• 3 mesi fa
Beni per 12 milioni di euro sono stati confiscati dalla DIA al commercialista di Reitano Michele Nigrelli coinvolto in diversi procedimenti penali per truffa, reati fiscali e riciclaggio. .Messina sotto chiave anche beni per 350.000 euro confiscati al 49 Giovanni Arrigo, attualmente detenuto.
Trascrizione
00:00Due confische di beni nel giro di pochi giorni adottate dalla sezione misure di
00:04prevenzione del tribunale su richiesta del gruppo misure di prevenzione della
00:08procura diretto dall'aggiunto Vito Di Giorgio. Nel primo caso la DIA di
00:12Messina ha eseguito una confisca di beni record 12 milioni di euro al
00:17commercialista di Reitano Michele Nigrelli, 64 anni. Le indagini coordinate
00:22dall'aggiunto Vito Di Giorgio e dal sostituto della DDA Fabrizio Monaco
00:26hanno accertato che a partire dal 1994 Nigrelli si sarebbe macchiato del reato
00:31di truffa gravata finalizzata per lo più al percepimento di finanziamenti
00:36pubblici, ma le condotte illecite sarebbero state compiute anche nei
00:39confronti di privati cittadini, rendendosi responsabile anche dei reati
00:44di riciclaggio ed autoriciclaggio commessi sin dal 2019 tra l'Italia e
00:49Malta. La confisca ha interessato nove attività
00:52imprenditoriali attive nei settori degli studi professionali, della lavorazione
00:56della ceramica e del vetro, nel settore edile e assistenziale a favore di
01:02anziani e disabili, 7 appartamenti, un fabbricato, 17 terreni situati nelle
01:07province di Messina e Palermo, nonché decine di rapporti finanziari.
01:11Il secondo decreto di confisca eseguito dai carabinieri del nucleo
01:14investigativo ha riguardato invece il 49enne Giovanni Arrigo, coinvolto in
01:19passato in più vicende giudiziarie e attualmente detenuto. Dalle indagini
01:24coordinate del sostituto procuratore Liliana Todaro è emerso come l'uomo
01:28avesse accumulato nel tempo un patrimonio sproporzionato rispetto ai
01:32redditi dichiarati da lui e dai suoi familiari. In particolare Arrigo dal 92
01:37al 2018 nell'ambito di diversi procedimenti penali è stato condannato
01:42con sentenze definitive per vari reati, tra cui associazione finalizzata al
01:46traffico di stupefacenti, rapina, furto, lesioni personali e detenzione illegale
01:51di armi. Il 30 aprile 2021 era stato arrestato in flagranza di reato per
01:56estorsione aggravata dal metodo mafioso nell'ambito di un'indagine condotta dai
02:01carabinieri sotto il coordinamento della DDA messinese. La confisca ha riguardato
02:066 abitazioni, un terreno agricolo, tutti situati a Messina, 5 autovetture per un
02:11valore complessivo stimato in circa 350 mila euro.

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