• 2 mesi fa
Trascrizione
00:00Michela Murgia è come una città nella quale bisogna orientarsi, così l'ha definita Marcello
00:06Fois, amico fraterno della scrittrice intellettuale scomparsa nell'agosto del 2023 per un tumore
00:14affrontato con coraggio e lucidità. Fois è l'attrice Lella Costa, chi l'ha conosciuta
00:19bene, l'hanno ricordata sul palco del San Barnaba per Librixia, parlando dell'autobiografia posthuma,
00:26ricordatemi come vi pare, in memoria di me, curata da Michela Cottafavi, suo editor e amico,
00:32al quale si è raccontata nell'ultima estate della sua vita. Michela è un ricordo bello,
00:38anche se c'è stato tutto il dolore, il magone della perdita. Ogni incontro che ho avuto con
00:44lei, in genere quelli più belli sono stati in festival letterari, però ho in particolare il
00:48ricordo di un festival di Mantua, festival letteratura, di un po' di anni fa, di una
00:53giornata di sole, di lei solare, tormentata, non a qualche storia d'amore, perché era sempre
00:59tormentata da qualche storia d'amore, ma così allegra, così divertente, così generosa e così
01:07intelligente. Emerge la murgia franca e visionaria, antifascista, immune dai compromessi,
01:13scandalosamente etica, mossa dall'irriducibile aspirazione a cambiare il mondo e alla felicità.
01:19Ci ha lasciato la capacità di ridere di se stessi e anche la responsabilità dell'intellettuale,
01:26che mette la faccia su quanto afferma. Una cosa abbastanza rara in questo paese, dove siamo
01:32diventati un pochino tutti più sottotraccia, un po' pusillanimi e così via. Ecco, Michela era
01:39una temeraria, non aveva paura neanche di sbagliare e quando sbagliava era la prima ad ammetterlo,
01:46quindi questo tipo di deontologia un po' mi manca di Michela e vorrei essere all'altezza,
01:54vorrei riuscire ad applicarla anche su di me.

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