(Adnkronos) - Incrementare un turismo responsabile e aumentare e tutelare le aree protette istituendo uno strumento di coordinamento centrale, è quanto emerso dalla due giorni “Stati Generali delle Aree protette italiane” convocati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) insieme a Federparchi, a dieci anni dall’ultima edizione.
L’evento, che si è tenuto nella sede della Biblioteca Nazionale di Roma, rappresenta un momento cruciale per il futuro delle aree protette italiane, con l’obiettivo di mettere a punto un coordinamento centrale e avviare una riforma dell’attuale sistema.
L’evento, che si è tenuto nella sede della Biblioteca Nazionale di Roma, rappresenta un momento cruciale per il futuro delle aree protette italiane, con l’obiettivo di mettere a punto un coordinamento centrale e avviare una riforma dell’attuale sistema.
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00:00Incrementare un turismo responsabile e aumentare e tutelare le aree protette istituendo uno strumento di coordinamento centrale,
00:11è quanto emerso dalla Due Giorni degli Stati Generali delle Aree Protette Italiane,
00:16convocati dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme a Federparchi, a dieci anni dall'ultima edizione.
00:23L'evento, che si è tenuto nella sede della Biblioteca Nazionale di Roma, rappresenta un momento cruciale per il futuro delle aree protette italiane,
00:30con l'obiettivo di mettere a punto un coordinamento centrale e avviare una riforma dell'attuale sistema.
00:35Fino ad oggi i parchi nazionali, i parchi regionali e le aree marine hanno vissuto ognuno per proprio conto.
00:43Occorre creare un sistema per poter raggiungere il 30% del territorio a protezione entro il 2030.
00:49Occorre fare un sistema per organizzare quelle che sono le strategie per poter tutelare la biodiversità.
00:55Alla presenza dei rappresentanti istituzionali, antiparco, organizzazioni ambientaliste e mondo della ricerca e della cultura,
01:02si è posto l'accento sulla necessità di superare l'attuale frammentazione.
01:06È emersa con forza la proposta di uno strumento di coordinamento nazionale, guidato dal MASE,
01:11e supportato da tavoli tecnici con le amministrazioni centrali e regionali,
01:16per creare una rete unitaria e una strategia condivisa a lungo termine.
01:20L'incontro ha rappresentato un'occasione di confronto per proporre aggiornamenti alla legge quadro sulle aree protette,
01:27la famosa 394 nel 1991, considerata ormai da ammodernare per rispondere alle esigenze attuali.
01:33La legge va assolutamente adeguata, ma l'importanza di questa riunione non è soltanto nell'adeguamento della legge,
01:42ma nella possibilità di dare continuità ai confronti all'interno di quelli che rappresentano a tutto tondo gli interessi delle aree protette
01:53e devono cercare di trovare all'interno di questo confronto quelle che saranno le proposte che indirizzeranno i prossimi anni.
02:00C'è squilibrio tra parchi e aree marine protette, ma soprattutto c'è una percezione nell'immaginario colletivo
02:07che è inferiore rispetto all'importanza che hanno le aree protette.
02:10L'Italia vanta una straordinaria biodiversità con il 22% del territorio coperto da aree protette,
02:1624 parchi nazionali, 30 aree marine protette, 149 riserve naturali statali e tre tanti parchi regionali,
02:23oltre a numerose altre zone tutelate.
02:26Le aree protette italiane registrano quasi 100 milioni di presenze annue,
02:30confermandosi importanti non solo per la tutela ambientale, ma anche per il turismo e l'economia locale,
02:35coinvolgendo circa 2 milioni di lavoratori.
02:38Dobbiamo sicuramente trovare il modo di far sì che all'interno delle aree protette
02:43si possa continuare a fare tutte quelle attività agricole e di allevamento
02:47che permettano al territorio di essere curato,
02:50perché l'agricoltore è il primo custode dell'ambiente, dove non c'è agricoltura c'è dissesto.
02:55L'incontro è destinato a tracciare la rotta per il futuro della tutela ambientale
02:59e della valorizzazione delle aree naturali italiane.