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03:25 "IoRestoInCam", 1000 ritratti da tutto il mondo... senza muoversi di casa. In collegamento Carlotta Domenici De Luca, fotografa
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NovitàTrascrizione
00:00Extra. Tutti i colori
00:06dell'attualità. Con Claudio
00:08Michalizio. Bentornati a destra
00:11tra le arti visive con la maggior
00:14forza dirompente sicuramente c'è
00:16la fotografia, c'è tutto ciò che
00:18ruota attorno all'immagine. Noi
00:20questa sera parliamo di un libro
00:22che è nato in un periodo
00:24difficile per tutti noi.
00:26Ricordate i mesi più duri della
00:29Covid diciannove venne introdotto
00:31il lockdown ebbene in quel periodo
00:33in cui tutti noi eravamo costretti
00:35a limitare le relazioni sociali
00:37standocene chiusi in casa è nata
00:40l'idea di una pubblicazione che
00:42oggi viene presentata. Tra poco
00:44vi presento la nostra ospite con
00:46Silvia Corsi. Torniamo a quel
00:49periodo così drammatico della
00:51nostra storia. Dopo gli anni
00:53dell'emergenza sanitaria, dei
00:55bollettini quotidiani e della grande
00:57Covid ormai sembra un lontano
00:59ricordo almeno dal punto di vista
01:01delle istituzioni e stando al
01:03silenzio che i mezzi di comunicazione
01:05hanno steso sull'argomento e
01:07mentre le inchieste della magistratura
01:09cercano ancora di capire se siano
01:11stati fatti errori nella gestione
01:13della pandemia, gli esperti stanno
01:15provando a quantificare quali
01:17conseguenze abbiano avuto sul paese
01:19la paura del virus ma anche il
01:21lockdown e i provvedimenti
01:23introdotti dalle istituzioni. Ci
01:25sono stati molti anni in cui i
01:27risultati delle chiusure imposte per
01:29motivi sanitari hanno ridotto
01:31sull'astrico migliaia di piccole
01:33aziende e attività commerciali e
01:35poi ci sono le cosiddette macerie
01:37emotive, le conseguenze psicologiche
01:39che si sono abbattute sulla popolazione
01:41dai bambini agli anziani. Di
01:43certo i mesi più cupi della pandemia
01:45hanno lasciato su tutti un segno più
01:47o meno profondo da cui ognuno cerca
01:49di guarire a modo suo, chi
01:51elaborando, chi rielaborando l'accaduto
01:53emozioni, testimonianze e incontri
01:55per lasciarli in eredità al futuro.
01:57Di certo per milioni di persone
01:59in tutto il mondo quanto accaduto
02:01tre anni fa non poteva essere immaginato
02:03neppure lontanamente e
02:05raccontarlo può essere un modo per
02:07testimoniare il proprio impegno civico
02:09per non dimenticare quanto accaduto
02:11e chi magari non c'è più.
02:13Carlotta Domenici De Luca
02:15è una fotografa che ha
02:17deciso di elaborare
02:19con un libro che viene presentato
02:21in questi giorni a Roma quei mesi
02:23di restrizioni
02:25per tutti noi. Intanto buonasera e benvenuta
02:27a Estra.
02:29Buonasera, è un piacere vedervi.
02:31Sono un po' emozionata,
02:33perdonatemi, non sono abituata.
02:35Normalmente sono dietro l'obiettivo.
02:37Immagino
02:39però è una chiacchierata tra amici.
02:41Tra l'altro complimenti perché
02:43Carlotta che è una fotografa affermata
02:45ha trovato un modo
02:47originale anche per
02:49non soltanto
02:51immortalare una galleria di
02:53volti, alcuni noti, alcuni
02:55sconosciuti in giro per il mondo durante
02:57il periodo proprio del
02:59lockdown, ma essendo
03:01lei stessa costretta a casa ha trovato
03:03un modo anche artistico
03:05per rappresentare
03:07questa condizione di, lo metto
03:09tra virgolette, di reclusione,
03:11di prigionia, perché il fotografo credo che
03:13per definizione voglia andare là
03:15dove c'è la notizia, là dove c'è
03:17luogo da ritrarre, no? E invece
03:19anche lei non poteva farlo.
03:21Da qui il progetto Io Resto in Cam.
03:23Ce ne vuole parlare?
03:25Assolutamente. Allora,
03:27il 9 marzo 2020, quando l'Italia
03:29è entrata in lockdown,
03:31tra la paura, lo sconcerto,
03:33la situazione generale di tutti,
03:35che nessuno sapeva che cosa stava succedendo,
03:37io ho pensato, ero al telefono
03:39con mio padre, e ho pensato di ritrarlo
03:41durante una videochiamata.
03:43Ritrarlo proprio con una macchina fotografica,
03:45quindi non facendo uno screenshot, ma facendo
03:47proprio una vera e propria fotografia.
03:49Siccome tecnicamente gli spazi
03:51sono quelli che sono, eccetera,
03:53io non ho una casa enorme, quindi che cosa ho fatto?
03:55Ho preso e ho detto, vabbè, metto il telefono
03:57sopra il computer. Guardando
03:59questo telefono sopra il computer
04:01mi sono accorta che si poteva creare
04:03un mondo, e che si poteva entrare
04:05in comunicazione veramente
04:07a tutti i livelli. Quindi
04:09che cosa ho fatto? Ho fatto questa foto,
04:11dopo un po' di ore, contatto mio papà
04:13e gli dico, guarda che questa è l'idea.
04:15Lui mi dice, ma che succede?
04:17Tutto a posto? Sì, tutto bene, ma
04:19dobbiamo iniziare, questo progetto
04:21va fatto subito, non posso
04:23perdere tempo. Quindi che cosa
04:25faccio? Creo virtualmente un teatro
04:27virtuale, scusate il
04:29termine, in cui
04:31lo schermo nero del mio computer
04:33spento, è come se fosse un sipario
04:35appena aperto di un teatro.
04:37La base della tastiera, il palco,
04:39e la
04:41tastiera proprio, come
04:43una platea, dove i numeri ben
04:45distanziati guardavano questo spettacolo.
04:47Quest'idea è stata illuminante
04:49per me, ma non solo per me, infatti
04:51molti giornalisti, i giorni successivi,
04:53mi hanno contattato, perché mentre
04:55tutti gli altri fotografi,
04:57incluso il mio compagno che è un fotografo
04:59di cronaca, era sulle strade, quindi
05:01raccontava gli ospedali, raccontava
05:03tutte le situazioni
05:05di isolamento, io
05:07sono riuscita a entrare in una chiave
05:09completamente differente e
05:11a dare anche un contributo veramente
05:13come dicevi tu prima, sociale,
05:15a quelle persone che si sentivano in
05:17uno stato di totale
05:19perdita, perché comunque quando uno non
05:21può uscire, non può entrare in contatto,
05:23perde gli affetti, perché comunque un po' la paura,
05:25la malattia, e tutto il resto
05:27è veramente complesso.
05:29Molti dei messaggi che mi sono arrivati
05:31durante questo progetto sono
05:33grazie per avermi fatto truccare, vestire,
05:35farmi fare sentire
05:37una persona che aveva qualcosa da raccontare.
05:39Quindi questo è proprio
05:41l'altra faccia, è brutto usare il termine,
05:43ma l'altra faccia della pandemia, tutto quello che
05:45non è stato raccontato, non si
05:47poteva, io ho cercato di raccontarlo,
05:49anzi l'ho raccontato attraverso
05:51questi scatti.
05:53Poi parliamo di questi due eventi che nei prossimi
05:55giorni serviranno anche a presentare
05:57a chiunque vorrà parteciparvi
05:59l'idea e il percorso che tu
06:01ci hai anticipato questa sera.
06:03Intanto Carlotta,
06:05noi stiamo vedendo un video dove tu
06:07letteralmente sfogli, a beneficio
06:09della telecamera, questo
06:11libro, avete visto, è una pubblicazione
06:13molto elegante, che mette
06:15su carta proprio le
06:17emozioni, ogni immagine
06:19io credo che trasmetta
06:21molto più di quello che
06:23si vede, e è una galleria
06:25di oltre mille volti.
06:27Come li hai selezionati? Perché tu davvero
06:29hai spaziato un po' in tutto il mondo.
06:31Sì, allora in realtà
06:33sono 1.300
06:35nel complessivo, e più di
06:371.600 immagini.
06:39Perché che cosa succedeva?
06:41Io scattavo la fotografia alla persona,
06:43io sono una ritrattista, quindi partiamo dal presupposto
06:45che per me è fondamentale
06:47dare un'importanza visiva
06:49alla persona,
06:51che per me è il centro
06:53del mio lavoro. Quindi io facevo la fotografia,
06:55la mandavo alla persona, e la persona
06:57sceglieva la foto che la rappresentava di più.
06:59Questo, per chi
07:01fa fotografia, sa che è anche un grande
07:03rischio, perché ovviamente tu
07:05prendi una persona che
07:07gli fai scegliere l'immagine
07:09e non ha quella conoscenza
07:11che hai tu. Comunque sia,
07:13l'ho voluto fare perché questo era un progetto sociale
07:15e non solo artistico.
07:17Detto questo, la scelta è stata fatta da una giuria
07:19che è voluta rimanere anonima
07:21di persone che hanno scelto per me.
07:23Perché non era possibile per me fare una
07:25scelta addettata.
07:27Per me ogni foto
07:29era qualcosa a cui ero
07:31estremamente legata. Quindi è stata scelta
07:33da quattro persone in quattro
07:35parti d'Italia, a cui ho mandato le fotografie
07:37e loro hanno scelto.
07:39E la cosa incredibile è che molte foto
07:41sono state scelte
07:43dalle quattro persone insieme.
07:45Quindi voleva dire che proprio erano quelle più forti.
07:47E tra quelle
07:49ne abbiamo tante
07:51che si vedono anche
07:53che stanno passando
07:55mentre sono
07:57molto legata
07:59perché sono la sua fotografa da tanti anni
08:01e trovare
08:03una chiave di lettura che fosse
08:05interessante, che potesse aiutare anche le persone
08:07a non sentirsi sole, non è
08:09stato semplicissimo. Perché a parte la struttura
08:11bella del teatro, però poi ci stava la vita.
08:13E quindi le persone andavano comunque
08:15raccontate in un modo
08:17dove loro si potessero sentire veramente
08:19al loro agio e che
08:21stessero facendo qualcosa di veramente importante.
08:23Tu hai già nominato
08:25Lillo, della coppia di Lillo e Greg,
08:27attore tra i più amati
08:29del panorama
08:31artistico, teatrale
08:33e televisivo italiano.
08:35Però in realtà non è l'unico VIP
08:37che tu hai ritratto.
08:39No, ci sono tantissimi
08:41attori, attori,
08:43attrici, conduttori.
08:45Sì, sì, sì.
08:47Ci sono Ed Alvigini,
08:49Lalo Circosta, Andrea Perroni.
08:51Ma ce ne sono
08:53tantissimi. In realtà,
08:55quello che a me interessa far passare è che
08:57proprio era
08:59l'inizio di tutto.
09:01Quindi non sono solamente
09:03l'esempio di averne, diciamo,
09:05fatto parte di questo lavoro,
09:07ma sono soprattutto una delle persone
09:09noi siamo andati anche oltreoceano, come stavi
09:11dicendo, e una delle persone che ora non c'è
09:13più è un attore afroamericano
09:15che si chiama Ron Cephas Jones,
09:17che tra l'altro ha fatto la prefazione
09:19insieme a Lillo, ed è una delle persone
09:21a cui sono veramente molto,
09:23molto legata, perché è stata una persona
09:25di grande, grande aiuto durante questo periodo
09:27molto difficile anche per me.
09:29Sicuramente
09:31queste foto testimoniano
09:33le emozioni di chi ha
09:35ritratto, ma evidentemente anche
09:37l'anima di chi ha scattato
09:39questi scatti. Mi scuso anch'io per il
09:41besticcio di parole. Dicevamo che ci
09:43sono due eventi. Il primo
09:45è tra pochissimi giorni, il 5
09:47di novembre. Ce ne vuoi parlare?
09:49Esatto. Allora, il 5 novembre
09:51noi presentiamo in questo piccolo
09:53teatro, una piccola chicca
09:55che abbiamo qui nel centro di Castel Gandolfo,
09:57una prima parte
09:59di questo progetto. Ci sarà l'attore Federico
10:01Perrotta, che tra l'altro è tra gli
10:03attori comici che sono all'interno di
10:05questo progetto, e
10:07presenteremo un po' quello che è
10:09Io resto in cam,
10:11dagli albori, un po' come stiamo facendo qui con
10:13te, e poi parallelamente ci sarà
10:15anche una mostra fotografica di 12 scatti
10:17inediti che non sono all'interno del libro
10:19che abbiamo lavorato con la
10:21restauratrice Raffaella Ancora
10:23e che abbiamo praticamente
10:25trasformato, nel senso che dallo scatto
10:27siamo partiti, abbiamo preso delle cornici di
10:29riuso e abbiamo trasformato e siamo
10:31andati al di là della fotografia, quindi
10:33all'interno la cornice racconta
10:35anche quello che è la foto all'interno.
10:37E poi ce n'è un altro
10:39evento subito a ruota
10:41che si terrà settimana prossima,
10:43giusto? Il 9
10:45novembre si terrà alla città
10:47dell'altra economia, stessa cosa
10:49lì diciamo con spazi molto
10:51molto più grandi e quindi avremo l'opportunità
10:53di mettere anche addirittura
10:55i fogli macchina del libro, quindi
10:57i primi fogli che hanno poi formato
10:59il libro, quindi per me è anche una
11:01grande soddisfazione personale
11:03averli lì, nel senso che posso far
11:05vedere quello che c'è, la magia
11:07che c'è dietro un libro. Io credo che
11:09sia molto molto importante
11:11perché è la
11:13parte digitale che è importantissima
11:15che ormai siamo in un mondo digitale,
11:17però la carta è
11:19importante e deve continuare a essere
11:21diffusa, bisogna, i libri
11:23devono restare, le persone devono avere qualcosa
11:25in mano e qualcosa che abbia
11:27un odore, nel senso, sembra una cosa
11:29strana però l'odore della carta è qualcosa
11:31che per chi ama i libri come li amo io
11:33è qualcosa a cui non ci
11:35si può separare, da cui non ci si può separare.
11:37Posso capirlo perfettamente
11:39e poi adesso non
11:41entrerei troppo nel merito, ma io ho dei riti
11:43quando acquisto un libro
11:45o quando acquisto il giornale
11:47che è meglio non dire
11:49in televisione, perché
11:51banalmente io lo annuso
11:53e mi metto ad annusarli, per cui
11:55voglio dire, qualche psicologo
11:57potrebbe avere da ridire.
11:59Scusami, ti ho interrotto Carlotta.
12:01No, no, no, nel senso
12:03l'ho fatto vedere, si vedeva
12:05però fisicamente così uno ha l'idea proprio
12:07del formato del libro.
12:09Il libro è un 16x23, che è un formato
12:11un po' diverso dai soliti libri fotografici
12:13per qualcuno
12:15che parte con la foto di me
12:17e finisce marzo con la foto
12:19di Frankie High Energy, che è un altro
12:21delle persone che è all'interno di questo libro.
12:23E la mia idea
12:25è proprio un racconto. La cosa interessante
12:27del libro è che in ogni pagina
12:29voi troverete il nome della persona,
12:31la città dove si trovava in quel momento,
12:33la sua professione
12:35e poi una frase che lo
12:37rappresenta nel momento in cui è stata scattata
12:39la fotografia. Un'altra cosa
12:41interessante da dire è che ogni immagine
12:43e ogni fotografia
12:45è stata la sua, diciamo
12:47il suo testo
12:49è stato scritto nella lingua originale della persona
12:51quindi se una persona era spagnola
12:53scriveva in spagnolo, se era in inglese era in inglese
12:55se era in giapponese
12:57era in giapponese tradotto in inglese.
12:59Per me era molto molto importante
13:01mantenere questo un libro
13:03super inclusivo. Quindi deve
13:05avere tutti i parametri
13:07che per me sono inclusività
13:09stessi la lingua, quindi il fatto
13:11di non tradurre tutto nella nostra
13:13lingua anche perché nel 2023
13:15siamo in grado di tradurre una piccola
13:17frase con tutti i mezzi che abbiamo
13:19della tecnologia che ci aiuta.
13:21Assolutamente, è un libro che fa
13:23emergere l'anima, gli stati
13:25d'animo di quel periodo
13:27in oltre 1300 soggetti
13:29ritratti nella loro
13:31quotidianità in un periodo in cui
13:33non c'era una situazione di normalità
13:35proprio perché eravamo alle prese con le
13:37restrizioni per
13:39l'epidemia del covid-19. Io ringrazio
13:41Carlotta
13:45per essere stata con noi e
13:47allora l'appuntamento è il 5 e il 9, giusto?
13:49Sì sì, 5 e 9
13:51vi aspetto.
13:53Carlotta Domenici De Luca, grazie
13:55davvero e in bocca al lupo
13:57per Io resto in cam, questo
13:59bel progetto che abbiamo presentato questa sera.
14:01Arrivederci
14:03Grazie alla nostra ospite
14:05e a voi per averci seguito, vi lasciamo i programmi
14:07della prima serata di Radio Roma Television
14:09noi torniamo domani, alla solita
14:11ora. Arrivederci