“Il Cigno Nero”, pellicola targata Darren Aronofsky e con Natalie Portman, è oggi al centro della rubrica “L’angolo del Parent Coach” della Dott.ssa Danyla De Vincentiis.
Una metaforica reinterpretazione di uno dei balletti classici di repertorio, “Il Lago dei Cigni” per invitare il fruitore a riflettere “sulle insidie della mancata integrazione nella propria personalità, dovuta talvolta, ad una protratta repressione della propria essenza più profonda…”. Tra i diversi spunti e peculiari tematiche che emergono dal capolavoro, Danyla coglie la costante ricerca di perfezione da parte della protagonista Nina, ballerina di raro talento ma con altrettante rare sofferenze e fragilità, che tenta di nascondere dietro atti autolesionistici.
“L’autolesionismo ha diverse forme” - aggiunge la Dott.ssa De Vincentiis. “In questo caso non parliamo specificamente di tagli sulle braccia, ma di una costante e maniacale attenzione al proprio aspetto fisico che porta ad un serio disturbo alimentare. Nina vuole essere perfetta, nella tecnica, nell’interpretazione, nell’aspetto esteriore…proprio come tutte le prime ballerine”.
Figura centrale all’interno del film è anche quella della madre della protagonista, che a soli 28 anni abbandona controvoglia la sua carriera di danzatrice per crescere la figlia. Nina vive una costante pressione da parte della madre che proietta in lei tutti gli obiettivi che non ha mai potuto raggiungere a causa della gravidanza. “I genitori in queste situazioni, hanno un ruolo fondamentale: quello di capire, comprendere, ascoltare comportamenti, gesti parole che potrebbero intrappolare complesse fragilità”.
Nella scena finale, Nina si lascia andare, contaminata dalla dispercezione, si uccide e muore, proprio come il Cigno. Una interessante oscillazione tra “fantasia delirante” e realtà contorna ogni attimo precedente. “Solo quando Nina pensa di aver ucciso la sua rivale Lily, è libera e pronta a far uscire il cigno nero…ma quando torna in se e vede Lily viva ed entusiasta del suo successo, comprende che non ha altri nemici oltre se stessa”.
DOVE SEGUIRCI
GUARDACI IN TV SUL DIGITALE TERRESTRE:
Radio Roma News LCN Regione Lazio canale 14 DTT
Radio Roma LCN Regione Lazio canale 15 DTT
ASCOLTACI IN RADIO SU FM | DAB:
Roma 104.0 FM
Latina 87.8 FM
Rieti 91.8 FM
Frosinone 90.8 FM
Frosinone 98.8 FM
SEGUICI SU SITO WEB E SOCIAL NETWORK:
🌎 Sito web: https://www.radioroma.it/
📲 WhatsApp: +39 3202393833
🎥 YouTube: https://www.youtube.com/@radioromatv
👍 Facebook: https://www.facebook.com/radioromait
📸 Instagram: https://www.instagram.com/radioroma/
🐦 Twitter: https://twitter.com/radioromait
👔 LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/radioroma
🎬 TikTok https://www.tiktok.com/@radioromatv
SCARICA L’APP:
iPhone, iPad, Apple Car Play ed Apple Tv sull’Apple Store
Smartphone, Android Auto ed Android Tv su Google Play Store e Huawei su AppGallery
TIMvision, Amazon Fire SticK e WebOS Tv per Samsung LG.
ASSISTENTE VOCALE:
Pronuncia “APRI o AVVIA o METTI o RIPRODUCI Radio Roma” su Amazon Alexa e Apple Siri, oppure “PARLA con Radio Roma” su Google Assistant.
Una metaforica reinterpretazione di uno dei balletti classici di repertorio, “Il Lago dei Cigni” per invitare il fruitore a riflettere “sulle insidie della mancata integrazione nella propria personalità, dovuta talvolta, ad una protratta repressione della propria essenza più profonda…”. Tra i diversi spunti e peculiari tematiche che emergono dal capolavoro, Danyla coglie la costante ricerca di perfezione da parte della protagonista Nina, ballerina di raro talento ma con altrettante rare sofferenze e fragilità, che tenta di nascondere dietro atti autolesionistici.
“L’autolesionismo ha diverse forme” - aggiunge la Dott.ssa De Vincentiis. “In questo caso non parliamo specificamente di tagli sulle braccia, ma di una costante e maniacale attenzione al proprio aspetto fisico che porta ad un serio disturbo alimentare. Nina vuole essere perfetta, nella tecnica, nell’interpretazione, nell’aspetto esteriore…proprio come tutte le prime ballerine”.
Figura centrale all’interno del film è anche quella della madre della protagonista, che a soli 28 anni abbandona controvoglia la sua carriera di danzatrice per crescere la figlia. Nina vive una costante pressione da parte della madre che proietta in lei tutti gli obiettivi che non ha mai potuto raggiungere a causa della gravidanza. “I genitori in queste situazioni, hanno un ruolo fondamentale: quello di capire, comprendere, ascoltare comportamenti, gesti parole che potrebbero intrappolare complesse fragilità”.
Nella scena finale, Nina si lascia andare, contaminata dalla dispercezione, si uccide e muore, proprio come il Cigno. Una interessante oscillazione tra “fantasia delirante” e realtà contorna ogni attimo precedente. “Solo quando Nina pensa di aver ucciso la sua rivale Lily, è libera e pronta a far uscire il cigno nero…ma quando torna in se e vede Lily viva ed entusiasta del suo successo, comprende che non ha altri nemici oltre se stessa”.
DOVE SEGUIRCI
GUARDACI IN TV SUL DIGITALE TERRESTRE:
Radio Roma News LCN Regione Lazio canale 14 DTT
Radio Roma LCN Regione Lazio canale 15 DTT
ASCOLTACI IN RADIO SU FM | DAB:
Roma 104.0 FM
Latina 87.8 FM
Rieti 91.8 FM
Frosinone 90.8 FM
Frosinone 98.8 FM
SEGUICI SU SITO WEB E SOCIAL NETWORK:
🌎 Sito web: https://www.radioroma.it/
📲 WhatsApp: +39 3202393833
🎥 YouTube: https://www.youtube.com/@radioromatv
👍 Facebook: https://www.facebook.com/radioromait
📸 Instagram: https://www.instagram.com/radioroma/
🐦 Twitter: https://twitter.com/radioromait
👔 LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/radioroma
🎬 TikTok https://www.tiktok.com/@radioromatv
SCARICA L’APP:
iPhone, iPad, Apple Car Play ed Apple Tv sull’Apple Store
Smartphone, Android Auto ed Android Tv su Google Play Store e Huawei su AppGallery
TIMvision, Amazon Fire SticK e WebOS Tv per Samsung LG.
ASSISTENTE VOCALE:
Pronuncia “APRI o AVVIA o METTI o RIPRODUCI Radio Roma” su Amazon Alexa e Apple Siri, oppure “PARLA con Radio Roma” su Google Assistant.
Category
🗞
NovitàTrascrizione
00:01A casa di amici, il salotto di Radio Roma.
00:05Ben ritrovati cari amici del canale 14 Radio Roma News.
00:09Questo è il salotto di Radio Roma, ormai lo conoscete molto bene.
00:12Sapete anche che siamo in replica a partire dalle 14 sempre su questo canale,
00:17altrimenti c'è la replica digitale www.radioroma.tv,
00:22il sito web dedicato non solo alle repliche ovviamente digitali di tutti i nostri programmi,
00:27di tutti i nostri format, ma anche allo streaming.
00:30Quindi se siete impossibilitati a vedere i nostri programmi davanti alla TV,
00:35basta andare in streaming su www.radioroma.tv,
00:37altrimenti www.radioroma.it per l'informazione.
00:41Sempre presenti, non abbiamo scuse e non avete scuse assolutamente per risintonizzarvi.
00:46Adesso è arrivato il momento tanto atteso,
00:48c'è lei in collegamento, la parent coach di fiducia del salotto di Radio Roma,
00:52Danila De Vincentis. Ciao Danila, buongiorno.
00:55Buongiorno, buongiorno a tutti.
00:57Come stai?
00:58Bene, e voi?
01:00Tutto bene, tutto bene, si procede.
01:02Annunciavo ai nostri amici che anche oggi al centro del nostro spazio,
01:07della nostra rubrica, all'angolo del parent coach,
01:09c'è un altro capolavoro cinematografico pluripremiato.
01:13Stiamo parlando del Cigno Nero, abbiamo anche mostrato alcune immagini del trailer ufficiale.
01:20Diciamo che, Danila, anche questo film è carico di tematiche,
01:24che sono poi da riferirsi alla quotidianità.
01:27Allora, oggi affrontiamo un tema e soprattutto un film molto triste,
01:32molto drammatico, con tematiche molto importanti.
01:37Ce ne sono tante in questo film di tematiche.
01:40Si parte dall'autolesionismo, il disturbo alimentare,
01:43il mondo della danza con la sua rigidità e rigorosità,
01:47i problemi con una madre eccessivamente morbosa e pressante,
01:53e poi il tema della morte.
01:56Quindi, sicuramente, di tematiche ce ne sono veramente tante.
02:00Mi piaceva affrontare con voi e approfondire, quindi,
02:04quelle che sono le caratteristiche, diciamo, generali,
02:08perché sennò a poco tempo non ci basterebbe.
02:11Esatto.
02:13Allora, sicuramente in un contesto familiare disagiato,
02:17cioè nel senso dove la protagonista vive già un disagio,
02:20già da piccola, appena è iniziata la sua adolescenza,
02:23tendenzialmente vive un rapporto conflittuale con la madre,
02:27che è un'ex ballerina, che non è riuscita a fare carriera,
02:30che proietta, quindi riversa sul figlio tutte le sue aspirazioni.
02:35E quindi ha un rapporto veramente molto morboso con la figlia,
02:39la quale già da piccola comincia ad avere degli atteggiamenti autolesionisti.
02:44L'autolesionismo è una piaga sociale, in realtà,
02:47che riguarda proprio il periodo dell'adolescenza dei minori,
02:50perché è una forma di espressione di un disagio molto importante
02:56che il ragazzo o la ragazza fanno nei confronti di un esterno.
03:00E quindi tendenzialmente procurarsi del male,
03:03anche per liberarsi cognitivamente,
03:05ma questo è un discorso psicologico complesso,
03:08ma anche tendenzialmente per mostrare al mondo che sta vivendo un disagio,
03:14un mondo che chiaramente non la guarda, non l'ascolta e non la vede.
03:18Daniela, perdonami se ti interrompo,
03:21hai utilizzato un termine riguardo anche l'autolesionismo,
03:26ovvero diverse forme di autolesionismo.
03:30Perché? Andiamo a spiegare anche questo aspetto.
03:33Sì, perché le forme di autolesionismo
03:35non sono solo i famosi tagli sulle braccia di cui tutti parlano.
03:40L'autolesionismo può anche significare smettere di mangiare,
03:43smettere di bere, smettere di socializzare,
03:47cioè tutto ciò che in realtà crea una problematica molto forte nell'adolescente
03:54che si nega il piacere, tendenzialmente.
03:58Si nega la possibilità di stare bene con se stesso e con gli altri.
04:04Quindi anche un disturbo alimentare può essere definito in certi aspetti in questo modo.
04:10Perché non mangiare è comunque procurarsi un danno, un danno fisico importante.
04:16Nel caso di questa ragazza la rigorosità del mondo della danza di quel tempo,
04:22perché le cose per fortuna stanno cambiando,
04:25la portava appunto a non mangiare.
04:29La ragazza non mangiava, aveva situazioni di disagio familiare,
04:32aveva situazioni di richiesta ambiziosa al suo corpo e alla sua mente,
04:36inizia ad avere uno stato di alterazione mentale,
04:39cioè inizia ad avere delle allucinazioni.
04:42Vede cose che non ci sono, vede situazioni che non esistono,
04:46che per lei sono invece delle realtà.
04:49E questo è molto importante.
04:51Queste persone che hanno questo tipo di patologia
04:54vivono in una realtà parallela,
04:57quindi vedono esattamente quello che vogliono vedere.
05:00Quindi non esiste, esiste nella loro mente.
05:04Questa situazione ovviamente va a rivercuoterci su tutta la sua vita,
05:09e quindi inizia ad avere dei comportamenti antisociali
05:13nei confronti anche delle persone che sono intorno a lei.
05:16Spesso accade, come accadde con questo film,
05:19che si tende poi a creare dei capri espiatori,
05:22che possono essere o in famiglia o esterni.
05:24In questo caso il capro espiatorio di questa ragazza
05:26era la sua, chiamiamola, possibile rivale nella danza.
05:30Ma in realtà questa possibile rivale nella danza
05:32non lo è mai stato da un punto di vista reale.
05:35Era solo frutto della sua immaginazione.
05:38Danila, ovviamente una delle tematiche
05:41che si lega poi a quanto da te è esposto
05:44è anche la mania di perfezione,
05:46cioè la mania di essere perfetti,
05:48che non solo poi è da ricondurre nei vecchi canoni
05:50anche della danza classica,
05:52ma soprattutto anche nella forma fisica.
05:55Quindi tutto torna, è un'ossessione.
05:58Sì, tanto più che poi questi casi si perde,
06:00come stavo dicendo, il contesto
06:02e nello specifico si va proprio a dare importanza
06:06e a vedere cose che non ci sono.
06:08E quindi si chiama dispercezione,
06:10cioè si ha una non percezione corretta di se stessi.
06:14Vedo il mio corpo sempre grosso,
06:16mai all'altezza,
06:18sempre non abbastanza snello
06:21e quindi c'è questo discorso
06:23della dispercezione del contesto e del proprio sé.
06:27Danila, abbiamo anche parlato molto della madre,
06:30che è un'altra delle figure centrali di questo film,
06:33di questo capolavoro cinematografico,
06:35ma in generale i nostri genitori
06:37hanno un ruolo importante altrettanto
06:39nelle nostre vite, nella nostra educazione
06:41e in tutti quelli che sono poi i nostri atteggiamenti.
06:43Quindi ti chiedo, ma in questo caso
06:45il ruolo dei genitori,
06:47quale dovrebbe essere per accorgersi
06:49anche di diverse forme di autolesionismo
06:51come quelle che hai spiegato prima?
06:55Allora, diciamo che il genitore deve esserci
06:59prima di tutto, cioè c'è una presenza
07:01costante del genitore
07:04che potrebbe, essendoci appunto,
07:07rendersi conto di comportamenti strani,
07:11magari i ragazzi non vogliono essere visti,
07:16si nascondono,
07:18quindi ci sono determinate situazioni
07:20in cui il nostro figlio diventa sfuggente,
07:22non parla più in casa,
07:24cioè comunque ci mettono in allarme
07:26in un modo, diciamo,
07:28di sfilarsi dalla relazione, diciamo,
07:31normale o quotidiana con me, con l'adulto.
07:35E di conseguenza questo potrebbe farci fare
07:38delle domande, oppure quando appunto
07:40vediamo che il nostro figlio non mangia,
07:42oppure se mangia e scappa in bagno,
07:44oppure se vediamo che ci sono delle attività,
07:48delle situazioni per cui è tendenzialmente
07:51molto fragile, molto triste,
07:53molto arrabbiato, sopra le righe,
07:55cioè tutto questo ci può dare
07:57dei piccoli campanelli di allarme
07:59rispetto a che cosa sta accadendo.
08:03Poi è insieme al ragazzo o alla ragazza
08:05che si va a capire meglio
08:07che cosa sta accadendo.
08:09Danila, in conclusione,
08:11parliamo anche della scena finale, no?
08:13Ai nostri occhi, quindi noi spettatori,
08:15vediamo una ragazza
08:17impersonata nel cigno
08:19che si lascia andare.
08:21Assolutamente.
08:23Spesso e volentieri,
08:25in questo caso la situazione è paradossale,
08:27nel senso che lei fa questo colloquio
08:29con una sua alter ego
08:31che invece è lei
08:33e praticamente alla fine decide
08:35di trafiggerla, di farla morire.
08:37In realtà poi quello che si capisce
08:39è che in realtà fa morire se stessa
08:41perché si trafigge con una scheggia
08:43di specchio.
08:45Però nonostante il fatto che abbia dolore,
08:47prova comunque ad andare avanti
08:49e continuare questa parte
08:51fino ad arrivare alla fine dove lei
08:53nel ruolo del cigno muore
08:55ma anche poi nella vita
08:57del film lei muore.
08:59Molto spesso l'allegoria
09:01della morte, del lasciarsi andare
09:03è molto
09:05utilizzata.
09:07In alcune situazioni
09:09lasciarsi andare può significare morire
09:11e questo in un discorso ampio,
09:13psicologico, è un po' così.
09:15Nel momento in cui lascio andare
09:17delle parti di me, nel momento in cui lascio andare
09:19quello che in realtà
09:21mi ha creato una comfort zone
09:23fino a quel momento per provare a buttarmi nel vuoto
09:25ma in situazioni nuove,
09:27in situazioni magari
09:29dove io posso mettere in gioco altre potenzialità
09:31che ho, sicuramente
09:33lascio morire una parte di me.
09:35A me piace pensare che non è un
09:37definitivo, cioè non è un morire
09:39definitivo, ma è una
09:41forma di
09:43elaborazione
09:45cioè che grazie alla fine
09:47di una cosa ne nasce un'altra.
09:49Quindi che c'è sempre una continuità.
09:51Le nostre parti non muoiono mai.
09:53Danila, veramente molto interessante.
09:55Devo dire che nonostante gli aspetti
09:57crudi siamo riusciti in qualche modo a
09:59rendere anche lieve alcuni
10:01concetti che ovviamente sono molto, molto
10:03comuni e sappiamo benissimo che anche il
10:05cinema è la rappresentazione tramite
10:07l'arte di quello che accade nella nostra
10:09vita. Quindi ti ringrazio davvero
10:11tanto per questa eccellente panoramica.
10:13Davvero grazie mille come
10:15sempre e noi ci diamo anche appuntamento
10:17al prossimo venerdì con
10:19altri capolavori.
10:21Grazie mille a voi, vi auguro un buon proseguimento
10:23di giornata venerdì prossimo.
10:25Buon lavoro e buon fine settimana.
10:27Grazie mille Danila, sempre un piacere.