• 2 mesi fa
Trascrizione
00:00Mezzo chilo di polvere pirica all'interno di una pentola a pressione da 5 litri, una
00:05bomba artigianale che si ruppe in tre pezzi esplodendo la notte del 18 dicembre di 9 anni
00:09fa proprio fuori dall'ingresso della Polgai, la scuola di polizia di Via Veneto in città.
00:14All'epoca il vetro della porta d'ingresso andò in frantumi e le fiammate raggiunsero
00:18quasi 5 metri di altezza, bruciando le bandiere sulla facciata dell'edificio e solo l'orario,
00:23notte fonda e la stagione, ormai inverno, scongiurarono un bilancio drammatico.
00:28Al lato dell'esplosione, infatti, 13 minuti dopo che il borsone che conteneva l'ordigno
00:32venne abbandonato fuori dalla Polgai, schegge e detriti colpirono fino a 16 metri di distanza.
00:38La descrizione della bomba, del materiale con cui venne realizzata, del suo innesco
00:42e delle potenzialità distruttive sono state oggetto dell'ultima audienza del processo
00:46che vede imputato davanti alla corte assise e presieduta da Cristina Amalia Ardenghi,
00:51il 47enne anarchico di Girona Juan Antonio Sorroce, seguito da diversi antagonisti e
00:56presidiato dalle forze dell'ordine, Sorroce era collegato dal carcere di Terni, dove sta
01:01scontando una condanna per un altro attentato alla sede della Lega di Villorba, nel Trevigiano.
01:06La ricostruzione di quanto avvenuto quella notte a Brescia è stata affidata agli agenti
01:10della Digos e agli artificieri, chiamati a testimoniare in aula, dove Sorroce tornerà
01:15il 16 dicembre.

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