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Roma, 14 nov. (askanews) - La parità di genere è una priorità nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che mira ad aumentare la presenza femminile in ruoli dirigenziali sia nel settore pubblico che privato. L'Italia, però, resta indietro sul fronte del divario salariale e dell'autonomia finanziaria, con circa il 30% delle donne prive di un conto corrente personale. Per affrontare queste sfide, è stato presentato un disegno di legge per promuovere l'indipendenza economica femminile. Inoltre, il Governo sta lavorando per sostenere le madri lavoratrici e incentivare i congedi di paternità, i bonus asili nido e strutture con orari flessibili per facilitare la conciliazione tra vita familiare e professionale. Come ha spiegato Elena Murelli (Lega), segretario di presidenza del Senato della Repubblica, nel corso del convegno ' Gender Gap, alle donne solo il 17% dei posti ai vertici aziendali' promosso dalla cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.Alessandra Maiorino (M5s) ha invece evidenziato il basso tasso di occupazione femminile in Italia, con un forte divario tra Nord e Sud, e ha ribadito l'efficacia delle quote di genere nel migliorare l'accesso delle donne ai ruoli di leadership senza compromettere il merito.Chiara Tenerini (Forza Italia) ha riconosciuto i progressi nell'occupazione femminile ma ha criticato le quote di genere, sostenendo che è necessario un cambiamento culturale partendo dall'educazione nelle scuole.Simona Malpezzi (Partito Democratico) ha evidenziato la necessità di congedi di maternità e paternità paritari per superare le barriere legate ai carichi familiari, elogiando le iniziative aziendali in tal senso.Elisabetta Polentini (Odcec Roma) ha infine lamentato la scarsa presenza femminile nei ruoli decisionali e ha sollecitato misure concrete per incentivare le imprese a ottenere la certificazione di parità di genere prevista dal PNRR. Paolo Longoni (Isnec) ha concluso il dibattito ricordando l'importanza di rendere note le opportunità offerte dal PNRR, come la certificazione di parità, e di estendere i congedi parentali per i padri, promuovendo così un equilibrio di genere più inclusivo nel mercato del lavoro.

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00:00La parità di genere è una priorità nel piano nazionale di ripresa e resilienza, che mira ad aumentare la presenza femminile nei ruoli dirigenziali, sia nel settore pubblico che privato.
00:09L'Italia però resta indietro sul fronte del divario salariale e dell'autonomia finanziaria, con circa il 30% delle donne prive di un conto corrente personale.
00:16Per affrontare queste sfide è stato presentato un disegno di legge per promuovere l'indipendenza economica femminile.
00:21Inoltre il governo sta lavorando per sostenere le mali lavoratrici e incentivare i congedi di paternità,
00:26il bonus asillinito e strutture con orari flessibili per facilitare la conciliazione tra vita familiare e professionale.
00:33Come ha spiegato Elena Murelli della Lega, segretario di presidenza del Senato della Repubblica,
00:37nel corso del convegno Gender Gap ha le donne solo il 17% dei posti ai vertici aziendali,
00:42promosso dalla Cassa di Previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.
00:47Sicuramente la parità di genere è un tema molto importante e fondamentale,
00:51che è stato affrontato anche nella scorsa legislatura, in particolare nel PNRR.
00:56C'è un obiettivo che è quello di inserire nei posti apicali un numero crescente di donne,
01:02non solo nel pubblico ma anche attenzionare e stimolare le aziende a farlo nel privato.
01:07Alessandra Maiorino del Movimento 5 Stelle ha invece evidenziato il basso tasso di occupazione femminile in Italia
01:12con un forte divario tra nord e sud e ha ribadito l'efficacia delle quote di genere
01:16nel migliorare l'accesso delle donne ai ruoli di leadership senza compromettere il merito.
01:21L'Italia è purtroppo l'ultima in classifica per occupazione femminile,
01:26quindi noi abbiamo un problema abnorme, molto diverso ovviamente poi da zona a zona.
01:31Purtroppo, come spesso capita al sud, la situazione è più grave rispetto al nord.
01:38Al sud addirittura più della metà delle donne non lavora o non dichiara di lavorare.
01:46Chiara Tenerini di Forza Italia ha riconosciuto i progressi nell'occupazione femminile
01:49ma ha criticato le quote di genere sostenendo che è necessario un cambiamento culturale
01:53partendo dall'educazione nelle scuole.
01:55La capacità di una società di mettere a disposizione strumenti per sostenere la maternità,
02:02la parità anche dei congedi parentali nel momento della nascita di un figlio,
02:09durante la vita del figlio e anche quando la donna o quando in una famiglia
02:14c'è da prendersi cura delle persone più anziane perché fino ad oggi anche quello,
02:18il carico di cura familiare purtroppo è sempre stato affidato o quasi sempre alla figura femminile.
02:23Simona Malpezzi del Partito Democratico ha evidenziato la necessità di congedi di maternità e paternità paritari
02:28per superare le barriere legate ai carichi familiari, elogiando le iniziative aziendali in tal senso.
02:33A me non piace essere considerata una quota, ma senza quote noi non saremmo neanche
02:41dove siamo riusciti a essere finora perché le quote ci stanno aiutando a sfondare un po'
02:48quelle barriere che sono sempre state presenti in una società che non è a misura di donne
02:55ed è per questo che ancora oggi le donne fanno fatica a guidare una serie di processi
03:03perché sulla loro vita è ancora presente tutto quel carico di cura che fraziona, interrompe,
03:12crea parentesi all'interno del loro percorso lavorativo.
03:18Elisabetta Polentini od check Roma ha infine lamentato la scarsa presenza femminile nei ruoli decisionali
03:23e ha sollecitato misure concrete per incentivare le imprese a ottenere la certificazione di parità di genere
03:28prevista dal PNRR. Paolo Longoni dell'ISNEC ha concluso il dibattito ricordando l'importanza
03:33di rendere note le opportunità offerte dal PNRR come la certificazione di parità
03:37e di estendere i congeli parentali per i padi promuovendo così un equilibrio di genere più inclusivo nel mercato del lavoro.

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