e performance con la presenza di architetti
00:34e designer e col sindaco Andrea De Filippo a margine della conferenza stampa di presentazione
00:40di AMA.
00:41La cultura che è sinonimo di bellezza sia uno strumento poderoso e tra l'altro anche
00:48economico perché noi le cose le abbiamo a disposizione.
00:52La manifestazione ribadisce con forza che l'arte è contro le mafie, trasformando la
00:57cultura in strumento concreto di rinascita urbana, proprio nella Maddaloni di Franco
01:02Imposimato, sindacalista e vittima della camorra.
01:05Ecco le parole del figlio Giuseppe.
01:07Questa manifestazione a distanza di tanti anni gli rende omaggio per quello che ha fatto
01:14ma soprattutto è una base di partenza per i giovani maddalonesi.
01:18Luca Molinari, direttore artistico di AMA.
01:21Architettura, design, grafica, illustrazione, fotografia, ceramica, tutto pensato per aiutare
01:31il pubblico a rileggere un patrimonio straordinario che pochi incontrano ma che va riscoperto.
01:36Tra gli artisti della Biennale Teresa Antignani che ci spiega la sua opera chiamata Albanova.
01:42Albanova è il nome che Mussolini diede all'accorpamento dei comuni dell'antica terra di lavoro per
01:48dare un segnale forte contro la criminalità organizzata.
01:52In realtà si è trattato di una manovra di sfacciata indole propagandistica.
01:58Ho deciso di realizzare una razzo che rappresentasse il potere femminile, che si riprendesse ai
02:04luoghi di un potere verticale.

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