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Nel cuore pulsante della Milano Music Week, il Teatro della Triennale ha accolto la presentazione di Gassa d’Amante, il nuovo album di inediti di Mina, disponibile dal 22 novembre 2024. Con dieci brani selezionati tra migliaia di proposte, la cantante icona della musica italiana dimostra ancora una volta la sua straordinaria capacità di reinventarsi. «Mina è anzitutto una maestra di emozioni», l'ha descritta così Nicola Gardini, scrittore e professore di Letteratura comparata a Oxford. E questa volta l’ha fatto giocando con il tema che più le sta a cuore: l’amore.

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Un album che intreccia legami e stili
Il titolo stesso, Gassa d’Amante, richiama il nodo marinaresco, simbolo di un legame forte e saldo, ma con la flessibilità necessaria per adattarsi. «È un disco sull’amore», ha spiegato Massimiliano Pani, figlio e collaboratore della cantante, «e Mina, come i grandi poeti, riesce a ridare potenza drammatica anche ai cliché più frusti». Dall'ironico Senza farmi male scritto da Elisa Toffoli, all’intenso Buttalo via di Francesco Gabbani, ogni canzone è una tessera di un puzzle costruito magistralmente.

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Collaborazioni prestigiose e scoperte emozionanti
Tra i brani più attesi c’è Non smetto di aspettarti, un omaggio a Fabio Concato che apre l’album con una delicatezza travolgente. Francesco Gabbani, autore di Buttalo via, non nasconde il suo entusiasmo: «È un onore indescrivibile. Spero che questo brano tocchi il cuore di chi lo ascolta, come ha toccato il mio durante la sua creazione». Gli fa eco Elisa: «Sentire Mina cantare una mia canzone è un regalo della vita. La sua voce racchiude ogni età di donna: è un vortice di emozioni».

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Mina, un’artista senza tempo
Mina non si ferma mai, e la sua voce, oggi più che mai, risplende con una maturità impressionante. «Ci siamo stupiti anche noi», confessa Pani, «è migliorata ulteriormente, e non so come sia possibile. Usa la sua voce con un’intelligenza che sbalordisce». A 85 anni, la "Tigre di Cremona" continua a essere un punto di riferimento per artisti e giovani generazioni. «Non ama celebrarsi», scherza Pani, «ma resta sociologicamente interessante vedere ragazzi che non l’hanno mai vista dal vivo voler collaborare con lei». La presentazione del disco è stata arricchita da un ascolto al buio, aperto dalla voce di Mina al lavoro nel suo studio. La copertina del disco, ideata dal suo storico collaboratore Mauro Balletti, raffigura Mina come una polena, simbolo di guida e protezione.

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