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CortometraggiTrascrizione
00:00Nel 2024 in Italia sono stati registrati poco meno di 26.000 episodi di violenza
00:09contro il personale sanitario, con un incremento del 33% rispetto al 2023.
00:15Un fenomeno che non solo minaccia la sicurezza degli operatori, ma compromette anche la qualità
00:21del servizio offerto ai cittadini e che richiede interventi urgenti e strutturali per garantire
00:26l'incolumità e la dignità di chi opera in prima linea nel nostro sistema sanitario.
00:31Questo tema è stato al centro dell'evento Violenza sugli operatori sanitari, un bollettino di guerra
00:37organizzato a Milano dal Lonsip e dal Consiglio regionale della Lombardia, in collaborazione con
00:43il sindacato UGL Salute.
00:45Qui c'è evidentemente una errata comprensione del lavoro che si svolge, delle priorità che ci sono nei pronti soccorsi.
00:54Allora bisogna intervenire sicuramente in pronti soccorsi più accoglienti, bisogna rimettere in modo
01:00la sanità di prossimità che toglie file nei pronti soccorsi e bisogna fare una rifinizione ancora più
01:06complessiva su una società che deve essere socialmente coesa e questo è compito anche delle
01:10organizzazioni sindacali.
01:12Si è interrotto quel patto di solidarietà tra chi fornisce le cure e chi le riceve e su questo bisogna
01:18intervenire anche con un fatto culturale, ripensando anche la comunicazione che all'interno dei pronti
01:25soccorsi avviene.
01:26Mi rendo conto che è una cosa complessa ma va arginato il fenomeno anche con presidi di forze dell'ordine
01:34ovviamente, devono essere resi più comodi probabilmente, più accoglienti e anche magari con del personale
01:40che spiega all'esterno quello che sta succedendo al proprio caro, al proprio congiunto, al proprio parente.
01:46La maggior parte degli episodi di violenza si concentra nel nord Italia, dove si verifica il 63% dei casi
01:52totali, seguito dal sud, 26% e dal centro, 11%.
01:57Le regioni più colpite sono la Lombardia, più 25%, la Campania, più 22%, la Puglia, più 20%, il Lazio, più 19%
02:08e la Sicilia, più 18%.
02:11Il 73% delle vittime sono donne, con infermieri e fisioterapisti tra i professionisti più colpiti,
02:17mentre gli aggressori, nella maggior parte dei casi, sono pazienti o loro familiari.
02:22Noi guardando dal nostro punto di vista, questi dati intanto li definirei anche un po' incompleti, ma sono
02:31allarmantissimi perché la progressione dell'aumento è veramente preoccupante.
02:40Per quello che, nella nostra ottica, l'applicazione di tutte le richieste, di tutte le situazioni che le varie
02:47cliniche, ospedali vanno ad applicare, non hanno effettivamente un controllo.
02:53Se voi guardate, tutti i dati del 2023 sono anche abbastanza incongruenti.
02:59Noi pensiamo che, oltre a tutte le cose che bisogna inserire, bisogna anche verificare il contesto di dove
03:08gli attacchi avvengono. Cosa sta succedendo per il pronto soccorso in funzione della medicina di base?
03:13E tutto questo non l'abbiamo. Non abbiamo dei dati dove si possa verificare, in funzione del personale
03:21che sta, il numero dei letti e quelli che sono gli eventi.
03:25Le cause, alla base di questa escalation di violenza, sono molteplici. Sovraffollamento del pronto
03:31soccorso, liste d'attesa interminabili e una cronica carenza di personale, nonché una sanità territoriale
03:37sempre più debole che non riesce a snellire i carichi degli ospedali.
03:41La frustrazione dei cittadini, esasperati dai ritardi e dalle difficoltà di accesso ai servizi,
03:46si riversa spesso in atti di violenza contro gli operatori sanitari, che vivono ormai quotidianamente
03:52situazioni di pericolo e insicurezza.
03:55Un pronto soccorso intasato che non dà le risposte sicuramente scatena delle reazioni
04:03che, a seconda della testa che le fa, possono essere più o meno violente.
04:09Teniamo conto che la maggior parte, secondo le statistiche del Ministero,
04:16delle violenze sono relative alle degenze, quindi sicuramente ci sono dei correttivi
04:26che possono essere fatti immediatamente, al di là della formazione che è sicuramente necessaria.
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