Un uomo. Un ospedale tranquillo. I "soliti" colleghi di corsia. Poi una donna che arriva. Diversa di tutti. Non "abituata" a quel lungo fiume in apparenza così tranquillo che è la vita in corsia... Dove siamo? Chi sono? Sono vivi, o...
Nonostante, secondo film di e con Valerio Mastandrea, è nei cinema. Viene dopo Ride ed "anomalo" fin dal titolo. Perché qui "nonostante" non è un avverbio ma un sostantivo... Parola di Valerio, autore (sceneggiatore, regista, protagonista) del film che vi consigliamo di non perdere: «Raccontare una storia d'amorecome quelle che scoppiano improvvisamente a una festa di scuola, di pomeriggio, a casa di sconosciuti, dove ti innamori senza un motivo reale e ti accorgi che la vita da quel giorno non sarà più la stessa di prima. Volevamo partire da qui poiché raccontare una storia d’amore è forse più difficile che viverne una. Per questo ci serviva uno spartito semplicissimo, molto classico, come le feste di quando avevamo tredici anni, suonato però in un mondo quasi astratto dove la condizione dei nostri personaggi senza nome è metafora dei momenti della vita in cui stare fermi, immobili, rischia di diventare una forma di difesa dagli urti della vita. I nostri "Nonostante" sono questi, un avverbio che si fa sostantivo, un popolo di persone che solo quando incontra l’amore prova a opporsi alla sofferenza».
Musiche originali di Toti Gudnason.
Nonostante, secondo film di e con Valerio Mastandrea, è nei cinema. Viene dopo Ride ed "anomalo" fin dal titolo. Perché qui "nonostante" non è un avverbio ma un sostantivo... Parola di Valerio, autore (sceneggiatore, regista, protagonista) del film che vi consigliamo di non perdere: «Raccontare una storia d'amorecome quelle che scoppiano improvvisamente a una festa di scuola, di pomeriggio, a casa di sconosciuti, dove ti innamori senza un motivo reale e ti accorgi che la vita da quel giorno non sarà più la stessa di prima. Volevamo partire da qui poiché raccontare una storia d’amore è forse più difficile che viverne una. Per questo ci serviva uno spartito semplicissimo, molto classico, come le feste di quando avevamo tredici anni, suonato però in un mondo quasi astratto dove la condizione dei nostri personaggi senza nome è metafora dei momenti della vita in cui stare fermi, immobili, rischia di diventare una forma di difesa dagli urti della vita. I nostri "Nonostante" sono questi, un avverbio che si fa sostantivo, un popolo di persone che solo quando incontra l’amore prova a opporsi alla sofferenza».
Musiche originali di Toti Gudnason.
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NovitàTrascrizione
00:00VEDREMO SOLTANTO UNA SFERA DI FUOCO PIU' GRANDE DEL SOLE, PIU' VASTA DEL MONDO, NEMMENO
00:29NON CREDO RISUONIRA', CADEGNE DI MONTI COPERTE DI NEVE, SARANNO CONFINE AL FORESTE DI ABITI, MAI MA' UOMO LE TOCCHERA',
00:52E' SOLO IL SILENZIO, COME UN SUDARIO SI STENDRA', TRA IL CIELO E LA TERRA, PER MILLE SECOLI ALMENO, MA NOI NON CI SAREMO', NOI NON CI SAREMO', NOI NON CI SAREMO', NOI NON CI SAREMO'.
01:19NOI NON CI SAREMO', NOI NON CI SAREMO'.