• 2 mesi fa
Trascrizione
00:00Il patto sulla migrazione e l'asilo che abbiamo adottato all'inizio di quest'anno,
00:12dopo un decennio di impasse politica, offre un percorso da seguire. Proteggerà le nostre
00:21frontiere, ma sarà anche equo con coloro che hanno diritto alla protezione. Sarà fermo con
00:28coloro che non hanno diritto e devono essere rimpatriati rapidamente e in sicurezza. Soprattutto
00:36saranno transigenti nei confronti delle reti di trafficanti che sfruttano i più vulnerabili
00:42e trasformano la migrazione in un'arma. La fiducia nei nostri partner per gestionare
00:52le frontiere esterne ci ha consentito di eliminare controlli all'interno dell'Unione europea.
00:59Questo è un successo europeo che non può essere rimesso in discussione. Questo significa
01:07garantire che nessuno Stato membro, che sia l'Italia o qualcun altro, non si sente lasciato
01:15solo a gestire una questione che richiede un autentico approccio europeo. Dobbiamo eliminare
01:25la tossicità di questo dibattito, che è strettamente legato alla sostanza di cosa
01:32significhi essere europei. Possiamo farlo attraverso l'orgoglioso approccio europeo
01:40incentrato sull'uomo, senza mai dimenticare che stiamo parlando di esseri umani e non
01:48di statistiche senza volto. Possiamo farlo attuando il patto, stando l'uno al fianco
01:56dell'altro, spiegando e agendo. E qui c'è ancora del lavoro a fare. Dobbiamo destinare
02:06le risorse a chi ne ha veramente bisogno, perché solo un approccio europeo coordinato
02:14può garantire l'integrità del nostro spazio per continuare il lavoro di chi è venuto
02:21prima di noi.

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