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Francesco Patanè, attore, ospite in collegamento Skype de "I Perrollas" su Radio Roma

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Trascrizione
00:00Buongiorno, buongiorno, ben tornati nel weekendone dei Perrollas, questa mattina diversamente
00:08abitato, perché sono in compagnia non di mio marito, ma del direttore Marco Cassini,
00:12sequa di ovata da Lucas, e con grande piacere che do il benvenuto a uno dei protagonisti
00:18di questo film di cui abbiamo visto il trailer, Francesco Patanè, collegato con noi via
00:23Skype.
00:24Buongiorno, Francesco!
00:25Buongiorno, grazie di avermi invitato, grazie, sono contento di essere con voi.
00:29Grazie a te, insomma abbiamo apprezzato nel trailer questo filmone, mi permetto di dire
00:35si preannuncia veramente un filmone, è adesso nell'Isale, dal 20 maggio, uno strepitoso
00:41Sergio Castellitto, Matteo Rovere come produttore per Rai Cinema e Ocean Film, e dicci com'è
00:49stato lavorare a questo colossal, mi permetto di definirlo.
00:55Ma è stato molto divertente, molto interessante, perché ovviamente entrare in questo clima,
01:01in questo universo, in questo racconto, comportava dimenticarsi di tutto quello che era il mondo
01:08contemporaneo, perché dimenticarsi di essere un ragazzo del 2019, quando l'abbiamo girato,
01:13e immergersi completamente in quella che era un'altra atmosfera, un altro mondo, un altro
01:18modo anche di camminare, di respirare, di parlare, un'altra atmosfera, un altro colore
01:23anche dell'aria e della luce, in qualche modo, e come attore bisognava riuscire a restituire
01:28questa atmosfera, quindi è stata una bella sfida per questo.
01:33Devo dire che ci sei riuscito perché ci siamo collegati e tu non eri stato in grado di girare
01:37la rotazione del telefonino, quindi ti sei immedesimato, proprio metodo Strasberg, fino
01:42alla fine, insomma non sei ancora uscito dal personaggio.
01:45Completamente, non so se ne uscirò mai, perché questa cosa della tecnologia per me è qualcosa
01:49di lontanissimo, non ci capisco niente.
01:51Però chi ci sta guardando in televisione sul canale 115 noterà che abbiamo tre box
01:57in verticale e lui è oltre, perché si era già posizionato con il box verticale.
02:03È stata una casualità direttore, non voglio salvare.
02:05No, io difendo la categoria, scusi.
02:08Grazie, tutto calcolatissimo.
02:10Posso dire una cosa, allora, io purtroppo chi ci sta guardando sul canale televisivo
02:17non ha potuto vedere le immagini, avrà comunque sentito in radio i passaggi, stralci eccetera.
02:26Secondo me questo film può far venire veramente la voglia di andare nuovamente al cinema,
02:34perché per me come tema e come qualità, l'avete detto Valentina, è un qualcosa di epico,
02:43di colossal.
02:44Secondo me qui proprio ti viene voglia di andare a vedere il film, non so se è un qualche
02:49cosa per la mia età, come direbbe il buon direttore Michaelitz in questo caso, ma vedere
02:54certi temi in certe ambientazioni, quella lì è una zona molto bella sul lago appunto,
03:00nel vittoriale, con costumi di scena, con una pagina importante della nostra storia
03:06in termini politici, ma anche di arte, di un'arte a tutto tondo, d'annunzio veramente,
03:12un qualche cosa che riconcilia con questo periodo di chiusure che fa venire da subito
03:19l'idea vado a vedere il film.
03:21Vero Francesco?
03:23Certo, assolutamente, poi soprattutto d'annunzio che è questo fautore della grande libertà,
03:28del vitalismo, della voglia di vivere, di esprimersi, di esplorare, di essere curiosi.
03:33In un momento come questo in cui siamo costretti invece, siamo stati costretti a stare chiusi
03:37in casa, a stare repressi in qualche modo e contenuti, questo film è proprio un, al
03:44di là del messaggio politico, al di là del messaggio sociale e civile, è proprio un
03:48messaggio di libertà, di libertà di giovinezza anche dentro la vecchiaia, quindi è un grande
03:54messaggio alla vita, alla voglia di uscire, di esplorare, di essere vitali.
03:59Senti, quando l'avete girato il film?
04:01L'abbiamo girato da gennaio a marzo del 2019, quindi abbiamo aspettato che uscisse in sala
04:07da tantissimo, sono quasi più di due anni che aspettiamo l'uscita.
04:10È uno di quei film, io sono, diciamo, mi fanno tifo tantissimo per tutti i produttori,
04:19tutti i distributori che hanno avuto il coraggio di aspettare, di poter far godere dei film
04:26nelle sale, perché la fruizione di un film in sala è completamente diversa rispetto
04:30a tutto rispetto per le piattaforme, ma insomma è un'esperienza di condivisione, bisogna
04:35vederlo insieme alle altre persone, respirare le stesse emozioni e soprattutto essere immersi
04:41nella visione, non distratti da quello che ci può distrarre nella casa.
04:45Esatto, assolutamente, poi questo è un film proprio fatto per il cinema, quindi siamo
04:50contenti di essere riusciti, sono contento che i produttori siano riusciti e il distributore
04:54ad aspettare questo momento di riapertura ed è bello essere il primo film italiano
05:00che va al cinema con la riapertura e spero che la gente ci vada a vederlo, perché è
05:05una bella occasione, è un bel regalo da farsi secondo me vedere questo film nel buio
05:09della sala, con quelle dimensioni, con quel suono avvolgente, spero veramente che questa
05:14emozione sia condivisa da più persone possibili.
05:16Allora, un'atmosfera altisonante quella nel film, uno dei maestri del cinema italiano,
05:23Castellitto, che io adoro personalmente, tu sei un attore giovane, fortissimo, si vede
05:28con una grande personalità e una notevole bellezza, possiamo sdrammatizzare un po'
05:34e se c'è qualche aneddoto carino, un dietro le quinte che vuoi condividere con gli ascoltatori
05:38di Radio Roma?
05:39Ma guarda, io mi ricordo una scena, io sono molto scaramantico e questa cosa penso di averla
05:44in comune con tutti i grandi attori di una certa età anche, perché siamo tutti quanti
05:49molto molto scaramantici e mi ricordo che c'è una scena che tra l'altro è messa anche
05:55nel trailer.
05:56L'ho notata!
05:57Quella dello specchio?
05:58Quella dello specchio, esatto, e per me scaramantica è stato un incubo, tra l'altro avevamo non
06:04solo uno specchio e un chac da fare, avevamo tre specchie e tre possibilità, quindi per
06:10me c'era l'ansia, da una parte l'ansia di centrare lo specchio, perché per me oltre
06:14alla tecnologia c'è il problema della mira, quindi riuscire a centrare lo specchio col
06:19telefono sapendo di avere solo tre possibilità è stato difficile, ma dall'altra parte ovviamente
06:23è stato sapere che ogni volta che spacchi uno specchio sono sette anni di sfortuna,
06:28per le generazioni future, insomma, erano sette per tre, quindi era proprio una roba
06:34allucinante e mi ricordo che finita la scena chiesi agli attori che condividevano la scena
06:38con me, cosa posso fare con questi pezzi di vetro dello specchio, e mi dissero, è stata
06:43buona la prima?
06:44No, l'abbiamo fatta due o tre volte, mi pare, erano ventun'anni in tutto, erano ventun'anni,
06:52e i colleghi mi dissero, devi buttarlo in un corso d'acqua, devi prendere questi pezzi
06:56di vetro e gettarli in un corso d'acqua, e io mi ricordo che avevo il campo base, la
07:00roulotte vicino al tevere, e io tornai al campo base con tutti i pezzi di vetro sotto
07:06la giacca, tutto tagliato, sanguinante, meraviglioso, e li gettai nel tevere, quindi spero di averla
07:15scongiurata questa sfiga.
07:17Una cosa, tu quanti anni hai adesso, perdona la mia ignoranza, ti chiedo, visto che sei
07:23un uomo posso chiederlo, quanti anni hai?
07:2624, sono del 96.
07:28Allora, com'è immergersi in una location come il Vittoriale, in un'epoca come quella?
07:36Cioè è difficile, si prova qualche cosa, non dico una responsabilità particolare visto
07:41il soggetto, ma comunque com'è ambientarsi in quell'epoca?
07:46Beh, sicuramente c'è una grande responsabilità, ma soprattutto c'è un sentirsi catapultato
07:54in un altro tempo, quindi l'età che ho io, che avevo io durante il set, l'età che avevano
07:58i colleghi, i partner in scena, l'età anagrafica passava in secondo piano, eravamo tutti in
08:05qualche modo parte di quel museo, sentivo proprio che girando sul lago, girando nella
08:10nave Puglia, all'interno del Vittoriale soprattutto, in mezzo a quei cimeli, in mezzo a quella
08:15scenografia, ci si sentiva proprio, non dico eterni, ma ci si sentiva appartenenti a un
08:21altro tempo, inattuali in qualche modo, quindi era come se l'età che avevamo passasse in
08:26secondo piano, facevamo parte di quella storia antica, lontana e ritornava viva con noi.
08:32Guarda, hai un entusiasmo che ci coinvolge, ci rapisce e sono felicissima di averti conosciuto
08:41e che insomma ci hai reso partecipi di qualche particolare della tua avventura in questo
08:46meraviglioso film.
08:47Abbiamo l'appuntamento al cinema, allora, è uscito ieri, dal 20 maggio, l'altro ieri,
08:54quindi due giorni fa, è in tutte le sale, andate al cinema, tanto i protocolli sono
08:59più che sicuri, è una grandissima esperienza, Il cattivo poeta, un grande pezzo di storia
09:04italiana e un cast meraviglioso.
09:07Francesco, grazie, Francesco Paternò.
09:10Grazie di avermi invitato, grazie davvero, vi aspettiamo al cinema.
09:13Sarà nostro piacere appena avrai qualche altro progetto, insomma, accoglierti e condividere
09:19con noi, con i telespettatori.
09:20Un abbraccio, buon weekend!
09:22Un abbraccio, ci vediamo al cinema, grazie!

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