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Sulle nuove dinamiche fra Usa e Russia dovute al ritorno di Trump alla Casa Bianca si è espresso in trasmissione Luca La Bella, economista ed editore di Database Italia

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Trascrizione
00:00Putin non è mai stato un vero nemico di Trump, anzi, ovviamente le diatribe dialettiche sono
00:09palcoscenico per evitare quello che è successo appunto nel 2016-2017 su Russia Oaks, quindi
00:18negli schieramenti futuri, nei nuovi equilibri geopolitici che vedremo nei prossimi due anni
00:24sappiamo che si andranno a costituire sette macro aree, quindi non solo il discorso dei
00:30BRICS, lo SCO, la SEAN, la Lega Africana e la Lega del Sud America che sono già una realtà
00:37diffusa che già commerciano tra di loro in valuta nazionale, quindi sovranità monetaria,
00:43senza ingerenze alcune, quindi si sono riappropriate di diversi aspetti della
00:50sovranità nella gestione della cosa pubblica. Manca la Lega del Nord America che, come diceva
00:57appunto il collega, dal Centro America fino a Nord America Canada e Groenlandia comprese,
01:03che sarà il sesto blocco, rimane il blocco europeo. Sappiamo dietro le quinte il fatto
01:11che Spagna, Portogallo e Gibraltar saranno un blocco unico all'interno dell'Europa,
01:16ci dobbiamo chiedere solamente la Gran Bretagna che è previsto che vada sotto l'egita della
01:22Russia come anche la Germania, quale sarà l'innesco che porterà questo cambiamento
01:28storico. A prescindere il mondo di domani si reggerà su equilibri soliti, importanti
01:36di benessere e prosperità tra tutti questi sette macro aree, senza conflitti, come abbiamo
01:43visto in tutti questi ultimi cento anni di guerre, colpi di Stato, genocidi e atti terroristici.
01:51Quindi Trump e Putin in realtà stanno andando verso un'unica direzione, nonostante le
01:57diatribe dialettiche che possono innescarsi per il palcoscenico.

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