• 19 ore fa
Roma, 9 gen. (askanews) - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha esordito la conferenza stampa di fine anno rispedendo al mittente l'accusa di non rispondere alle domande dei giornalisti. "Ho risposto a 350 domande, più di una al giorno. Ho scelto di non partecipare alle conferenze stampa dopo i consigli dei ministri".Da parte del governo "non c'è alcuna limitazione del diritto all'informazione o del diritto a essere informati. Nell'esercitare la delega il governo non ha ritenuto di inasprire le pene per chi dovesse violare queste prescrizioni". La premier lo ha detto nella conferenza stampa di inizio anno nell'aula dei gruppi parlamentari di Montecitorio rispondendo a una sollecitazione del presidente dell'Ordine dei giornalisti sul decreto legislativo con lui è stato vietato di pubblicare l'ordinanza di custodia cautelare, norma ribattezzata da molti "legge bavaglio"."Viene consentito comunque al giornalista di avere l'ordinanza, si chiede di fare una sintesi e non fare copia e incolla perché nelle ordinanze ci sono anche atti sensibili", ha precisato Meloni.

Category

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Sento dire spesso, c'era anche ora che io non risponderei abbastanza alle domande dei
00:10giornalisti, anche su questo mi consentirete di utilizzare quest'occasione per dare una
00:14breve risposta, ho chiesto a Fabrizio Alfano di fare a spanne un calcolo delle domande
00:21alle quali ho risposto nel duemilaventiquattro e quel calcolo dà un risultato pari a trecentocinquanta
00:27cioè più di una domanda al giorno. Io ho fatto la scelta di non partecipare alle conferenze
00:33stampa al termine del Consiglio dei Ministri, è una scelta precisa data soprattutto dal
00:39fatto che da una parte si accusa il Governo di un eccessivo liderismo, dall'altro si dice
00:44che Almeloni al Governo è da sola, ma Almeloni al Governo non è da sola, io credo che sia
00:49giusto che i ministri che hanno lavorato dei provvedimenti siano anche i ministri che poi
00:55ne parlano. La presunzione di innocenza, voi sapete benissimo che in attuazione di
01:00una direttiva europea che è del duemilasedici che riguarda appunto il pieno rispetto del
01:07tema della presunzione di innocente il Parlamento ha delegato il Governo ad approvare un decreto
01:12legislativo secondo il quale non può essere pubblicata per intero o per estratto un'ordinanza
01:21di custodia cautelare in carcere, chiaramente questo significa che è comunque consentito
01:27al giornalista di avere l'ordinanza, semplicemente si chiede al giornalista di farne una sintesi,
01:33cioè si può continuare assolutamente a dare notizia di fatti di cronaca rilevanti, semplicemente
01:42si chiede di non fare il copia e incolla delle ordinanze perché come si sa nelle ordinanze
01:46sono contenuti anche atti sensibili o stralci di intercettazione. Non c'è quindi dal mio
01:53punto di vista alcuna limitazione del diritto di informazione o del diritto di essere informati
02:00ma penso anche che abbiate visto che nell'esercitare la delega il Governo non ha ritenuto di inaspirare
02:07le pene per chi eventualmente dovesse violare queste prescrizioni.

Consigliato