Dopo 20 giorni di detenzione in Iran, Cecilia Sala, giornalista romana di 29 anni, è tornata in Italia. La sua liberazione, annunciata l’8 gennaio con una nota ufficiale di Palazzo Chigi, è stata accolta con un lungo applauso bipartisan al Senato. Sala era stata arrestata a Teheran il 19 dicembre scorso e la sua detenzione aveva sollevato preoccupazioni in tutto il mondo. L’aereo che la riportava in patria è atterrato nel pomeriggio all’aeroporto di Ciampino, accolto dai massimi rappresentanti di governo, oltre ovviamente ai familiari.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha informato personalmente i genitori di Cecilia, ha sottolineato il ruolo cruciale della Farnesina, dei servizi di sicurezza e di tutti i canali diplomatici coinvolti. "Un risultato frutto di un intenso lavoro di squadra", ha dichiarato Meloni, che ha espresso gioia per il ritorno della giornalista a casa. Guido Crosetto, ministro della Difesa, ha ricordato il lavoro coordinato di numerosi enti e istituzioni. "Diplomazia e squadra sono state decisive", ha sintetizzato il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
La vicenda ha scatenato una riflessione sulla libertà di stampa, definita "un diritto fondamentale" da diverse associazioni di categoria. La Casa Internazionale delle Donne ha evidenziato come il lavoro giornalistico debba essere protetto, ricordando che "essere una giornalista non è un crimine".
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha informato personalmente i genitori di Cecilia, ha sottolineato il ruolo cruciale della Farnesina, dei servizi di sicurezza e di tutti i canali diplomatici coinvolti. "Un risultato frutto di un intenso lavoro di squadra", ha dichiarato Meloni, che ha espresso gioia per il ritorno della giornalista a casa. Guido Crosetto, ministro della Difesa, ha ricordato il lavoro coordinato di numerosi enti e istituzioni. "Diplomazia e squadra sono state decisive", ha sintetizzato il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
La vicenda ha scatenato una riflessione sulla libertà di stampa, definita "un diritto fondamentale" da diverse associazioni di categoria. La Casa Internazionale delle Donne ha evidenziato come il lavoro giornalistico debba essere protetto, ricordando che "essere una giornalista non è un crimine".
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00:00Dopo 20 giorni di detenzione in Iran, Cecilia Sale, giornalista romana di 29 anni, è tornata in Italia.
00:07La sua liberazione, annunciata l'8 gennaio con una notte ufficiale di Palazzo Chigi,
00:11è stata accolta con un lungo applauso bipartisan al Senato.
00:14Cecilia Sale era stata arrestata a Tehran il 19 dicembre scorso.
00:18La sua detenzione aveva sollevato preoccupazioni in tutto il mondo.
00:22L'aereo che la riportava in patria è terrato nel pomeriggio all'aeroporto di Ciampino,
00:26accolto dai massimi rappresentanti di governo, oltre ovviamente ai familiari.
00:31La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha informato personalmente i genitori di Cecilia,
00:35ha sottolineato il ruolo cruciale della Farnesina,
00:38dei servizi di sicurezza e di tutti i canali diplomatici coinvolti.
00:42Un risultato frutto di un intenso lavoro di squadra, ha dichiarato Meloni,
00:45che ha espresso gioia per il ritorno della giornalista a casa.
00:49Guido Corosetto, ministro della Difesa, ha ricordato il lavoro coordinato di numerosi enti e istituzioni,
00:55diplomazie e squadra sono state decisive, ha sintetizzato ministro degli esteri Antonio Tajani.
01:00La vicenda ha scatenato una riflessione sulla libertà di stampa,
01:03definita un diritto fondamentale da diverse associazioni di categoria.
01:07La Casa Internazionale delle Donne ha evidenziato come il lavoro giornalistico debba essere protetto,
01:13ricordando che essere una giornalista non è un crimine.