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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "Inserire un po' di flessibilità per le spese per la difesa può essere un modo per arrivare all'unione della difesa europea e soprattutto alla creazione di un esercito europeo, ma non vanno tolti finanziamenti alla coesione e al sociale". Lo ha affermato l'eurodeputata del Partito Democratico Elisabetta Gualmini.

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00:00Le parole di von der Leyen possono essere intese in maniera positiva per certi aspetti,
00:09perché inserire dei meccanismi di flessibilità, in particolare quando si vanno a correggere
00:15e a certificare i fattori che portano al deficit, inserire un po' di flessibilità sulle spese
00:21per la difesa può essere un modo per arrivare a quella di un'importante iniziativa che è
00:27l'unione della difesa europea e soprattutto l'esercito unico europeo. Io sono favorevole
00:33perché non possiamo avere 27 eserciti nazionali e soprattutto bisogna capire che l'unione
00:38della difesa è un tassello della democrazia, non l'aveva già pensata De Gasperi negli
00:43anni 50, quindi di fronte ad un mondo geopolitico in chiaro disordine noi dobbiamo attrezzarci
00:50anche sul piano della difesa e della sicurezza, non per andare in giro a spargere la guerra,
00:55ma semplicemente per eventualmente difenderci e per avere delle armi di deterrenza. È chiaro
01:01però c'è un punto fondamentale, non è che adesso noi scontiamo la difesa dal patto
01:09di stabilità e però scopriamo che poi le risorse che diamo alla difesa con un gioco
01:15delle tre carte vanno a togliere finanziamenti e respiro alla coesione, alle spese per il
01:22sociale perché così non funziona, cioè non è che possiamo fare la difesa a scapito
01:26di altre cose fondamentali quali la coesione, cioè l'aiuto alle fasce più deboli e appunto
01:32il fondo sociale che si occupa di lavoro, di formazione per tantissimi milioni di cittadini
01:37europei.

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