Caso Stellantis, cosa succede lo stabilimento di Cassino? Sindacati contro i licenziamenti di massa
Ospite in collegamento Donato Gatti, Fiom Frosinone
Persistono le cattive notizie relative a Stellantis: l'azienda continua a licenziare dipendenti e i numeri del primo trimestre 2024 mostrano come l'obiettivo di un milione di auto sia tutt'altro che semplice.
Da un lato, infatti, ci sono le dichiarazioni della stessa Stellantis sul voler aumentare la quota di produzione in Italia, dall’altro i continui licenziamenti volontari in cambio di incentivi economici. Non è dunque facile la situazione che sta vivendo la holding, anche alla luce dei deludenti dati trimestrali su questo inizio di 2024: in totale, il calo della produzione è stato del 9,8% rispetto all’anno precedente. La produzione complessiva di auto e furgoni commerciali è stata di 170.415 unità, rispetto alle 188.910 del 2023.
LEGGI ANCHE: STELLANTIS, VISITA ISTITUZIONALE DELLA REGIONE LAZIO
Ma è proprio Cassino quello che fa registrare tra le performance più negative: la produzione nel I° trimestre è di 8.540 unità, che rappresentano una flessione negativa del -40,7% rispetto al 2023. Le potenzialità dello stabilimento di Cassino sono enormi, basti pensare che nel 2017 la produzione nel 1° trimestre è stata di 153.263 imparagonabile all’attuale, con un’occupazione di oltre 4.500 unità.
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Ma è proprio Cassino quello che fa registrare tra le performance più negative: la produzione nel I° trimestre è di 8.540 unità, che rappresentano una flessione negativa del -40,7% rispetto al 2023. Le potenzialità dello stabilimento di Cassino sono enormi, basti pensare che nel 2017 la produzione nel 1° trimestre è stata di 153.263 imparagonabile all’attuale, con un’occupazione di oltre 4.500 unità.
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00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:08Buongiorno, bentrovati a Non solo Roma, iniziata una nuova settimana insieme a
00:13noi fino alle 14 in diretta qui per Radio Roma Television vi racconteremo
00:18Roma e provincia con i nostri consueti approfondimenti giornalistici in
00:22compagnia dei nostri ospiti. Oggi ci allontaniamo leggermente da Roma,
00:28persistono notizie negative infatti per quanto riguarda la controversa.
00:32Questione Stellantis, l'azienda continua a licenziare i dipendenti e i numeri del
00:37primo trimestre di questo 2024 sono tutt'altro che confortanti e
00:42fotografano una situazione che è ben lontana da quanto prospettato dall'azienda
00:46stessa, ossia voler far uscire un milione di auto proprio in questo 2024.
00:52Qualche numero come sempre, la produzione ha registrato meno 10 per cento rispetto
00:57all'anno precedente e abbiamo in questa situazione due scenari in netta
01:01contraposizione tra loro. Appunto da una parte l'azienda che annuncia di
01:06voler aumentare la quota di produzione in Italia, dall'altra i continui
01:10licenziamenti in cambio di incentivi economici e in questo quadro che
01:15potremmo definire forse surreale c'è la situazione dello stabilimento di Cassino,
01:19quello proprio che andremo ad approfondire oggi, che ha registrato le
01:22performance più negative nel primo trimestre del 2024, nelle frusinate si
01:27sono registrati meno 40 punti percentuali proprio per quanto riguarda
01:33la produzione. Chiaramente in questa situazione c'è chi chiede garanzie, chi
01:36chiede risposte, non sono soltanto i lavoratori, i sindacati ma anche
01:39addirittura le istituzioni politiche, i rappresentanti del governo Meloni.
01:44Ne parliamo oggi con Donato Gatti della FIOM Frosinone che è nostro ospite qui
01:49oggi in collegamento video, buongiorno. Buongiorno, mi sentite sì? Sì sì sentiamo
01:55benissimo, Donato la ringrazio per essere in nostra compagnia a approfondire questo
01:59tema. Allora questione Stellantis Cassino, insomma tutt'altro che
02:05positiva, anzi meno 40% sulla produzione è un dato da considerare in più
02:10continui licenziamenti, insomma una situazione abbastanza critica?
02:15Sì abbastanza critica perché noi veniamo dal 2023 con uno stabilimento che
02:22ruotava su due turni, dal 20 gennaio si è passati a un turno con un esubero pari
02:33a 870 lavoratori e quindi è logico che lavorando su un turno perdi il 40%
02:43della produzione. C'è un rilancio parziale per quanto riguarda le questioni
02:49dell'elettrico perché noi da gennaio stiamo fabbricando anche il maserati
02:55elettrico, però non basta affinché assaturare su due turni lo
03:02stabilimento. In più bisogna dare uno sguardo all'indotto, l'indotto che prima
03:08e seconda fascia sta soffrendo e quindi a breve non avremmo nemmeno l'indotto
03:15perché stanno venendo meno pure gli ammortizzatori sociali, quindi la
03:19situazione è abbastanza delicata. Poi dovevamo avere un incontro al ministero
03:25il 5, è stato fatto slittare questo incontro e non sappiamo ad oggi quanto
03:34avremmo l'incontro sullo stabilimento di Cassino.
03:38Le vorrei chiedere Donato, come abbiamo detto in apertura, qui ci sono due
03:42scenari che sono a contrapposti tra di loro, perché l'azienda dice che entro il
03:462024 saranno prodotti in Italia un milione di auto, però dall'altra ci sono
03:51questi continui licenziamenti in cambio di incentivi economici che potrebbero
03:55essere anche positivi perché si incentiva le persone ad avvicinarsi alla pensione,
03:59ma vengono sostituiti effettivamente poi questi lavoratori? Cioè qui c'è il destino
04:04di tantissime famiglie? C'è una novità rispetto agli incentivi che davano
04:13fino a poco tempo fa, che salvaguardava una fascia da lavoratori da 33 anni in
04:19su. Oggi quegli incentivi guardano pure a
04:23quella fascia dei lavoratori sugli stabilimenti, quindi la domanda è se
04:28tutti diciamo un milione di auto, non di autoveicoli, perché vogliono ricordare
04:35se noi diciamo un milione di auto, i furgoni di Sèver saranno fuori, perché
04:42oggi sono circa 350 mila furgoni prodotti, quindi un milione di auto, noi
04:50dovremmo saturare tutti i stabilimenti e con gli attuali organici e con gli
04:57attuali ancora sul Cassino per esempio c'è stata annunciata la piattaforma
05:03Berta dove prevede tre tipologie di elettrico, la Maserati, poi la Giulia che
05:10partirà a metà 2025 e poi lo Stelvio che partirà nel 2026. Non bastano queste
05:19vetture a tutelare il turnover del territorio e a far sì che si crea
05:26occupazioni, ma si rischia con tutto quello per arrivare al 2026 non solo, ripeto,
05:34in FIAT di abbassare gli addetti, ma si rischia grosso per quanto riguarda
05:42il futuro del tutto il territorio, sia Stellantis e sia l'Indotto. Certo, cosa
05:48pensate di fare, Donato, in quanto FIAM-Frosinone? Pensate di, non so, in un
05:54certo senso spingere per ottenere delle risposte anche dal punto di vista
05:58istituzionale del governo? Noi intanto, sia a livello locale sia a
06:05livello nazionale, chiediamo un incontro urgente, non diciamo al Ministero, però
06:13deve essere graduato dal Presidente del Consiglio da Tavares che ci garantisca
06:19il mantenimento degli stabilimenti italiani e la saturazione di tutti gli
06:23stabilimenti e questo è un primo passo. Noi domani avremo e quindi faremo le
06:29assemblee all'interno dello stabilimento per capire come muoverci se questo
06:35tavolo al minuto non viene convocato il più presto possibile, quindi faremo
06:41azioni affinché il tavolo deve essere in qualche modo convocato per poi far sì
06:51che sia a livello nazionale ci sia un confronto vero e proprio con chi ha le
06:57retine della borsa in mano, cioè Tavares, per quanto riguarda gli stabilimenti
07:02italiani, perché è un problema nazionale, quando riguarda la sopravvivenza
07:08degli automotive dell'auto in Italia. Se pensiamo a quello che è stato
07:13accaduto a Torino, hanno fatto l'incontro a Torino l'altro giorno, non c'è niente di
07:19nuovo e c'è una manifestazione il 12 con tutte le rappresentanti sindacali per
07:26quel territorio per far capire che quel territorio non mollerà per quando
07:30riguarda la saturazione degli impianti. Le faccio una domanda un po' personale
07:35Donato, secondo lei qual è il futuro appunto dell'automotive in Italia? E'
07:40rischio? Cioè si rischia che le auto vengano prodotte soltanto all'estero in
07:45Italia ci sia la morte in un certo senso ecco per essere proprio estremi?
07:50Oggi noi ci troviamo in un contesto dove Governo e Tavares si accusano
07:58a vicende, chi vuole più incentivi e chi magari dice ti do gli incentivi a fronte
08:05di occupazione. Noi non vogliamo entrare in questa zona
08:09dinamica, noi vogliamo solo occupazione sul territorio e non è che il problema
08:15dell'auto in Italia c'è da oggi, ma c'era anche quando c'era il dottor
08:19Marchionne, perché noi diciamo da tempo di investire sull'elettrico, quando
08:24dicevamo che il diesel era ormai a capolinea e nessuno, nemmeno i governi
08:30che hanno preceduto questo, hanno preso posizione su questa cosa. Noi dicevamo
08:36quando si sono dati quei famosi 6 miliardi di euro a Marchionne per
08:45quanto riguarda l'acquisizione della Francia, noi dicevamo che dovevamo
08:51entrare nel capitale come governo de Stellantis, perché la
09:00Francia ce l'ha il capitale, il governo francese, noi dovremmo fare la stessa
09:05cosa, è un settore strategico come lo è quello dell'ILVA, come lo è quello
09:12dell'autocomunicazione, io non vedo perché il governo a fronte di garanzie
09:19certe, invece di dargli soldi a UFA, entra nel capitale per poter gestire
09:26meglio questa questione, perché ripeto è a rischio tutto il settore automotivi in
09:33Italia, quando parliamo di automotivi, parliamo di mobilità in Italia, è
09:39vero che c'è Stellantis che è in pericolo in alcuni stabilimenti, ma c'è
09:44tutto l'indotto che se crollerà sarà un disastro per l'intero paese.
09:51Quello assolutamente, anche perché lo ripetiamo, dietro ci sono tantissime
09:54famiglie Donato, è anche questo che va considerato. Ultimissima domanda prima di
09:59lasciarla andare, come mai secondo lei si è registrato questo calo così
10:02importante per quanto riguarda la produzione di auto, sono troppo costose?
10:07A me verrebbe spontaneo ecco fare una domanda del genere, spero non sia una
10:11domanda sciocca. Intanto siamo arrivati tardi sulla
10:17situazione, rispetto agli altri, perché basta pensare che l'ottanta per cento dei
10:24paesi, Germania, Spagna e Francia, ha le colonnine quasi dappertutto e noi
10:29ancora in Italia, o no, per fare la ricarica ad un'avventura elettrica, quindi ci
10:36mettiamo tempo e quant'altro. E poi il problema vero secondo me è che il futuro
10:42non sarà nemmeno elettrico, perché noi stiamo parlando di elettrico nel mondo
10:48e in Italia, però secondo me il futuro sarà litrogeno e io non vorrei con
10:55questo rincorrere sempre gli appuntamenti, arrivare tardi sull'elettrico e arrivare
11:01tardi sull'etrogeno, mentre noi stiamo discutendo ancora del come il governo
11:07metterà a punto tutti gli incentivi e che cosa darà l'opportunità sia
11:12all'azienda e ai lavoratori per quanto riguarda l'auto elettrica. Io ricordo che
11:16in Germania, che in Francia, il governo francese ha fatto un accordo con
11:23Stellantis per, quando riguarda il futuro per costruire macchine a idrogeno,
11:29quindi non vorrei che stessimo giocando a scacchi, no? A chi rimane il cilindro in
11:36mano e siccome questo noi lo diciamo da tempo, è ora che si faccia un
11:44lavoro comune con il governo e con chi, ripeto, Tavarez, alla presenza del
11:50Presidente del Consiglio per capire il futuro dell'automotivi in Italia, quindi
11:55deve essere imminente e non fra qualche mese, perché fra qualche mese potrebbe
12:01essere già troppo tardi. Chiaro, chiarissimo, un'analisi davvero
12:05molto dettagliata, donato. Io la ringrazio per essere stato in nostra
12:08compagnia. Continuiamo a restare aggiornati su questa
12:12questione e magari torneremo a parlarne più in là quando ci saranno ulteriori
12:16sviluppi, speriamo, positivi. Grazie davvero. Io ringrazio a voi e buona giornata.
12:22Grazie, a presto. Ci fermiamo per un brevissimo momento di pausa, torniamo tra
12:27pochissimi istanti qui a Non Solo Roma per parlare di un'altra, forse l'ennesima,
12:31grana del Campidoglio.
12:35Non Solo Roma, le notizie dalla Regione con Elisa Mariani.