Jim le glisseur è un film del 1910 di https://youtube.com/playlist?list=PLue4rhsHxp69ui5-R5s4TSFB15mn-zmQi
Sinossi: tre poliziotti scortano in caserma davanti al loro superiore un giovane borseggiatore, dalle cui tasche iniziano a tirar fuori la refurtiva, prova delle sue malefatte. Condotto in cella, le guardie lo incatenano e vanno via, ma il ragazzo riesce a liberarsi tramite dei giochi di prestigio e si accende una pipa. I gendarmi corrono ad incatenarlo di nuovo e stavolta lo chiudono in una cassa dalla quale il ragazzo verrà fuori con molta facilità. I poliziotti per l’ennesima volta si precipitano a legare il borseggiatore e lo infilano in un grande sacco che gettano nel fiume, sul fondo del quale l’uomo riuscirà a liberarsi per poi risalire in superficie ed accendersi la pipa. Libero per le strade della città, il ragazzo fa apparire dal nulla una bicicletta, vi monta sopra e, fuggendo dalla polizia, finisce per salire su di un treno in corsa. L’improvvisato ciclista continua la sua fuga per le campagne e le strade del paese creando non pochi problemi ai due ufficiali, uno dei quali finirà diviso a metà e poi ricostruito da un abile operaio. Infiltratosi in un lussuoso palazzo, il borseggiatore si stende in poltrona e si dedica alla lettura di un quotidiano, ma la sua pace dura poco perché i due poliziotti fanno irruzione e tentano di acciuffarlo: i loro sforzi saranno vani, visto che il ragazzo sa rendersi evanescente. Pur di continuare a fuggire, il borseggiatore si getta dalla finestra e finisce nel cesto di vimini di uno strano personaggio che transita di sotto; i gendarmi, convinti di averlo in pugno, chiudono la cesta senza accorgersi che il ragazzo si è trasformato in un serpente, è fuggito da uno dei buchi ed è tornato in caserma. Qui riacquista sembianze umane proprio davanti al capo della polizia, che lo immobilizza e lo consegna alle due guardie affinché lo portino in prigione: una volta entrato nella sua cella, il borseggiatore si rende evanescente e attraversa le sbarre di ferro senza problemi, lasciando i suoi guardiani al sicuro sotto chiave.
#FerdinandZecca
Leggi di più su Breve Storia del Cinema - Il cinema francese oltre Lumière e Méliès
https://www.brevestoriadelcinema.org/02-4-il-cinema-francese-oltre-lumiere-e-melies/
Sinossi: tre poliziotti scortano in caserma davanti al loro superiore un giovane borseggiatore, dalle cui tasche iniziano a tirar fuori la refurtiva, prova delle sue malefatte. Condotto in cella, le guardie lo incatenano e vanno via, ma il ragazzo riesce a liberarsi tramite dei giochi di prestigio e si accende una pipa. I gendarmi corrono ad incatenarlo di nuovo e stavolta lo chiudono in una cassa dalla quale il ragazzo verrà fuori con molta facilità. I poliziotti per l’ennesima volta si precipitano a legare il borseggiatore e lo infilano in un grande sacco che gettano nel fiume, sul fondo del quale l’uomo riuscirà a liberarsi per poi risalire in superficie ed accendersi la pipa. Libero per le strade della città, il ragazzo fa apparire dal nulla una bicicletta, vi monta sopra e, fuggendo dalla polizia, finisce per salire su di un treno in corsa. L’improvvisato ciclista continua la sua fuga per le campagne e le strade del paese creando non pochi problemi ai due ufficiali, uno dei quali finirà diviso a metà e poi ricostruito da un abile operaio. Infiltratosi in un lussuoso palazzo, il borseggiatore si stende in poltrona e si dedica alla lettura di un quotidiano, ma la sua pace dura poco perché i due poliziotti fanno irruzione e tentano di acciuffarlo: i loro sforzi saranno vani, visto che il ragazzo sa rendersi evanescente. Pur di continuare a fuggire, il borseggiatore si getta dalla finestra e finisce nel cesto di vimini di uno strano personaggio che transita di sotto; i gendarmi, convinti di averlo in pugno, chiudono la cesta senza accorgersi che il ragazzo si è trasformato in un serpente, è fuggito da uno dei buchi ed è tornato in caserma. Qui riacquista sembianze umane proprio davanti al capo della polizia, che lo immobilizza e lo consegna alle due guardie affinché lo portino in prigione: una volta entrato nella sua cella, il borseggiatore si rende evanescente e attraversa le sbarre di ferro senza problemi, lasciando i suoi guardiani al sicuro sotto chiave.
#FerdinandZecca
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