• 3 mesi fa
Abbiamo incontrato Riccardo Rossi al Capalbio Film Festival dove era presente come ospite. Una occasione per parlare con l'attore, comico e conduttore televisivo della sua passione per le due ruote, che lo accompagna fin dall'adolescenza tra le strade della sua città, Roma. Infatti, il suo "fedele" Aprilia Scarabeo 300 S è il mezzo preferito per spostarsi nel traffico della Capitale tra ricordi motoristici, nel cuore i miti Senna e Schumacher, e canzoni senza tempo come "September" degli Earth, Wind & Fire.

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Sport
Trascrizione
00:00Riccardo Rossi a Capabio Film Festival, siamo qui, si parla di cinema, si parla di letteratura,
00:17si parla anche di motori, con noi di Gazzetta dello Sport, Autovelox, cosa mi viene in mente
00:26parlando di Autovelox? Allora c'è una fotografia che non riesco a buttare e che mi ha fatto un
00:31Autovelox, mi ricordo tornando un pomeriggio sulla Cassia, su una macchina annologa che avevo preso,
00:37c'è questa foto devo dire nitidissima, dove si legge molto bene la targata, ovviamente non si
00:44vede che dentro c'ero io, e non riesco a buttarla, perché è tutta una cosa che è successa con le
00:49mail, le cose, tutto eccetera, e quindi io quando ho visto la foto, puoi vedere qui la foto sul
00:54link, io sono andato, è una foto che non riesco a buttare, è diventato un ricordo, un ricordo di
00:58Autovelox, un momento di vita. Riccardo qual è il tuo rapporto con i motori, con le auto,
01:05negatore sei? Dunque diciamo nervoso, nel senso che in realtà sono un pilota tra virgolette di
01:12motorino, perché a Roma è l'unico modo che esiste per muoversi, quindi io sono stato ovviamente un
01:18Vespisto, ho avuto varie Vespette, Vesponi, poi ho avuto anche un sacco di motorini tipo Ciao,
01:25Boxer eccetera, e poi dopo ovviamente sono passato con una certa difficoltà, perché mi sembrava un
01:32passo esagerato, a quello che si chiama scooter, cioè al motociclo, e quindi mi sono preso una
01:40cosa un po' retro, quindi lo Scarabeo dell'Aprilia che era 150, poi sono diventato più grande,
01:46ho preso addirittura un 300, che però io conservo molto bene, per cui sono uno che fa tutti i
01:51tagliandi, e poi si muove solo con questo a Roma, quindi in realtà non ho la macchina, e quindi
01:58adesso sto con questo Scarabeo 300S, col quale mi trovo molto bene, è molto pesante, molto pesante,
02:04difficile da gestire, che è molto comodo, molto stabile eccetera. Ecco Riccardo, raccontaci un
02:09po' qual è stata magari il tuo primo motorino a 16 anni, che cosa combinavi? Sì sì sì, allora il mio
02:18primo motorino me lo ricordo benissimo, è stato quello dei miei amici, quindi mi ricordo un Ciao
02:23giallo, ma quelli con la scritta vecchia col corsivo, non con lo stampatello, era scritto
02:28proprio Ciao, giallo stupendo, un giallo pesca meraviglioso, quindi c'era l'accensione così,
02:34poi mi ricordo un Peugeot 103 che mi prestava, e con questa candela da pulire, costava 1.500
02:42lire, con la carta vetrata da pulire, perché 1.500 lire non le buttavi per mettere una candela
02:47nuova, andava prodotto ovviamente a miscela al 2%, poi ho avuto una Vespa PX, il mio motorino,
02:56lo storico, è stato un Vespone PX 125, comprato e usato, che mi ha dato tante soddisfazioni,
03:03mi piaceva tanto, e con quello ho fatto un sacco di cose effettivamente, che cosa combinavi a Roma,
03:12con i tuoi motorini, ma si faceva di tutto, il re dei contromano soprattutto, anche perché
03:19io poi per un periodo, anzi no, per un lungo periodo, per quattro anni, ho fatto il Pony
03:25con il mio motorino, e quindi insomma a Roma la conosco molto bene, anche grazie al motorino,
03:33per cui c'era il tutto città, e quindi quando ti impari le strade, su quella specie di battaglia
03:40navale, dovendo girare le pagine, poi non ti dimentichi più, adesso invece vedi, capito,
03:45tutti quanti col navigatore, io stesso, devo dire per i viaggi più lunghi, lo utilizzo,
03:51insomma il motorino è stata veramente una bella esperienza, anche perché poi col motorino impari
03:57i rumori del motore, per cui dici, questo mi sa che fa una cosa elettrica, cioè diventi un po',
04:04riesce a fare un po' di diagnosi prima di portarla dal meccanico, che poi alla fine la sa sempre più
04:09lunga di te, c'è niente da fare, a ognuno il suo. Riccardo, grande appassionato di motorini,
04:15di scooter, però sappiamo anche che hai un pilota che ti è rimasto nel cuore. Certo,
04:23allora negli anni, sì come no, ovviamente Schumacher è stato un po' il pilota che ricordo
04:30meglio, perché in quel periodo seguivo tanto la Ferrari e tutte le sue vittorie con quel team
04:34straordinario, con Jean Todt, poi ovviamente dovendo scegliere il pilota del tuo cuore,
04:40non posso non citare Ayrton Senna e quella terribile curva del tamburello, però devo essere
04:47onesto, quando dico che Senna l'ho scoperto poi dopo, con quell'aria malinconica, il fatto che
04:53comunque avesse avuto una bella storia d'amore con Carol Alt, che era un'attrice con la quale
04:57peraltro avevo lavorato due anni prima che loro cominciassero la loro storia, e quindi è ovvio
05:03che poi quando lo vedi nei documentari, nei ricordi, nei servizi che fanno intervisioni con
05:09quelle musiche, magari con una bossa nuova sotto, perché appunto il brasiliano è chiaro che tiene
05:14sempre un cuore vicloso, certo a sapere che oggi anche Schumacher sta in uno stato che non vorremmo
05:21sapere per quella stupidaggine, è una cosa che addolora molto, però insomma mi ricordo quando una
05:27volta per Carramba sono andato a fare una visita, un collegamento a Box Ferrari qua a Roma a Vallelunga
05:35perché appunto la Ferrari diciamo che era in tournée, e mi ricordo che con i meccanici scherzavamo
05:41tutti quanti, hanno detto ora Riccardo prova ad alzare una macchina davanti, ovviamente non lo sapevo, ma no
05:45non ce la faccio, ma no Riccardo c'è il cric, faccio così e si è alzata come una piuma, perché ovviamente
05:51davanti la macchina è vuota, c'è solo l'abitacolo per le gambe, insomma ecco, e c'era quel periodo, non so se
05:57vi ricordate, che c'era stato un problema con una giuria per la misura di un millimetro eccedente o
06:04inferiore di una, adesso mi scappa il nome, comunque non dico minigonna perché non era, ma insomma andai lì
06:11col metro col centimetro quello di scuola per far vedere quanto era questo piccolo deflettore
06:16chiamiamolo così, quant'era poco la differenza. Riccardo sappiamo quanto sei patito di musica, sì
06:23certo, c'è una musica che ti porti dentro, che magari ascoltavi andando per le vie di Roma? Ma come
06:32no, ma certo, anche perché considerate che quando è uscito il primo Walkman era il 1980 e quindi
06:39proprio piena era motorino e quindi mettersi la cuffia che tutti ovviamente dicevano oggi come
06:47allora è pericoloso, però all'epoca non c'era nemmeno il casco obbligatorio che se ci rivenso
06:52siamo tutti dei sopravvissuti, mamma mia gli incidenti, senza casco e lì ti devo dire che
06:58comunque il mio artista preferito era il gruppo di Airtune and Fire e quindi September ti dava
07:06proprio la carica ogni volta che uscivi il motorino, con le cuffie te le eri appena sentite a casa dallo
07:11stereo, scendevi te lo rimettevi qua, andavi, avevi tutta la vita davanti, era una sensazione meravigliosa.
07:17Grazie Riccardo. Grazie a voi.

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