• 2 mesi fa
(LaPresse) Un centinaio di ciclisti ha manifestato sotto la sede del Consiglio Regionale della Lombardia a Milano, per chiedere le dimissioni del consigliere di Fratelli d’Italia e direttore editoriale de Il Giornale, Vittorio Feltri, che nel corso di un’incontro aveva detto di apprezzare i ciclisti «solo se investiti». Nel corso del flash mob i manifestanti hanno steso le loro biciclette all’ingresso di Palazzo Pirelli sdraiandosi accanto per rappresentare i tanti incidenti stradali nei quali i ciclisti perdono la vita. «Noi oggi chiederemo le dimissioni di Vittorio Feltri. Le sue parole sono un insulto a chi non c’è più, a chi ha sofferto, sono un insulto per tutti noi che vogliamo una città più sicura», ha detto il capogruppo del Partito Democratico in Regione, Pierfrancesco Majorino, intervenuto insieme ad altri consiglieri di opposizione. «Francamente le dichiarazioni di Feltri potremmo definirle con un eufemismo sconcertanti, ma si inseriscono in quadro politico aggressivo che inventa nuovi reati e non ha nessun intenzione di andare a rimuovere i motivi per cui molti reati vengono commessi», ha detto Paolo Pozzi, padre di una 17enne vittima della strada, nel corso del suo intervento.

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00:00Francamente le dichiarazioni di Feltri potremmo definirle con gentile eufemismo sconcertanti,
00:16ma sono l'indice, la prova, si inseriscono perfettamente in un quadro politico repressivo
00:31che semplicemente inventa nuovi reati ma che non ha nessuna intenzione di andare a rimuovere
00:39i motivi per cui molti reati vengono commessi.
00:43Quelle frasi sono allucinanti anche da un altro punto di vista.
00:49Stiamo sdoganando completamente il linguaggio dell'odio.
00:53Facciamo sì che i rappresentanti nelle istituzioni possano dire tutto, non c'è mai un limite.
01:01E quando non poni un limite alle parole è perché non poni un limite alle scelte, alle politiche.
01:08Ed è per questo che noi oggi chiederemo le dimissioni di Vittorio Feltri.

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