• 2 mesi fa
È trascorso un po' di tempo dagli ultimi avvenimenti e il commissario Cattani, che adesso ha lasciato la polizia e si trova in aspettativa, si dedica esclusivamente alla famiglia. La figlia Paola, ancora scossa a causa del sequestro di cui è stata vittima in Sicilia, sta ora seguendo un percorso di riabilitazione psicologica in una clinica specializzata in Svizzera, dove si dedica ad attività come il pattinaggio e le passeggiate con i genitori, fra una seduta di psicoterapia e l'altra.

I genitori vivono separati e, mentre la madre Else sta vicino a lei notte e giorno, il padre Corrado dimora in albergo e la va a trovare tutti i giorni. L'equilibro psicofisico lentamente riacquistato dalla ragazzina, ormai quasi quattordicenne, è ancora molto fragile ed i genitori cercano di comportarsi con lei in assoluta normalità, perché l'unica cura possibile è quella di vedere ripristinata un'armonia familiare. Infatti, quando Corrado comunica alla famiglia che dovrà allontanarsi per qualche giorno per andare in un posto lontano (per cercare casa, dice lui) Paola la prende male. In realtà Cattani non deve affatto andar via per cercare casa, ma per far luce sui loschi avvenimenti su cui investigava nel primo episodio, antecedentemente al rapimento di Paola.

Viene infatti contattato in incognito da un agente dei servizi segreti, il colonnello Ettore Ferretti. Egli è il braccio destro di Sebastiano Cannito, il maestro e protettore in polizia di Cattani. Ferretti svela a Cattani che da tempo sta indagando in incognito su questo personaggio, potente e insospettabile, protetto da credibilità istituzionale e che il colonnello considera ormai un uomo corrotto. Negli anni ha raccolto notevoli prove contro di lui tenendolo all'oscuro, e ha potuto farlo indisturbato proprio perché Cannito lo considera un uomo di piena fiducia, al punto da affidargli ogni suo segreto. Anche Cattani, da tempo, sospettava di Cannito, ma era costretto a tenere per sé questo sospetto perché Cannito era l'unica persona disposta a coprirlo nelle sue delicate indagini.

Ferretti mostra a Cattani una diapositiva in cui Cannito tratta affari con un altro losco personaggio, il professor Gianfranco Laudeo, di cui Cattani aveva già fatto conoscenza tempo prima, perché presidente di un'associazione culturale denominata Itala. Ferretti ha il forte sospetto che Cannito e Laudeo, nei loro affari che figurano apparentemente trasparenti e legali grazie alla suddetta associazione, nella quale sono iscritti assieme a molti altri uomini d'affari, politici, banchieri, poliziotti e generali, utilizzino la stessa come copertura al gioco di potere occulto che avrebbero costituito e che stiano tramando per qualche losco affare segreto e invisibile alla stampa e alle istituzioni.

Category

📺
TV