• l’altro ieri
Trascrizione
00:00Presidente, una giornata importante, un titolo importante, la consapevolezza del rischio.
00:20A che punto siamo con la consapevolezza?
00:22Un po' indietro secondo me, perché ce n'è un gran parlare, tutti si interessano
00:27dei livelli di rischio di qualsiasi cosa, c'è anche una notevole punta di professionalità,
00:32ma a livello medio dobbiamo tirare un po' su l'attenzione, qualificandola, evitando
00:36che sia un problema di natura solamente commerciale, cioè entrare in un mercato.
00:40Sicuramente è un mercato, ma non si può pensare soltanto a quello, va pensato anche
00:44alla qualità della proposta che si andrà a fare.
00:47La consapevolezza nasce da una formazione oppure è insita nei confronti di una persona?
00:52La consapevolezza credo che sia annoverabile fra le doti naturali, però assume una valenza
00:59importante e un processo formativo adeguato, perché se ne abbia contenza è in relazione
01:04allo spaccato di società nel quale si vive e quindi all'evoluzione, o mi perdoni,
01:09involuzione la società può avere dal punto di vista delle qualità.
01:11Usiamo un termine che normalmente viene usato in negativo, cioè complicità e invece usiamolo
01:18in positivo.
01:19Oggi la consapevolezza è aiutata dalla complicità della tecnologia anche, vero?
01:24Complicità che in questo caso è complementarità fondamentale, questo sì, perché ovviamente
01:29in questo mondo che ormai è già al postdomani e non al domani, senza il supporto tecnologico
01:34una certa serie di attività che possono garantire a chiunque ovri il livello di sicurezza adeguato
01:40non può prescindere dal supporto tecnologico, questo è indiscutibile.
01:44Un'ultima considerazione, lei tiene sempre a precisare una cosa, facendo una sorta di
01:49paragone con il mondo della medicina, oggi è un mondo non di specialisti ma di super
01:55specialisti.
01:56Sì, l'unica preoccupazione mia è che non si esageri, sai perché lo dico?
02:00Perché la super specializzazione mi passa il neologismo, disumanizza l'operatore e a
02:06quel punto si perde poi il contatto con alcune realtà particolari che comunque non possono
02:10essere abbandonate se io le chiamo sensoriali, sicuramente ci comprendiamo in quello che
02:14voglio dire, altrimenti si va in astrazione, quindi avete capito, chi colloquia col computer
02:19dalla mattina alla sera alla fine finisce per essere disumano, quindi bisogna mantenere,
02:24questa è una bella indicazione, anche l'aspetto reale, l'aspetto umano.
02:29Chiudiamo con un consiglio, che consiglio possiamo dare sia agli associati ma anche
02:35a coloro che si affidano agli associati?
02:38Agli associati di non abbandonare la volontà che hanno dimostrato imbarcandosi in questo
02:42processo formativo, che è oneroso per chi lo fa, sia dal punto di vista dello sforzo
02:45intellettuale che anche dello sforzo dell'impegno fisico di presenza, ai non associati di capire
02:50che noi siamo un polo di riferimento che non ha ambizioni commerciali, ma ambizioni di
02:55qualità, di etica e di qualità e penso possiamo offrire queste due peculiarità.
03:00Io auguro naturalmente una buona giornata e faccio i complimenti perché ancora una
03:05volta Confeder Sicurezza e Servizi è in prima linea sulla formazione, sull'informazione
03:11e sulla consapevolezza di quanto sia importante saperne di più.
03:16Sicuramente sì, tenete presente che AISM è la penultima nata della famiglia Confeder
03:20Sicurezza, prossimamente parleremo anche dell'ultima che la cyber, si interessa o cyber, si interessa
03:26i cyber security.
03:28Se faccio in tempo proprio di sanagrafico, questo non lo so, lei è bionico.
03:33Grazie, troppo buono!
03:57Grazie a tutti!