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Le performance musicali, sono da sempre rivelative di una ricchezza nelle espressioni e nelle diverse forme artistiche che le compongono. Ogni singola nota, ogni singolo elemento, ogni singola pausa e silenzio hanno un significato fondamentale, che si intreccia con la gestualità del corpo e la percezione interiore. Chiunque pertanto, con la musica, riesce a comunicare.

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https://www.radioroma.it/2025/03/17/il-cuore-della-performance/

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Trascrizione
00:00A casa di amici, il salotto di Radio Roma. A proposito di musica, tornano a trovarvi
00:08i miei ormai amici fedeli Marco Alonsi e Alessia Lombardi. Ciao! Degli Ocean Land, ho studiato
00:19per fare questa presentazione perché anche oggi torneremo a parlare appunto della, come
00:24dire, del backstage delle vostre opere artistiche, proprio per capire insieme quello che è il
00:30messaggio. Noi parliamo spesso di performance, di poesia performativa. Oggi voglio iniziare
00:37dal nostro Marco per capire meglio ma che cosa si intende per poesia performativa al di là poi
00:43della musica che è quello che andate a costruire alla fine. Ok, allora la nostra opera di poesia
00:50performativa è semplicemente la vecchia melodia che viene applicata in un contesto, in un
01:01contesto moderno. Per esempio il Pierrot Lunaire di Schomburg o anche la storia di un soldato di
01:12Ostravischi, lo stile è quello però viene messo tutto in chiave moderna comunque anche con
01:20anziché con voce narrante e orchestra solamente con violoncello e voce narrante e con il
01:28violoncello poi effettato ecco con attuando anche pari stratagemmi e con la musica che è molto di
01:36tasca rica su quello che dice, su quello che recita. Il ritmo, mi è piaciuta molto questa cosa del mix perché
01:45oggi dare un prodotto diverso al pubblico è fatto anche di studio, di studio di genere quindi
01:51riprendere ciò che è classico, riadattarlo magari ecco come dicevi tu con meno strumenti però farne
01:58poi un'opera moderna. Questa comunque lascia molto intendere il concetto di performance, di poesia
02:05performativa perché poi la poesia si unisce successivamente. Diciamo che il fatto di modernità
02:12sta non tanto nel riprendere e cambiare ma proprio nell'approccio, l'approccio è diverso e
02:19moderno perché la melologia classica è una forma di narrazione quindi la poesia performativa come
02:29narrazione ma ora in questo contesto contemporaneo in cui troviamo poesia performativa anche nel
02:37poetry slam, questi ragazzi che a teatro si sfidano a colpi di rime un po' come dei rapper
02:44quindi questa dimensione di poesia performativa è diventata proprio un'esigenza
02:51di introspezione per trovare una dimensione di se stessi, non è più un modo di raccontare, non è più
03:00un modo di portare alla luce in maniera diversa un testo ma è un modo per portare se stessi sotto
03:08una luce nuova quindi la performance non è più qualcosa che ha a che fare con il portare in scena
03:16quel testo ma portare in scena se stessi ogni volta in maniera diversa quindi il testo riflette noi
03:22riflette quello che siamo in un determinato momento della nostra vita, il testo è sempre
03:29performativo ce lo dice il nostro Olmi, il nostro mentore diciamo del laboratorio di poesia a
03:38Firenze, il testo è sempre performativo ha sempre qualcosa da dire non è mai piatto non c'è mai
03:44silenzio non c'è mai qualcosa che non comunichi anche quando è scritto solo semplicemente sulla
03:52carta, certo anche quando scorri con gli occhi, esatto noi abbiamo una voce in testa in quel
03:57momento e poi quando la recitiamo con l'intonazione, esatto, è un'altra voce ancora quindi il testo ha
04:04sempre una performatività ma la performance in sé il portare in scena non ha più a che fare con il
04:12testo io credo in questo periodo storico particolare a che fare con noi semplicemente con l'essere
04:20umano che si scopre attraverso la parola quindi la musica è diciamo il collante è il canale
04:29privilegiato noi attraverso la parola facciamo fatica perché qualcosa che dobbiamo incanalare
04:35e le parole spesso sono limitate io credo che la parola sia qualcosa di molto limitato infatti
04:41ho spesso difficoltà quando scrivo perché vorrei che la cosa che scrivo rifletta la realtà in
04:48maniera precisa ma non ci riesco oppure voglio superare la realtà e non ci riesco quindi è
04:53qualcosa di estremamente limitato quando entra la musica lì si supera questo secondo me è un
05:01messaggio anche per le persone che hanno una certa sensibilità artistica comunicativa perché
05:07nella maggior parte dei casi mi è capitato di ascoltare persone che raccontassero appunto la
05:13loro storia musicale e il risultato è io non riuscivo a comunicare con la musica posso farlo
05:19perché è un linguaggio universale e soprattutto è limitato ecco è il limitato cosa che la parola
05:25non è esatto ma non è solamente per il fatto dei verbi degli aggettivi di pratica è proprio la
05:34costruzione ecco pure la musica comunque a 10 miliardi e mezzo di regole però non è un altro
05:41tipo di territorio strevischi diceva più regole più mi sento libero e più posso fare ciò che
05:49voglio effettivamente è così comunque la musica è uno spazio è proprio l'arte illimitata per
05:56eccellenza insomma che belle queste parole anche perché poi la percezione no cioè immaginiamo un
06:03dialogo classico un classico dialogo una comunicazione tra una persona e una persona
06:09e dove l'interpretazione ha un ruolo chiave quindi se l'altra parte non comprende quello
06:15che stiamo dicendo automaticamente siamo punto e a capo con la musica che si è diciamo un po più
06:21liberi ognuno la può interpretare come vuole il problema non si può anche se il mio genere è
06:27diverso io ti sto parlando con un mio loncello e tu mi rispondi con una chitarra elettrica
06:33comunque ci capiamo perché ad un certo punto la mia frequenza incontrerà la tua e diventerà
06:39un'altra cosa invece con le parole è molto più difficile perché sono sovrastrutture la musica
06:45nasce da dentro la parola nasce da fuori siamo noi che vogliamo dare una definizione la musica
06:52non vuole dare una definizione non da etichette no esatto noi diciamo facciamo rock facciamo
07:00musica sperimentale ma la musica non ce l'ha chiesto esiste basta esatto e soprattutto poi
07:08la musica soprattutto nel nostro caso ma in senso anche in generale dice ciò che la poesia esatto
07:18ciò che la poesia che la parola non riesce a esprimere insomma allora io con voi vorrei andare
07:23un po più nel dettaglio con un altro brano quindi un'altra opera d'arte un'altra un altro esempio di
07:29poesia performativa il titolo me lo volete dire adesso oppure lo svegliamo alla fine i nostri
07:33amici grazie regia
08:03senza recriminazioni in fiori destinati ad apportire
08:17ecco questo è un esempio classico di poesia no performativa quindi in questo caso con
08:28l'aiuto della musica l'aiuto delle parole che vengono da dentro l'intonazione intanto ecco
08:34sveliamo il titolo di quest'opera allora questo è stato uno dei nostri primi spettacoli che abbiamo
08:42portato in scena di poesia performativa ed è Tales from Witchwood quindi questa raccolta di fiabe
08:48gotiche che nasce tutto da una sera a Firenze eravamo in giro a cercare quest'idea perché
08:56dovevamo debuttare con questo questo progetto stranissimo che ancora era un po' un mistero e in
09:05una birreria trovamo questo sotto bicchiere che appunto recitava Witchwood ed era tema un po
09:12signore degli anelli certo un po' gotico, ok abbiamo trovato il nome per il nostro progetto
09:21e da lì decollò queste Tales from Witchwood queste fiabe gotiche le abbiamo portate un po'
09:26in giro tra l'Abruzzo e il Lazio e la Toscana e lì ecco in questo video abbiamo visto un progetto
09:34molto più classico non ci sono gli effetti al violoncello non c'è il rock non c'è l'improvisazione
09:41è la melologia classica però toccante cioè comunque arriva al punto giusto esatto però la
09:50musica riesce a tirare fuori quello che la parola in quel momento dice in maniera nascosta quindi
09:59la musica tira fuori la parola mette dentro e la musica tira fuori quindi il connubio è questo qui
10:06semplicemente del progetto in senso classico il nostro obiettivo era quello creare questo
10:13questo scambio e stare a guardare cosa sarebbe successo tra il pubblico che ovviamente all'inizio
10:23reagiva in maniera diciamo un po' inaspettata, diciamo che non sono non sono abituati i gusti
10:33meno male perché così ogni volta si apprezzano cose nuove dicono esatto esatto comunque qualcosa
10:39che spiazza all'inizio perché è una narrazione che insomma per 50 minuti così non è facile da
10:45sostenere ne rendiamo conto anche noi infatti abbiamo poi pensato che il linguaggio dovesse
10:53essere un po' più variegato e versatile insomma inserendo anche canzoni inserendo sempre nostre
11:02altre spedienti più che altro teatrali e avere altre collaborazioni come per esempio quella
11:12nostra ballerina esatto Francesca anche la nostra danzatrice di pole dance abbiamo fatto
11:21uno spettacolo al teatro Cestello di Firenze e c'era anche lei insomma quindi un'altra arte
11:28quindi abbiamo unito tutto tutto tutto quello che era possibile da riprendiamo un discorso che
11:36abbiamo fatto già nelle vecchie puntate no quindi il fatto della collaborazione della famiglia del
11:41dell'unione farà forza quindi siamo sempre lì siamo sempre da soli non si va da nessuna parte
11:47e quindi questo è il risultato a casa di amici il salotto di radio roma

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