• l’altro ieri
Trascrizione
00:00Oltre 435 milioni di euro è quanto il Servizio Sanitario Nazionale ha speso nel 2023 per
00:07acquistare i farmaci utilizzati dai Bresciani, a riferirlo alla TS, una maxicifra ovviamente
00:12al netto dei ticket e delle spese sostenute dai Bresciani stessi.
00:16Questi 435 milioni sono la somma di quattro voci, 162 milioni, che hanno coperto la spesa
00:21dei farmaci acquistati e distribuiti dalle farmacie e poi rimborsati da TS, 41 milioni
00:26della cosiddetta distribuzione per conto dei medicinali di uno specifico elenco che
00:30vengono acquistati da TS tramite gara regionale e distribuiti, su richiesta, alle farmacie
00:35in base a un accordo lombardo, 52 milioni di euro dei farmaci acquistati dagli ospedali
00:40attraverso gare regionali e poi rimborsati e, infine, i quasi 180 milioni per l'acquisto
00:45di particolari categorie di farmaci, come gli antitumorali, i farmaci orfani per le
00:50malattie rare o quelli innovativi di terapia avanzata e igienica, che possono essere distribuiti
00:56o somministrati sull'ambiente ospedaliero. Il cittadino, si diceva, paga le altre spese
01:00difficilmente quantificabili, compreso il ticket che in Lombardia monta due euro a confezione,
01:05a meno che non si esente, ai benefici di uno sconto di un euro, per questioni legate al
01:09reddito, all'età, alla patologia, all'eventuale invalidità. Nel Bresciano, tra i medicinali
01:14erogati in farmacie, i più richiesti sono quelli per l'ulcera, la peptica e la malattia
01:18da reflusso gastroesofageo. Rappresentano il 7,8% del totale dei farmaci acquistati lo
01:24scorso anno. Al secondo posto, i medicinali impiegati per abbassare i livelli di colesterolo
01:29e i trigliceridi nel sangue, poi farmaci antitrombosi e per la pressione, e infine
01:33antidepressivi, cui consumo è cresciuto molto dopo la pandemia.

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