Igor Fedele, escursionista messinese, già pilota di rally e di moto e amante di sport estremi, nei giorni scorsi ha realizzato il progetto di recarsi sull'Everest. Da solo e in 15 giorni ha realizzato quella che lui definisce un'impresa da trekking più che da alpinismo. E non sono mancati i momenti difficili.
Category
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Un sogno che si realizza un messinese a spasso sull'Everest. Igor Fedele 53 anni
00:05amante di sport estremi ce l'ha fatta accompagnato da una guida e da uno
00:10sherpa nepalese è arrivato fino al campo base a quota 5.364 meli e sul
00:15Cala Patarra a 5.500 metri di altezza. Un'impresa durata 15 giorni che ha
00:21voluto condividere solo con i due accompagnatori del posto. Niente gruppi
00:25organizzati niente cordate solo passione fatica e voglia di arrivare ma
00:30com'è nato questo progetto? Il mio sogno era quello di andare in cima però
00:33insomma a 53 anni è anche molto costoso e quantomeno avevo il desiderio di
00:40vedere l'Everest da più vicino possibile e quindi mi sono organizzato questa
00:45bella esperienza. Igor Fedele ha compiuto il giro in moto in solitaria della
00:49Tunisia, ha attraversato il deserto, ha scalato il Toubkal con i suoi 4167 metri
00:55la vetta più alta della catena montuosa dell'Atlante e di tutto il Nordafrica
00:59ma sull'Everest non sono mancati i momenti veramente duri. I momenti più
01:03difficili erano sicuramente il freddo e la notte quindi paradossalmente una delle
01:07cose più difficili affrontate è stato dormire la notte perché sia l'aria
01:11rarefatta che ti condiziona ovviamente un po' il sonno sia il freddo nonostante
01:17dormissimo dentro dei piccoli rifugi ma non riscaldati
01:21quella è stata la parte più difficile ovviamente anche la parte un po' fisica
01:25quindi ogni giorno affrontare queste centinaia di metri di dislivello alcuni
01:30giorni anche mille mille due. Altri alpinisti incontrati sulla sua strada
01:33hanno dovuto mollare vinti dalle difficoltà l'altitudine la pressione
01:37dell'aria il freddo intenso ma Igor definisce quella che si è conclusa una
01:41magica avventura che bisogna vivere una volta nella vita e che gli ha lasciato
01:45tante immagini che custodierà per sempre nel suo cuore. Questo popolo gli scerpa
01:51che è una casta nepalese infatti tutti si chiamano scerpa di cognome lì persone
01:56straordinarie persone che vivono in quei luoghi completamente scollegati dalla
02:01civiltà di chiamiamola occidentale questa è stata la cosa che mi porto
02:07più dentro la loro spiritualità il loro modo di vivere. Pensate di tornarci?
02:12Assolutamente sì spero proprio di sì anche perché lì i percorsi sono
02:16innumerevoli o già mentre camminavo mi venivano già altre idee da poter fare
02:21per il futuro quindi mi auguro di poterci ritornare presto