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(askanews) - Il principe Harry, Duca di Sussex, ha vinto la sfida con Rupert Murdoch, proprietario del tabloid The Sun, patteggiando un risarcimento «sostanzioso» extragiudiziale e soprattutto ottenendo le sue scuse, con l'ammissione di comportamenti illeciti. Si tratta di una «vittoria monumentale» ha detto, uscendo dall'Alta Corte di Londra, David Sherborne, l'avvocato del principe e di lord Tom Watson, anche lui coinvolto nella causa.

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«Leggo un comunicato a nome del duca di Sussex. In una vittoria monumentale, News UK ha ammesso che The Sun, la testata principale dell'impero mediatico di Rupert Murdoch, ha effettivamente messo in atto comportamenti illeciti. Una rivincita per centinaia di altri querelanti che sono stati forzati ad accettare risarcimenti senza poter ottenere la verità su quello che era successo».

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Non una questione di soldi insomma – anche se si parla di un numero a otto cifre – ma la soddisfazione di far dire a Murdoch che ha sbagliato: altre 1.300 persone coinvolte nella causa avevano poco a poco accettato accordi in sordina. News Group ha spiegato il legale ha presentato a Harry Windsor le sue scuse «piene e senza attenuanti per la pirateria telefonica, la sorveglianza, l'uso illecito di informazioni private da parte di giornalisti e investigatori che agivano per conto del gruppo».

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Il secondogenito di re Carlo ha varato una vera e propria crociata contro la stampa popolare del Regno Unito, denunciando i metodi usati nel presente e nel passato per ottenere informazioni personali, incluso l'hackeraggio del suo telefono cellulare. La causa era stata intentata a tutela anche della moglie Megan Markle, perché l'interesse di The Sun era concentrato proprio sui dissapori che opponevano la coppia al resto della famiglia reale, e che poi hanno portato al clamoroso abbandono della vita in Inghilterra da parte dei Sussex. Ma idealmente anche a tutela dell'immagine della madre Diana Spencer.

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Le scuse del gruppo infatti riguardano anche «l'impatto» della stampa popolare anche sulla vita della defunta Diana. Il principe nella sua autobiografia Spare accusa il resto della casa reale di tollerare le aggressioni stampa verso alcuni in cambio di trattamenti benevoli per altri, e considera i giornalisti corresponsabili della morte prematura della principessa Diana nel tunnel dell'Alma a Parigi nell'agosto 1997.

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00:00Il principe Henry, duca di Sussex, ha vinto la sua sfida con Rupert Murdoch, proprietario
00:05del tabloid The Sun, patteggiando un riesarcimento sostanzioso e extragiudiziale e soprattutto
00:11ottenendo le sue scuse con l'ammissione di comportamenti illeciti.
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00:19David Sherbourne, avvocato del principe e di Lord Tom Watson, anche lui coinvolto nella
00:24causa.
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00:33che The Sun, la testata principale dell'impero mediatico di Rupert Murdoch, ha effettivamente
00:38messo in atto comportamenti illeciti, una rivincita per centinaia di altri querelanti
00:44che sono stati forzati ad accettare riesarcimenti, senza poter ottenere la verità su quello
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01:09attenuanti per la pirateria telefonica, la sorveglianza, l'uso illecito di informazioni
01:15private da parte di giornalisti e investigatori che agivano per conto del gruppo.
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01:24del Regno Unito, denunciando i metodi usati nel presente e nel passato per ottenere informazioni
01:29personali, incluso il laccheraggio del suo telefono cellulare.
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01:58della defunta Diana.
01:59Il principe, nella sua autobiografia Spare, accusa il resto di Casa Reale di tollerare
02:04le aggressioni stampa verso alcuni in cambio di trattamenti benevoli per altri, e considera
02:09i giornalisti corresponsabili della morte prematura della principessa Diana nel tunnel
02:14dell'Alma a Parigi nell'agosto del 1997.

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