Ci sono oggetti che attraversano il tempo in silenzio, nascosti dietro teche di vetro o riposti in archivi dimenticati, in attesa che qualcuno li riporti alla luce. La moda e il lusso, soprattutto nel mondo delle famiglie reali, sono ciclici: pezzi storici tornano a splendere quando meno ce lo aspettiamo. È successo anche questa volta, con un gioiello che sembrava condannato all’oblio: la tiara d’oro della regina Carolina Amalia. Dopo oltre 140 anni, Mary di Danimarca ha scelto di indossarla in occasione di una cena di gala in Finlandia, sorprendendo esperti e appassionati di gioielli reali con un accessorio che non si vedeva in pubblico da generazioni. Ma perché questa tiara è così speciale?
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La storia della tiara: da Carolina Amalia a Mary di Danimarca
Creata intorno al 1820, la tiara è un esempio raro di eleganza neoclassica, ben diversa dalle sontuose corone di diamanti più comuni nelle collezioni reali. Re Cristiano VIII la commissionò come omaggio alla moglie, la regina Carolina Amalia, dopo un viaggio in Italia che la coppia compì tra il 1819 e il 1821. Durante la loro permanenza a Roma e Pompei, il re collezionò undici cammei antichi, pezzi unici scolpiti in pietre semipreziose, e decise di trasformarli in un gioiello che potesse accompagnare la regina nella vita quotidiana.
[idarticle id="2257232,2067595,1917274" title="Chi è Mary di Danimarca, la futura regina dalle origini australiane,Tiare, diademi o corone all'incoronazione di Carlo. A Kate solo una coroncina,Lady Diana, in mostra a Londra la tiara nuziale per il Giubileo della regina"]
Il simbolo di un'epoca
A differenza di altre tiare regali, progettate per sfarzosi eventi di corte, questa era destinata a un uso più discreto, riflettendo il gusto raffinato e classicista dell’epoca. Non a caso, Carolina Amalia contribuì in modo significativo alla creazione di alcune delle parure più celebri della corona danese, tra cui quelle di smeraldi e diamanti. Nonostante il suo valore storico, la tiara d’oro finì col cadere in disuso e, alla morte della sovrana nel 1881, scomparve dai ritratti ufficiali.
[idgallery id="837445" title="Da Elisabetta a Kate. Tutte le tiare dei matrimoni reali"]
Contrariamente a molti gioielli reali andati perduti o venduti, la tiara è sempre rimasta nella collezione della corona danese. Per oltre un secolo è stata esposta nel Museo del Palazzo di Amalienborg, ma posizionata in modo tale da passare inosservata alla maggior parte dei visitatori. Solo oggi, grazie a Mary di Danimarca, è tornata a far parlare di sé.
[idarticle id="2112469,2101208" title="Il royal look del giorno. Mary di Danimarca in tacco 12 alla Design Week di Milano,Il royal look del giorno. Camilla con la tiara di Greville della regina madre"]
L'abbinamento della tiara con l'abito di Mary di Danimarca
Per l’occasione, la regina ha scelto un abito nero e oro firmato Jesper Høvring, perfettamente in armonia con la tonalità calda della tiara. Dopo questa apparizione, il gioiello non tornerà nell’anonimato: sarà infatti esposto stabilmente nella Tesoreria sotto il Castello di Rosenborg, garantendogli finalmente il posto d’onore che merita.
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La storia della tiara: da Carolina Amalia a Mary di Danimarca
Creata intorno al 1820, la tiara è un esempio raro di eleganza neoclassica, ben diversa dalle sontuose corone di diamanti più comuni nelle collezioni reali. Re Cristiano VIII la commissionò come omaggio alla moglie, la regina Carolina Amalia, dopo un viaggio in Italia che la coppia compì tra il 1819 e il 1821. Durante la loro permanenza a Roma e Pompei, il re collezionò undici cammei antichi, pezzi unici scolpiti in pietre semipreziose, e decise di trasformarli in un gioiello che potesse accompagnare la regina nella vita quotidiana.
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A differenza di altre tiare regali, progettate per sfarzosi eventi di corte, questa era destinata a un uso più discreto, riflettendo il gusto raffinato e classicista dell’epoca. Non a caso, Carolina Amalia contribuì in modo significativo alla creazione di alcune delle parure più celebri della corona danese, tra cui quelle di smeraldi e diamanti. Nonostante il suo valore storico, la tiara d’oro finì col cadere in disuso e, alla morte della sovrana nel 1881, scomparve dai ritratti ufficiali.
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L'abbinamento della tiara con l'abito di Mary di Danimarca
Per l’occasione, la regina ha scelto un abito nero e oro firmato Jesper Høvring, perfettamente in armonia con la tonalità calda della tiara. Dopo questa apparizione, il gioiello non tornerà nell’anonimato: sarà infatti esposto stabilmente nella Tesoreria sotto il Castello di Rosenborg, garantendogli finalmente il posto d’onore che merita.
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