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Il cancelliere uscente Olaf Scholz, il favorito a succedergli Friedrich Merz e la leader del partito di ultradestra AfD Alice Weidel: i protagonisti del voto tedesco di domenica 23 febbraio per il rinnovo del Bundestag, il Parlamento federale. Quanto sta andando a destra la Germania e com’è già cambiata?​«Visto da vicino», la videorubrica di approfondimento: qui tutte le puntate.

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Novità
Trascrizione
00:00Attenti a quei due, anzi tre. Le elezioni tedesche attese come un vaticinio sul futuro
00:11dell'Europa produrranno una nuova coalizione, probabilmente grossa, grande, tra le due forze
00:17principali. I socialdemocratici di Olaf Scholz e i cristianodemocratici, ieri di Angela Merkel,
00:23oggi di Friedrich Merz. Magari allargata ai verdi. Chi vuole essere cancelliere? Uscente
00:29Olaf, 66 anni, e un vecchio soprannome, Scholzomat. Empatico come un robot. Favorito,
00:35Friedrich, anni 69. Tipo impulsivo in Germania, di solito non la prendono bene. In copertina,
00:41Schmerz Dolore. Dolore in un po' figliene da lei, Alice Weidel, 46 anni, economista ex Goldman Sachs,
00:49consulente per Bank of China. Anni a Pechino, parla pure cinese. Convive in Svizzera con la
00:54compagna produttrice di cinema e tv Sarah Bossard. Origini srilankesi, due figli adottivi,
01:00il privato qui è molto pubblico, perché Weidel guida il partito più a destra nella storia della
01:06Germania democratica, AfD, alternative più Deutschland. Nazionalista, xenofobo, su famiglia
01:12e diritti ultraconservatore, prorusso, respinge la definizione di estremista, ma centinaia di
01:18migliaia di tedeschi manifestano così. Nazisti, fuori. Weidel è il volto enigmatico e pur rassicurante
01:31di una macchina cresciuta in 12 anni, fino a diventare secondo partito. Forte soprattutto
01:36nei lender dell'ex DDR socialista, ma sempre più radicata anche tra i giovani. Con fazioni interne
01:43ed esponenti apertamente revisionisti, che non hanno mai rinunciato a pensieri e parole del
01:48passato itleriano. Oggi, 80 anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, ancora bersagli
01:53immigrati e politici corrotti. Brandt Mauer c'è un muro in Germania, sopravvissuto alla guerra
01:59fredda. Alla lettera parete taglia fuoco, tiene lontane fiamme e croci uncinate, significa nessun
02:05compromesso con chi non spezza il legame con il nazismo. Quello che Elon Musk esorta a lasciarsi
02:11alle spalle. Il fardello della colpa collettiva. E' tempo di ottimismo.
02:15Merz lo dice chiaro, in coalizione, insieme, mai. Per prendere voti a destra però ha cercato
02:43la stretta sui migranti con l'aiuto in Parlamento, proprio di AfD. E' andato a sbattere
02:48e Weidel ha comunque vinto, successo strategico. Il muro non cade, ma un po' sì. Tradimento tuona
03:02Angela Merkel in persona, lei che nel 2015 sull'ondata di profughi disse «ce la facciamo».
03:07Per Merz si riapre la partita e Scholz, immolatosi in un'elezione data per persa,
03:14torna a crederci. Liberali polverizzati, sinistra radicale spaccata tra populismi vecchi e nuovi.
03:19Dopo due anni di recessione in tempi di guerre sul campo, energetiche e commerciali,
03:25deciderà l'economia. Merz ha aperto pure all'allentamento del freno al debito. Un colpo
03:30dopo l'altro. Che Germania diventerà.

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