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Il 17 e 18 dicembre, a dieci anni dalla precedente edizione, il Ministero dell’Ambiente organizza a Roma nella Biblioteca Nazionale gli “Stati Generali delle Aree protette italiane”. In vista di questo incontro, le associazioni Club Alpino Italiano, Greenpeace Italia, Italia Nostra, Lipu, Mountain Wilderness, Pro Natura, Touring Club Italiano, Worldrise e WWF Italia...

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Novità
Trascrizione
00:00Non solo Roma. Le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:07Bentornati a Non solo Roma. Continuiamo con i nostri approfondimenti su Roma ma anche sul territorio.
00:14Restiamo proprio nella capitale perché sono partiti oggi e si protrarranno fino a domani gli stati generali delle aree protette italiane
00:26partecipano diverse realtà ambientali e ambientaliste dal WWF fino ad arrivare al Greenpeace e anche il club alpino italiano.
00:35Sono tante realtà anche diverse tra di loro come ad esempio la LIPO, la Liga Italiana della Protezione per gli Uccelli
00:43che hanno tutti un obiettivo ben preciso, tutelare chiaramente la nostra biodiversità ma in particolar modo il nostro ambiente.
00:49Lo sapete entro il 2030 ci sarà un obiettivo molto importante per l'Italia e dunque bisogna unirsi per fare squadra.
00:57Quante volte lo diciamo ma effettivamente bisognerebbe arrivare un po' al dunque, alla pratica.
01:02Si parla tanto di tutelare l'ambiente ma in che modo tuteliamo l'ambiente e soprattutto in che modo le istituzioni e i grandi stati generali
01:10appunto si occupano di tutelare questo tema così delicato.
01:15Diciamo che c'è un sottotesto molto interessante per questa edizione che pensate un po' al ritorno dopo dieci anni dall'ultima edizione.
01:23Il sottotesto è luci e ombre del patrimonio italiano. Perché però luci e ombre?
01:28Perché effettivamente contrastare il cambiamento climatico e tutelare la biodiversità è un qualcosa che è molto difficile
01:35e che appunto comporta l'impegno davvero comune di tutti quanti, non soltanto cittadini ma anche ovviamente istituzioni e grandi governi.
01:44Allora dovremmo avere in collegamento il dottor Mario Vaccarella che è il responsabile ambiente del CAIL, Club Alpino Italiano.
01:53Buongiorno e bentrovato.
01:55Buongiorno, buongiorno a voi tutti gli ascoltatori.
01:58Grazie Mario, in collegamento telefonico con noi perché c'è stato qualche piccolo problema di collegamento video ma noi la ringraziamo lo stesso.
02:05Allora innanzitutto le chiedo un'impressione a caldo di questa nuova edizione che arriva dopo dieci anni dall'ultima, no?
02:12Sì, è stato, sicuramente è, no è stato, è un momento, lo stiamo vivendo perché si è svolta la prima macchinata,
02:21fra poco andiamo in pausa, ci sono stati gli interventi del sottosegretario Barbaro e un po' anche i saluti istituzionali.
02:30È un appuntamento sicuramente importante, importante perché dopo tanti anni si pone attenzione alle aree protette in Italia
02:39che rappresentano veramente per la nostra nazione un unicum che ha avuto un po' negli anni, in questi ultimi dieci anni un po' di disattenzione.
02:52Quindi il fatto di metterlo al centro del dibattito non solo politico ma anche sociale perché dobbiamo capire istituzionale,
02:59perché dobbiamo capire che nei territori la voglia anche di territorio protetto, di territorio in cui si va a vivere meglio.
03:08Molta gente, abbiamo visto col Covid, molta gente si è trasferita nelle zone più protette, più aree interne che poi rappresentano un po' il nostro patrimonio naturalistico.
03:23È una cosa importante, quindi il fatto di aprire un dibattito che poi va in una direzione un po' duale, nel senso che non solamente la riforma della legge 394 di cui si sta discutendo, anche stamattina se ne è parlato.
03:37Di cosa tratta Mari? Ce lo puoi spiegare meglio?
03:42Certo, lo sto dicendo, nel senso che il dibattito si svolge in una duplice direzione.
03:50Una è quella che dicevo poco fa delle aree protette, di quello che rappresentano e di quello che a sua volta con le direttive europee,
03:59per quanto riguarda la strategia sulla biodiversità, sul 30% del territorio nazionale da proteggere e l'obiettivo che si ha nel 2030, ma il dibattito verte pure su questo aspetto del rinnovo.
04:17Più che altro, più che rinnovo, attualizzare una legge ottima del 1991 che va attualizzata ai tempi più moderni con le direttive europee nuove.
04:29Questo è il dibattito, soltanto che sia come Club Alpino Italiano, come mondo associazionistico, assieme a tutte le altre associazioni di rilievo nazionale, ma anche gli enti gestori delle aree protette con Federparchi,
04:44stiamo cercando di porre il dibattito di non arretrare da questa legge che è ottima del 1991, cercando di anzi andare avanti e proteggere maggiormente il territorio.
04:56D'altronde abbiamo una voglia di territorio protetto anche da parte dei cittadini, che vogliono un ambiente più salubre, più pulito e che tanti comuni vogliono entrare nelle aree protette, negli enti di gestione.
05:12Mentre prima ci si svolgeva ai parchi come una cosa negativa, ora c'è, perché non è vero, ancora c'è questo falso mito che circola dei vincoli nei parchi che sicuramente non è la realtà attuale.
05:26Perché se si pianifica in tempo dovuto le autorizzazioni arrivano alle attività, naturalmente devono essere attività più sostenibili, perché ormai la parola sostenibilità non solo ambientale ma economica e sociale è entrata nel linguaggio e nella pianificazione in generale.
05:42Ecco questo è indubbiamente Mario, però c'è da dire anche un'altra cosa, le istituzioni parlano tanto di sostenibilità, di tutela dell'ambiente, però a Roma per esempio ci sono tante battaglie in atto, perché quei pochi spazi verdi rimasti vengono sostituiti dal cemento delle nuove costruzioni.
06:02Ed è quello a cui un pochettino come mondo associazionistico e ambientalista abbiamo posto l'attenzione, nel senso che ci vuole, però la parola più esatta e questo richiama quello che dice lei ora, è la coerenza, cioè coerenza fra quello che si dice e quello che si fa.
06:20Noi non possiamo dire delle belle cose, delle belle parole, riempirci la bocca ai discorsi di sostenibilità quando poi nella pianificazione che sia di qualsiasi colore politico nelle istituzioni non viene attuata, quindi bisogna avere il coraggio nella pianificazione di ricavare degli spazi di vivibilità sia nelle zone urbane, ma soprattutto anche nelle zone non urbane, ma nelle zone urbane capisco che è più difficile, però ci vuole più coraggio.
06:50Certo, assolutamente sì. Secondo lei le aree protette che noi abbiamo, ora a me viene in mente la zona protetta, dovrebbe essere protetta ad esempio del lago di Castel Gandolfo di Albano, nell'area dei castelli, che è diminuita di 6 metri in tantissimi anni.
07:10Prego, prego. Mi risponda lei, è una situazione un po'…
07:59Sì, infatti, abbiamo tanti esempi di gestione regionale, teniamo presente che le riserve regionali sono 450 in Italia, riserve regionali, mentre i parchi sono pure più di un centinaio i parchi regionali e sono sotto legge delle regioni, questo non può essere lasciato alla libera pianificazione delle regioni, ma ci vuole un indirizzo del ministero che regola pure questi aspetti, per cui è importante avere una visione complessiva della materia.
08:29Ecco, infatti, secondo lei nella giornata di domani, Mario, che cosa emergerà? Perché ricordiamo che è una due giorni molto importante, immaginiamo anche prolifica, speriamo.
08:40Sì, è quello che ci aspettiamo tutti, nel senso che i lavori procederanno ora anche nel pomeriggio di oggi, procederanno, io sono davanti, qua peccato che non ci possa essere il collegamento video, sono davanti al cartellone del programma perché più tardi ad esempio si svolgerà la tavola rotonda tra il ministero, le regioni e le province autonome, proprio per quel discorso che dicevo io, con l'involgimento del territorio e il ruolo dei parchi regionali.
09:10Proprio a proposito dei cartelli romani e di quello che diceva lei come esempio poco fa. Quindi sicuramente emergerà questa nuova visione dove spingono molto i sindaci, devo dire che sta venendo fuori negli ultimi anni una presa di coscienza forte del territorio da parte dei sindaci.
09:40Quindi cerchiamo come ente pubblico a livello centrale, ma anche come associazione a livello territoriale di mantenere un rapporto di collaborazione forte per cercare di portare avanti delle attività sostenibili sul territorio anche nel settore dell'educazione ambientale, perché d'altronde il futuro è dei giovani.
10:10C'è da dire che i giovani sono molto più sensibili sui temi ambientali e meno male. Io la ringrazio di cuore per la disponibilità, ci ha fatto riflettere davvero tanto. Peccato perché non riusciamo a vederla in volto, ma non mancherà occasione Mario.
10:34Ci sarà un'occasione e ci collegheremo. Volevo dire che domani si concluderà poi la mattinata di domani, ci sarà sempre un nostro confronto alle 8.30 fra tutti gli attori in campo in questo settore delle aree protette, sperando che i contributi possano poi… La parola d'ordine nostra anche del CAI è la coerenza, nel senso che fra quello che si dice molto spesso troviamo delle situazioni in cui si parla tanto, dicevo prima, nell'istituzione e poi non si mette in campo quello che si dice.
11:02Invece noi speriamo che possa uscire un po' più di concretezza e coerenza da questi stati generali come messaggio per il futuro. Poi ci sarà una tavola rotonda con noi, con le associazioni di protezione ambientale alle 11.30 e poi ci sarà un'altra prima della pausa a pranzo, ci saranno anche degli aspetti che si discuteranno in una tavola rotonda nel contesto nazionale ed europeo, come dicevo prima, delle direttive e le conclusioni del Ministro alle 3 del pomeriggio dopo pranzo.
11:30Quindi speriamo che si possa uscire con un messaggio forte e chiaro come effettivamente sono gli auspici.
11:36Speriamo davvero anche noi, grazie Mario, a presto!
11:40Buona giornata, a presto, buona giornata a tutti!
11:42Grazie davvero!

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