• 2 mesi fa
Trascrizione
00:00Devo dire all'ingegner Tavares che ci aspettavamo molto di più da questa
00:04audizione. Noi crediamo che sia interesse strategico dell'Italia
00:09salvaguardare la vocazione manifatturiera a partire proprio da un
00:13settore strategico come l'automotive e sostenerne anche i processi di
00:17innovazione e la competitività in questa doppia transizione che è necessaria,
00:21quella ecologica e quella digitale. L'Italia non può ripartire sostituendo
00:26la manifattura con il turismo o con la finanza. Abbiamo bisogno di un'industria
00:30che sia moderna, che sia competitiva e che sia sostenibile.
00:33Siamo per questo molto preoccupati della situazione di Stellantis in Italia e
00:38dell'automotive in generale. Condividiamo le ragioni dello sciopero
00:42unitario FIOM, FIM e Wilm del 18 di ottobre e chiediamo che anche Stellantis
00:48si confronti con le organizzazioni sindacali e lavoratori. Non possono essere
00:53i lavoratori a sobbarcarsi i costi di quello che sta accadendo.
00:56La domanda è chiara, qual è il piano industriale per ricerca e sviluppo e
01:02produzione nel nostro paese, in Italia? La vicenda Stellantis da questo
01:07punto di vista è cruciale perché non è un'azienda qualunque, è una realtà
01:11strategica per l'Italia e noi chiediamo chiarezza, molta più di quella che oggi
01:15abbiamo sentito qui, perché invece abbiamo visto quelli che noi
01:18interpretiamo come dei segnali di disimpegno, di disinvestimento, il crollo
01:24della produzione. Concordo pienamente con quanto prima rilevava il senatore
01:27Calenda. Il crollo della produzione nei primi nove mesi del 2024, meno 31 per
01:32cento. Da 1 milione 800 mila veicoli prodotti negli anni 90 arriviamo a
01:38chiudere quest'anno sotto ai 500 mila. Abbiamo visto chiusure, penso a
01:43Grugliasco. Abbiamo, ha ricordato prima Calenda, la situazione di Maserati.
01:48I lavoratori sono diminuiti di 11 mila 500 negli ultimi dieci anni.
01:52C'è una esplosione della cassa integrazione con incentivi all'esito di
01:57migliaia di dipendenti e con molti nuovi modelli che sono realizzati all'estero.
02:01In Italia il gruppo non fa praticamente più ricerca e sviluppo.
02:05Abbiamo visto anche lo spegnimento delle insegne del centro di Modena e la
02:10vendita di Comau arriva a un fondo di investimenti tra l'altro. Quindi segno di
02:16quello che ci pare un lento scorporamento, disimpegno del gruppo.
02:21Oggi il PD su Comau depositerà un'interrogazione parlamentare perché è
02:25inaccettabile che il governo non abbia utilizzato tutti gli strumenti a
02:29disposizione per tutelare il valore strategico questa azienda. E aggiungerei
02:33anche lo stop incomprensibile del progetto della Gigafactory a Termoli.
02:38È lì che va il futuro, è lì che dobbiamo andare e quindi chiediamo che possa
02:42proseguire questo progetto. Contestiamo al governo i ritardi, le
02:46chiacchiere sull'obiettivo a un milione, le chiacchiere sul secondo produttore e
02:51l'idea che si possano risolvere i problemi cercando solo di spostare più
02:55avanti le scadenze europee, mentre altri paesi fanno gli investimenti e ci
02:59superano l'innovazione. Italia ha tutte le competenze e la tradizione
03:05manifatturiera di guidare questi processi di innovazione. Nella mozione che abbiamo
03:10presentato insieme alle altre forze di opposizione,
03:14noi proponiamo all'Automotive un patto per la transizione giusta, incentivi
03:20stabili, diceva Calenda, anche in local content, ma non senza un chiaro piano
03:26industriale che sia messo per iscritto. Al governo chiediamo di intervenire sui
03:31costi dell'energia, che sono i più alti d'Europa,
03:35questo anche perché bisognerebbe disaccoppiare il costo dell'energia da
03:39quello del gas, come hanno fatto in altri paesi mettendo il beneficio delle
03:44rinnovabili. Chiediamo politiche industriali di
03:46accompagnamento e di sostegno all'innovazione e chiediamo che su questo
03:50ci sia una cabina di regia a Palazzo Chigi perché non basta il Mimit.

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